E’ tempo di rivoluzione in casa Lazio. Dopo le dimissioni di Sarri e la gara contro il Frosinone guidata da Martusciello, a nove giornate dal termine inizia il percorso di Igor Tudor. Il nuovo mister biancoceleste si è già messo a lavoro. Ieri è arrivato a Fiumicino e oggi ha iniziato il suo percorso presentandosi alla squadra. Dovrà incidere e dovrà farlo nel minor tempo possibile per non gettare totalmente una stagione bizzarra e piena di delusioni. Per commentare la nuova Lazio di Tudor, Cribari, che ha vestito la maglia biancoceleste per cinque stagioni (dal 2005 al 2010) e che conosce benissimo l’ambiente, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La nuova Lazio di Tudor, Cribari a Tag24
Si è chiusa una porta, ora i tifosi della Lazio sperano possa aprirsi un portone, anche se lo scetticismo è ancora molto. L’era di Maurizio Sarri si è conclusa, quella di Igor Tudor sta per iniziare. Il nuovo allenatore è pronto a fare una vera e propria rivoluzione, a partire dal modulo e probabilmente fino ad arrivare ai protagonisti in campo. La sosta per le Nazionali servirà per conoscere la squadra; le nove partite che restano in campionato più le due di Coppa Italia, contro la Juventus, per cercare di non buttare totalmente la stagione; poi in estate si dovrà ricostruire la squadra e buttare già un progetto serio e duraturo, anche se per ora l’accordo è poco più che annuale. Per commentare la nuova Lazio di Tudor, Emilson Cribari, che ha vestito la maglia biancoceleste nel corso della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Inizia l’era di Igor Tudor, è un allenatore che ti piace?
“Tudor me lo ricordo soprattutto da giocatore. Ha fatto tanti anni e una lunga carriera in Italia. Io ho avuto la fortuna di incontrarlo in più occasioni e ricordo un difensore molto serio, un professionista. Da allenatore non lo conosco così bene. Dal Brasile l’ho seguito solo in parte, più che altro l’ho studiato in questi giorni, da quando è stato accostato alla Lazio. E’ un tecnico emergente, con grandi potenzialità e idee nuove. Sono molto fiducioso e spero che possa fare molto bene visto che non sono solo un ex giocatore ma un vero e proprio tifoso dei biancocelesti”.
10 giorni di tempo per rivoluzionare la Lazio, basteranno al mister per cambiare tutto e passare alla difesa a 3?
“Quando si cambia allenatore, di solito, l’impatto iniziale è quello che conta. Il gruppo trova nuove motivazioni e anche chi sta giocando meno può tornare utile. Mi aspetto che Tudor porti un cambio di mentalità e soprattutto nuove energie a questa squadra. Il momento è complicato e la classifica va migliorata, deve arrivare una reazione. Per quel che riguarda l’aspetto tattico invece, penso che ci voglia un pochino più di tempo per cambiare le cose. Non è tutto così semplice, soprattutto per la difesa quando si cambia modulo. Ci vuole sempre un pò per riacquisire certezze”.
Da chi ti aspetti che possa ripartire questa Lazio?
“Mi aspetto sempre tanto dai più esperti. I leader dello spogliatoio devono prendere in mano questa squadra. penso a Provedel, a Romagnoli, ma anche a Felipe Anderson, Luis Alberto e Immobile. Loro sono i senatori della Lazio e ora devono prendersi tutte le responsabilità e dare una spinta in più, di cui ha bisogno la squadra in questo momento”.
Juventus in campionato, poi in coppa Italia e poi il derby, inizia subito con un calendario molto complicato. Su cosa dovrà lavorare di più Tudor?
“L’aspetto mentale sarà importantissimo in questi primi giorni. La Lazio purtroppo avrà un calendario difficile e il nuovo mister dovrà lavorare tanto sull’unione del gruppo. Credo che questo sia il primo aspetto che conta e che può fare la differenza”.
La stagione si può salvare solo con la vittoria della Coppa Italia?
“Sì, esiste un detto nel calcio che dice che tutti si ricordano più quello che fai negli ultimi due mesi che non quello che fai nei primi due. Vincere la Coppa Italia sarebbe sicuramente il modo migliore per finire la stagione. Non so se salverebbe tutto, ma potrebbe almeno portare un pò di allegria e soddisfazione all’ambiente. La Lazio dovrà pensare di finire bene il campionato, anche perchè sarebbe il modo per mettere il primo mattoncino anche nella costruziione della prossima stagione”.