La scelta dei vertici regionali e nazionali di Azione di sostenere la candidatura del governatore uscente di centrodestra, Vito Bardi, alle elezioni regionali in programma il 21 e 22 aprile ha gettato il partito lucano nel caos.

E’ di oggi la decisione del vice segretario regionale, Francesco Mollica, di dimettersi dal ruolo occupato nella direzione regionale, in disaccordo con la scelta di sostenere il candidato di Forza Italia.

Una scelta di campo che, ieri 18 marzo, era stata criticata anche da Gianni Pittella. Il sindaco di Lauria, non ha apprezzato la scelta del fratello Marcello, responsabile di Azione in Basilicata, di correre con il centrodestra.

Elezioni Basilicata 2024, caos in Azione: si dimette il vicesegretario Mollica

La scelta di appoggiare Vito Bardi nella sua corsa per la riconferma come presidente della Regione Basilicata non è stata, evidentemente, una scelta condivisa e sta generando numerosi malumori all’interno del partito di Carlo Calenda.

Dopo Gianni Pittella, questa mattina, il vicesegretario regionale Francesco Mollica ha deciso di rassegnare le dimissioni in aperto dissenso con la scelta fatta da suo partito.

“Per essere consequenziale ai ragionamenti fatti e, dopo che il partito ha scelto ‘democraticamente’ e, giustamente, aggiungo, per i veti al partito e personali- di andare con Bardi e con il Centrodestra – non fidandomi delle promesse di Bardi rassegno le mie dimissioni da vice segretario regionale”.

Una decisione che Mollica dice di aver preso per evitare possibili situazioni di ‘imbarazzo politico’ per il partito, nonché evitare problemi nello svolgimento sereno delle operazioni elettorali.

Non sfugge che nella sua nota Mollica abbia posto tra virgolette l’avverbio “democraticamente” riferendosi alle modalità con cui si è pervenuti alla decisione di entrare nel campo largo del centrodestra.

Ipotesi accordo nazionale?  Mulè possibilista, Messina: “Fantapolitica, non ci servono stampelle”

Intanto a Roma già si parla di un’eventuale accordo nazionale tra Azione e centrodestra. Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè sottolinea come tali discorsi siano ancora prematuri ma non esclude una possibile interlocuzione. Meno possibiliste sembrano, invece, le parole del vicepresidente dei deputati di FdI Manlio Messina che ha parlato di “fantapolitica“.

“Pensare di replicare a livello nazionale è prematuro, ma a livello locale è un inizio che mi auguro si ripeta in Piemonte. Forza Italia è aggregante perché è capace di includere e non escludere, che poi è la cifra dei moderati”. 

Queste le dichiarazioni di Giorgio Mulè ai microfoni di Start su Sky Tg24 con cui fanno il paio quelle di Messina che a l’Aria che tira su LA7 ha dichiarato:

 “Non stiamo parliamo di un accordo nazionale con Carlo Calenda, noi non abbiamo bisogno di stampelle – nemmeno in Basilicata – perché possiamo vincere e vinceremo per il buon lavoro di Bardi. Poi possiamo fare fantapolitica, ma è prematuro parlare di cose che non stanno nè in cielo nè in terra.”