Il ricordo di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è ancora vivo. Il presidente della Repubblica Mattarella ha parlato nel trentesimo anniversario della morte della giornalista e del cineoperatore, uccisi entrambi a Mogadiscio il 20 marzo 1994. C’è poi l’impegno oltre il ricordo: Mattarella nel suo intervento ha ricordato l’importanza della stampa libera, sotto attacco in molte parti del mondo.

Mattarella ricorda Alpi e Hrovatin

Un prezzo pagato nell’esercizio del diritto all’informazione, un presidio fondamentatale alla libertà di tutti. Mattarella ricorda così Alpi e Hrovatin definendoli ‘giornalisti di valore‘ che indagavano su una pista che avrebbe potuto portare alla luce traffici illeciti di cui oggi sappiamo ancora poco. Trent’anni dopo la libertà di stampa è ancora sotto attacco in molte parti del mondo:

Il valore dell’autonomia della stampa libera è sotto attacco in tante parti del mondo. Molti giornalisti pagano con la vita la loro indipendenza dai poteri, la loro ricerca di verità.

Il mistero sulla morte dei due giornalisti

Gli assassini e i mandanti sono ancora senza nome e senza volto. Negli ultimi tre decenni ci sono state tante indagini ma anche depistaggi e processi terminati nel nulla per scoprire chi ha ucciso Alpi e Hrovatin. Mattarella ha spiegato che le istituzioni continueranno a battersi per la ricerca della verità:

“Il ricordo di Alpi e Hrovatin suona anche impegno, a rimuovere gli ostacoli alla libertà di informazione, ovunque si manifestino”