L’Assegno Sociale è un sostegno economico introdotto il 1° gennaio 1996, a seguito della pensione sociale, per aiutare coloro che, raggiunta l’età di 67 anni (età prevista per la pensione di vecchiaia), si trovano in situazioni di disagio finanziario, magari a causa di contributi insufficienti per ottenere una pensione.
Questo beneficio mensile (per tredici mensilità) è concesso su domanda a coloro che vivono in una condizione di bisogno economico, con un reddito personale e coniugale inferiore a determinati limiti stabiliti annualmente. L’importo dell’Assegno Sociale è fissato per legge e viene rivalutato ogni anno.
Nel corrente anno, il 2024, l’Assegno Sociale ammonta a 534,41 euro, ma, come vedremo in seguito, può subire un aumento di poco più di 200 euro in alcune circostanze dopo qualche anno.
Dopo aver raggiunto i 70 anni, per i beneficiari dell’Assegno Sociale, entra in gioco un incremento dell’importo della prestazione nota come “incremento al milione”. Tale disposizione è stata introdotta dall’articolo 38 della legge n. 448 del 2001, a favore dei percettori di prestazioni previdenziali e assistenziali il cui importo risultasse inferiore a un milione di lire.
A quanto ammonta la pensione sociale a 70 anni?
L’incremento dell’Assegno Sociale avviene al raggiungimento dei 70 anni da parte del beneficiario della prestazione. Questa maggiorazione al milione, istituita dalla legge di Bilancio 2001 durante il governo Berlusconi, ha aumentato le pensioni e i trattamenti assistenziali come l’Assegno Sociale e l’Invalidità Civile fino alla cifra simbolica di un milione di vecchie lire.
Nonostante siano passati oltre 20 anni dall’introduzione di questa misura, l’incremento al milione rimane ancora in vigore, contribuendo a incrementare l’importo dell’Assegno Sociale una volta che il beneficiario raggiunge il suo settantesimo compleanno. È importante notare, tuttavia, che questa maggiorazione non viene erogata automaticamente: per ottenere l’aumento dell’Assegno Sociale, è necessario presentare una specifica richiesta all’INPS. Coloro che non sono a conoscenza di questa normativa potrebbero rischiare di perdere l’opportunità di ricevere tale aumento; tuttavia, c’è un margine di cinque anni per recuperare, poiché è possibile richiedere anche i pagamenti arretrati.
L’importo dell’incremento al milione, così come i limiti di reddito per poterne beneficiare, sono stati aggiornati all’inizio di quest’anno, come indicato dall’INPS nella circolare n. 1 del 2024. Vediamo quindi fino a che importo può arrivare l’Assegno Sociale quest’anno e quali sono i requisiti per richiederlo.
Di quanto aumenta l’importo?
L’incremento al milione varia a seconda del tipo di prestazione su cui viene applicata la maggiorazione. Secondo quanto stabilito dall’articolo 39 della legge n. 289 del 2002, tale aumento non può superare la differenza tra il trattamento minimo di pensione e 136,44 euro. Questo valore è costante dal 2008 e viene applicato a:
- l’importo del trattamento minimo per la pensione di vecchiaia;
- l’importo dell’assegno sociale.
Nel corrente anno 2024, il trattamento minimo per la pensione di vecchiaia è pari a 598,61 euro. Sommando i 136,44 euro, si ottiene una soglia massima di 735,05 euro.
Questo significa che, al raggiungimento dei 70 anni, l’Assegno Sociale può aumentare fino a 735,05 euro, con un incremento di 200,64 euro al mese.
Va precisato che questo aumento non è garantito per tutti i titolari dell’assegno sociale che compiono 70 anni. Come verrà spiegato più avanti, l’importo effettivo dell’incremento dipende dal reddito individuale e coniugale del beneficiario dell’assegno sociale.
I requisiti di reddito aggiornati per il 2024
Ottenere l’incremento al milione al compimento dei 70 anni non è automatico per i beneficiari dell’assegno sociale. È fondamentale rispettare i requisiti reddituali previsti dalla legge per ottenere questa maggiorazione.
In particolare, affinché l’importo completo dell’incremento sia erogato, il pensionato non deve avere altri redditi oltre all’assegno sociale stesso.
Se il reddito supera questa soglia, l’incremento sarà parziale e soggetto ai seguenti limiti:
- Per coloro che non sono coniugati, il reddito annuo non deve superare i 9.555,65 euro (somma dell’assegno sociale più l’incremento di 200,64 euro per 13 mensilità).
- Se si è coniugati, il reddito personale non deve superare i 9.555,65 euro e il reddito coniugale (sia proprio che del coniuge) non deve superare i 16.502,98 euro all’anno.
In questo caso, l’importo dell’incremento sarà la differenza tra il limite di reddito sopra indicato e il reddito effettivamente percepito, diviso per tredici mensilità.
Nella valutazione dei redditi, verranno considerati tutti i redditi, ad eccezione di quelli relativi a determinate voci, come ad esempio il reddito della casa di abitazione, le pensioni di guerra e altre indennità specifiche.
Ad esempio, se una persona percepisce un assegno sociale e ha altri redditi per un totale di 7.500 euro lordi all’anno, l’importo dell’incremento sarà calcolato come segue:
(9.555,65 – 7.500) / 13
Il risultato sarà un’aggiunta di 158 euro all’assegno sociale percepito.
Per fare richiesta dell’incremento al milione, è possibile rivolgersi a un patronato o presentare autonomamente la domanda sul sito dell’INPS. Nell’area personale del sito, è disponibile il servizio “Ricostituzione dei redditi per maggiorazioni sociali”, dove è possibile compilare la domanda inserendo tutti i dati necessari. Si può fare richiesta anche per eventuali aumenti non riconosciuti negli ultimi 5 anni, purché si soddisfino i requisiti richiesti.