È successo di tutto in SüperLig: scoppiata una rissa alcuni giocatori e tifosi nel finale di partita tra il Trabzonspor e il Fenerbahce, intanto è arrivato il comunicato duro da parte di quest’ultimi contro le parole del Ministro della Giustizia e sull’ipotesi di un ritiro dal campionato turco.
Fenerbahce duro con il Ministro, ipotesi ritiro dal campionato
Continua la linea dura da parte del Fenerbahce dopo i fatti accaduti contro il Trabzonspor, la società turca valuta il ritiro dal campionato e risponde con dissenso alle dichiarazioni del Ministro della Giustizia turco.
Così la società ha diramato un ulteriore comunicato, dopo quella in cui precisa la necessità di un’assemblea straordinaria per la valutazione del ritiro dalla SüperLig, in cui si mostra infastidito dalle ultime dichiarazioni fatte dal Ministro della Giustizia che non si sbilancia su quanto avvenuto nell’ultima trasferta:
“Abbiamo seguito con tristezza le seguenti dichiarazioni del nostro Ministro della Giustizia, Sig. Yılmaz Tunç, riflesse oggi sulla stampa.
‘Le immagini vengono guardate. La Procura valuterà queste immagini. Esiste una situazione che va oltre la legittima difesa e va oltre la legittima difesa per danneggiare la controparte? C’è un attacco? Se viene commesso un reato da una delle due parti, che si tratti di un tifoso o di un calciatore, verrà indagato’.
Provando a giocare in un ambiente in cui bottiglie d’acqua, utensili da taglio, accendini e monete venivano lanciati in campo dal primo secondo all’ultimo momento nei 90 minuti durante la partita.
Lo consideriamo come un’ingiustizia nei confronti della nostra squadra di calcio, della squadra tecnica e della comunità, che erano consapevoli di raccogliere la fiaccola lanciata in campo e di gettarla fuori dal campo, e che non hanno mostrato nemmeno la minima reazione per non danneggiare il gioco e la lotta in campo, nonostante tutte queste pressioni e provocazioni.
Siamo profondamente feriti dalle dichiarazioni del nostro Ministro, che permetteranno a coloro che cercano un’occasione per prendere di mira il Fenerbahçe, vittima e unica parte innocente di tutti questi eventi, di distorcere la questione.
Quando si tratta del Fenerbahçe, siamo stati costretti ad abituarci a questi atteggiamenti e approcci, che è ciò che noi, come Fenerbahçe Sports Club, cerchiamo di spiegare da anni.
Saluti”.
Rissa con i tifosi del Trabzonspor a fine partita
Parole che sottolineano la posizione rigida da parte del Fenerbahce dopo i fatti accaduti a Trabzon: durante il finale del match valido per la 30esima giornata di campionato c’è stata un’invasione di campo da parte dei tifosi di casa che hanno attaccato i giocatori avversari.
Non sono mancati colpi proibiti e gesti di violenza estremi per una rissa che si è trasformata presto in uno scontro e un pretesto per manifestare un disagio sociale e un accanimento eccessivo verso uno sport che dovrebbe essere un mezzo di comunicazione positivo.
In seguito è avvenuta la divisione tra le parti e il conseguente l’allontanamento della squadra del Fenerbahce dallo stadio. Subito la società si è fatta sentire con dichiarazioni a condannare gli eventi accaduti in campo.
Posizione rinforzata poi dalle parole dello stesso presidente Ali Koç ai canali ufficiali del club: “Quello che è successo ieri sera è una vergogna per la Turchia, per il calcio e lo sport turco. Quando è troppo è troppo, non accetteremo questo trattamento nel nostro Paese“.
I vertici della società turca, inoltre, si riuniranno il 2 aprile come da convocazione in un’assemblea richiesta proprio dal presidente nelle ultime ore in cui si discuterà di vari punti tra cui il ritiro dall’attuale campionato turco.
Una mossa netta e disperata allo stesso tempo per un club che non si sente tutelato dalle autorità incaricate e che ha deciso di prendere provvedimenti immediati per dare uno scossone ad un ambiente sempre più pericoloso e fuori controllo come hanno dimostrato i fatti accaduti pochi giorni fa.