Le rate del prestito possono essere detratte? Ecco cosa dice la normativa in merito alla detrazione delle rate del prestito.
Quando si avvicina il momento di compilare la dichiarazione dei redditi, è necessario conoscere quali sono le spese che possono essere oggetto di detrazione fiscale. Le rate del prestito e del mutuo sono oggetto di detrazione fiscale? Alcune spese sostenute durante l’anno possono essere decurtate dal computo relativo alla dichiarazione dei redditi per poter ridurre l’importo delle tasse da pagare.
Scopriamo in questa guida se le rate del prestito possono essere detratte. Facciamo chiarezza in merito, tenendo conto della normativa fiscale.
Le rate del prestito possono essere detratte?
Le detrazioni fiscali rappresentano l’importo che ognuno ha diritto di decurtare dall’ammontare delle tasse pagate rispetto all’importo da versare alle casse statali. Ogni anno l’Amministrazione fiscale chiarisce a quanto ammontano le spese oggetto di detrazione per poter beneficiare di uno “sconto” sulle tasse. Il Fisco non prevede che i prestiti personali rientrino tra le spese oggetto di detrazione fiscale in quanto il prestito viene concesso per esigenze personali e/o familiari.
Essendo una delle tipologie di credito al consumo, per le rate dei prestiti personali non è prevista alcuna detrazione fiscale. Un privato non vanta alcun diritto a vedersi rimborsati gli interessi maturati sul prestito in quanto non viene finanziato l’acquisto di uno specifico bene. La banca o l’intermediario finanziario concede una somma liquida che il cliente si impegna a restituire nei modi e nelle tempistiche previste contrattualmente. Il prestito personale non può essere concesso per finalità di carattere professionale ed aziendale.
Le detrazioni fiscali sui mutui
L’Agenzia delle Entrate prevede che gli interessi passivi, le quote di rivalutazione e gli oneri accessori diano diritto ad una detrazione dall’imposta lorda nella misura di 19 punti percentuali.
Le detrazioni fiscali concernono la quota di interessi dei contratti di mutuo ipotecari relativi all’acquisto ed alla costruzione dell’immobile ad uso residenziale. La detrazione fiscale è applicabile sui contratti di mutuo prima casa su un tetto massimo di 4.000 euro.
Le rate del prestito sono detraibili, chi ha diritto al rimborso degli interessi?
Un cittadino che ha sottoscritto un contratto di prestito personale non ha diritto a vedersi rimborsata la quota di interessi attraverso le detrazioni fiscali. La questione è differente per i lavoratori autonomi e per i liberi professionisti.
La detrazione fiscale degli interessi per i prestiti personali è ammissibile nei casi in cui i finanziamenti siano stati sottoscritti per una finalità ben precisa e per sostenere l’attività di business.
Prestito di ristrutturazione di riqualificazione energetica
Un esempio di prestito detraibile è quello del prestito di ristrutturazione e di riqualificazione energetica di un immobile. La detrazione fiscale è pari al 50 percento di 96mila euro per ciascun immobile fino alla fine del corrente anno fiscale.
Tale soglia è annuale e concerne il singolo bene immobiliare e le pertinenze, anche se accatastate in modo del tutto separato. La detrazione fiscale deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Il contribuente, che non ha beneficiato dell’agevolazione fiscale, negli anni successivi può usufruire della detrazione fiscale, evidenziando il numero della rata corrispondente nella dichiarazione dei redditi.
Detrazione interessi mutui agrari
Possono essere detratti gli interessi pari al 19% nel caso in cui si abbia sottoscritto un prestito o un mutuo agrario. In sede di dichiarazione dei redditi è possibile ottenere la detrazione degli interessi dei mutui e dei prestiti agrari.
Si possono detrarre gli interessi passivi, le quote di rivalutazione per clausole di indicizzazione ed oneri accessori nell’anno di pagamento. Per poter beneficiare della detrazione fiscale, i prestiti ed i mutui devono essere sottoscritti con intermediari residenti nel territorio nazionale o comunitario.