Il razzismo nel calcio è un fenomeno ancora presente: di sicuro da condannare, ma al momento ancora difficile da estirpare. Fa specie, però, quando ad esserne protagonista non è qualche caso isolato di una tifoseria, ma un calciatore. E adesso Acerbi rischia fino a 10 giornate di squalifica per quanto avvenuto durante Inter-Napoli nei confronti di Juan Jesus. Una frase pesante che fa discutere e su cui la Figc ora ha aperto un’inchiesta. Domani i due protagonisti saranno ascoltati e presto si saprà di più. nel frattempo però, per commentare il caso Acerbi-Juan Jesus, Amantino Mancini, che ha giocato per tanto tempo in Serie A e non solo, e che ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire essere discriminati per il colore della pelle, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Caso Acerbi-Juan Jesus, Mancini commenta a Tag24

La partita tra Inter e Napoli si è conclusa da due giorni, ma continua a far discutere quanto successo nel corso del match tra Acerbi e Juan Jesus. Il calciatore del Napoli, durante la partita, ha accusato il difensore nerazzurro di avergli rivolto insulti razzisti. Un gesto sicuramente deplorevole che sarebbe potuto rimanere nei confini del rettangolo verde se il giocatore dell’Inter non avesse ritrattato, urtando ancora una volta la sensibilità del brasiliano. Il giudice sportivo ha chiesto un approfondimento di indagine alla procura della Figc e nei prossimi giorni capiremo se ed eventualmente per quanto tempo il calciatore del club milanese sarà squalificato. Per commentare il caso di razzismo Acerbi-Juan Jesus, Amantino Mancini è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

Purtroppo siamo costretti a tornare a parlare di razzismo nel calcio. Cosa ne pensi di quello che è successo tra Acerbi e Juan Jesus? 

“Quello che è successo tra Acerbi e Juan Jesus è una vergogna. Passa il tempo e siamo ancora qui a parlare di razzismo ed è una cosa davvero inaccettabile. Dobbiamo lottare ancora molto e lo faremo fino alla fine. Mi dispiace tanto per il mio connazionale Juan Jesus e capisco bene cosa ha provato in questi giorni. Anche io in passato ci ho sofferto molto. Mi è capitato quando giocavo con il Venezia, ed ho affrontato il Verona e poi con la Roma, in un derby contro la Lazio. Purtroppo queste persone non si rendono conto della mancanza di rispetto. Siamo tutti uguali”.

Ci sono stati alcuni casi simili in passato che hanno portato a una squalifica per 10 giornate. Ti aspetti una decisione simile per poter lanciare un messaggio forte?

“È giusto che adesso si prenda una posizione forte perché non si può più essere discriminati per il colore della pelle. A volte la gente pensa che uno più scuro sia più fragile, più debole o inferiore? Beh non è così e il colore della pelle non conta. Mi auguro che la Figc possa dare ad Acerbi una punizione severa. È chiaro che bisognerà capire realmente quello che è successo e se la cosa dovesse essere confermata è giusto che gli venga data una squalifica esemplare”.

In questi anni si è parlato spesso di razzismo nel calcio e quello capitato durante Inter-Napoli non è certo un caso isolato. Sono stati fatti passi avanti rispetto al passato, o ancora no?

“Ultimamente abbiamo sentito parlare spesso di casi di razzismo non sono in Italia ma anche in Spagna. Guardate come prendono di mira Vinicius, non è una cosa normale. Penso che le autorità dovrebbero intervenire in maniera molto forte per combattere questo fenomeno. Le cose stanno iniziando a cambiare, ma il processo è ancora tropo lento e invece deve essere accelerato. Chi si macchia di razzismo deve essere punito seriamente perché non centra nulla con il calcio”.