Chi non vorrebbe diventare un supereroe, anche se si trattasse di esserlo solo su un’immagine in 2D? Ebbene, a volte i sogni diventano realtà. Ecco, quindi, che Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa Popolare diventa Super Bandecchi per una pagina Instragram.
Super Bandecchi approda su Instagram: le magnifiche foto in versione supereroe
È appena nata, ma dimostra già tutto il suo pazzesco potenziale, la pagina Instragam Super_Bandecchi, dedicata a Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa Popolare, nonché uomo dotato di grande carisma e senso dello humor.
Dal linguaggio diretto, senza peli sulla lingua e impegnato nel sociale, non sono poche le analogie con il tipico carattere da supereroe Marvel o della DC Comics – se siete di quell’altra sponda. Ed è proprio per queste sue invidiabili doti che un creator – che ha deciso di rimanere anonimo – ha voluto trasformare l’imprenditore livornese in, appunto, Super Bandecchi.
Tempi duri generano Super Bandecchi, uomini forti generano tempi felici
Una idea scaturita dalla pura e semplice ammirazione dell’autore delle immagini raccolte nel feed del profilo Instagram. Lo zampino, però, lo ha messo anche Bandecchi stesso, che per primo si diverte a mascherarsi da personaggio dei fumetti o a fare citazioni.
Super Bandecchi, l’idea nata quasi per caso
In sole 8 foto, postate sinora, il creatore di Super Bandecchi ha dimostrato una notevole abilità e professionalità nel manipolare le foto e trasformarle, grazie all’utilizzo di una serie di programmi di Intelligenza Artificiale, in epiche immagini degne di un fumetto.
D: Da cosa dove è nata l’idea della pagina Instagram?
R: Penso si a divertente, simpatica come cosa, ma soprattutto che possa essergli utile in qualche modo. Non è satira, non è una caricatura, è semplicemente un traslare quello a cui lui stesso si ispira. Nelle sue storie, infatti, ho visto spesso riferimenti o anche su Internet. Ammetto, però, che non so se siano volontari o meno.
D: Come fai a creare delle immagini così pazzesche?
R: Utilizzo programmi di Intelligenza Artificiale, cosa che può essere complessa, talvolta. Basta un secondo per passare da una pubblicità simpatica al distruggere una persona con un’immagine di cattivo gusto – che ovviamente non è l’intento del progetto. Quindi, uso un paio di IA in serie, così da ottenere il risultato che desidero. La cosa più difficile, appunto, è evitare di ridicolizzare.
D: Quindi è tutto per pubblicità?
R: Sì, non è una propaganda politica. Non sono abbastanza immerso nella politica per poter dire che sia effettivamente propaganda politica. È personale, penso che ci sia bisogno di marketing per chiunque e penso che questo possa essere adatto, oltre a quello più serioso.
D: Ma l’idea è nata per divertimento, per sperimentare con l’IA oppure era già da principio focalizzata su Bandecchi?
R: È nata focalizzata su di lui già dal momento zero. Ovviamente mi affascina l’IA e come possa funzionare. Non sono generalmente un creativo, sono un tecnico, per cui per me è più facile dire “Okay, riesco a farlo”, ma quando poi devi creare qualcosa non è così fluido come processo. Con Bandecchi ho avuto un buon gancio, perché ho già dei riferimenti. Quindi, piuttosto che creare setting con fiorellini, è più facile utilizzare i supereroi e lui come personalità.
D: Bandecchi è a conoscenza della pagina?
R: Sì, ci ha messo un giorno e mezzo a scoprire la pagina, a condividere le immagini di suo. Ha una personalità che facilita questo tipo di cose. Per cui, sembrerebbe aperto a questa cosa, visto che è una persona aperta a critiche e si pone in maniera costruttiva.
D: Ogni quanto posti una nuova foto?
R: All’inizio ho sperimentato per testare quanto fosse facile e rapido avere un’idea e applicarla con il suo volto, quindi molto poco. Adesso, invece, posto 3-4 immagini al giorno, anche perché so che su Instagram, se una pagina sta ferma troppo tempo perde di interesse. Poi, ora, c’è l’onda delle sue condivisioni e questo aiuta. Però, nel momento in cui trovo un’idea valida, bisogna creare una situazione che non sia ridicolizzante, ma che sia fatta bene, fra il serioso e il divertente. Per ora faccio interventi mirati perché non voglio che diventi una pagina di meme.
D: Potremo aspettarci nuove espansioni di questa pagina con personaggi diversi?
R: Ho scritto personalmente a lui chiedendo se volesse impersonare qualche altro supereroe, anche se al momento non mi ha ancora risposto. Però, sì, non ho altri fini se non supportare una figura che, riesce benissimo da sola, ma andando a toccare una fetta di persone che possano apprezzarlo meglio. Finché non mi viene intimato un “alt”, non vedo, quindi, perché non continuare o espandere. Non c’è malizia. Poi, non è un impegno che mi toglie tempo o attenzione dal lavoro ed è anche un’occasione per esercitare le mie doti professionali.
D: Tu hai scelto qualche personaggio o hai solo preso quelli citati da Bandecchi?
R: Un paio di personaggi sono stati quasi “forzati” semplicemente dalla conoscenza che ho di lui, altri sono associazioni libere. Purtroppo, diventa difficile creare situazioni interessanti.
D: Ogni foto ha una piccola caption, è più legata a lui oppure al personaggio?
R: È un mix. È la mia idea di lui o ciò che lui fa trasparire di se stesso, quindi non devo assegnare frasi di altri personaggi, ma cerco quella che più lo possa rispecchiare. Ho iniziato a uscire dallo schema della citazione del personaggio, avvicinandomi più alle sue. Hulk, ad esempio, non dice “arrivo“, ma “smash“, però Bandecchi non dice “smash“. Arriveremo a un punto in cui saranno più i personaggi a essere Bandecchi, piuttosto che Bandecchi un personaggio.
D: Tu, quindi, hai foto di riferimento?
R: Sì, ho delle foto che si prestano di più a determinate espressioni che voglio dare al personaggi. Quindi abbiamo Bandecchi contento, serio, senza barba, con gli occhiali ecc. Questo non significa che la foto di Bandecchi contento debba andare necessariamente andare con il personaggio di Bandecchi contento, ma spesso è difficile ricreare la bocca in una determinata posizione. Una bocca storta fa dimostrare al personaggio sicurezza.