Si sono riunite davanti a Montecitorio le associazioni animaliste, guidate in piazza dall’on. Michela Brambilla. Si riunirà, infatti, questo pomeriggio e nei prossimi giorni la Commissione Giustizia per deliberare sulla proposta di legge che inasprisce le pene per chi commette reati contro gli animali.

Reati contro gli animali, Brambilla: “La proposta riforma il codice penale”

Da anni ormai le associazioni, i volontati e i cittadini tutti chiedevano a gran voce una riforma del codice penale, che impedisse a chi commetteva atrocità nei confronti degli animali di rimanere impunito. Oggi, 19 marzo, davanti a Palazzo Montecitorio si è riunita una folla capeggiata dall’ex parlamentare di Forza Italia e animalista Michela Brambilla.

La deputata ha stilato una proposta di legge che sarà votata nei prossimi giorni dalla Commissione Giustizia e che rappresenta il coronamento delle innumerevoli richieste da parte dei cittadini. Una proposta che arriva in un momento di particolare tensione e sdegno, dopo quanto recentemente accaduto e scritto nelle pagine di cronaca.

Dal gattino Leo, scuoiato per divertimento, al cane bruciato vivo a Palermo. Ma tanto, troppi, sono gli episodi simili di crudeltà nei confronti degli animali, per questo Brambilla ha dichiarato che:

Questa è una grande occasione per il nostro Paese. Dopo decenni in cui gli italiani chiedevano che venisse riformato il nostro Codice penale e, quindi, che chi maltratta, uccide e compie gesti terribili nei confronti degli animali non rimanesse impunito. Siamo alle fasi finali. In Commissione Giustizia è in discussione la proposta di legge, a mia prima firma, e di tutti i deputati e i senatori del Gruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, che inasprisce le pene per il maltrattamento, l’uccisione, l’abbandono. Riforma il Codice e va, finalmente, a parlare di reati contro gli animali. Reimposta tutto.

Gianluca Felicetti (LAV): “Chiediamo alla Commissione un senso di responsabilità”

In piazza anche l’associazione Lega anti vivisezione, rappresentata da Gianluca Felicetti, presidente dell’organizzazione ambientalista:

Chiediamo alla Commissione giustizia della Camera, che in questi giorni voterà gli emendamenti sia positivi che negativi sul testo base Brambilla contro il maltrattamento degli animali, un senso di responsabilità. Di far passare dalle parole ai fatti quell’indignazione che abbiamo registrato mesi fa per il famosissimo caso della capretta uccisa a calci nel frusinate, così come del cane a cui è stato dato fuoco a Palermo. E rendere concrete pene più efficaci per forze di polizia e magistratura contro il maltrattamento degli animali.

Queste le parole di Felicetti, che ai microfoni dei giornalisti commenta che:

È indegno che in Italia chi maltratti animali possa essere libero, possa farla franca con facilità e chiediamo alle forze politiche, che in generale sono contro questa possibilità, di applicarla anche agli animali. Perché lo chiede la stragrande maggioranza del nostro Paese.

Reati contro gli animali, persistono dubbi e emendamenti negativi

Tanta speranza, ma anche tanti dubbi circa alcuni emendamenti negativi promossi insieme alla proposta di legge Brambilla. A esprimere perplessità e un accorato appello Michele Pezone (Lndc Animal Protection), che ha sottolineato l’impatto “svilente” proprio di alcuni emendamenti:

Siamo qui, siamo molto preoccupati perché sono stati presentati degli emendamenti molto negativi rispetto alla proposta di legge, che ha come prima firmataria l’On. Brambilla, ma anche altri proponenti, che in modo trasversale stanno supportando quelle che sono le nostre richieste di avere un sistema sanzionatorio più adeguato per quanto riguarda i reati contro gli animali. Quindi, pene più severe, delle misure più precise per quel che riguarda gli animali, il recupero degli animali maltrattati.

In particolare, spiega Pezone, che:

Però, sono stati depositati, soprattutto, da parte della Lega, degli emendamenti che finirebbero per svilire la portata innovativa di questa proposta di legge. Anzi, ci potrebbe essere un regresso rispetto a quello che è il quadro attuale. Quindi, noi chiediamo che la Commissione valuti con grande attenzione l’occasione che si sta portando alla sua attenzione di avere una legge adeguata per tutelare effettivamente gli animali, che vengano respinti o eliminati questi emendamenti negativi. Quindi, che possa finalmente vedere la luce una legge che tutela adeguatamente gli animali.

La lettera di OIPA a Giorgia Meloni

Anche da OIPA arriva sostegno e supporto alla proposta di legge mossa dall’ex parlamentare. Membri dell’associazione, infatti, sono scesi in Piazza Montecitorio per chiedere alla premier Giorgia Meloni di mantenere quanto promesso in campagna elettorale.

La Responsabile Rapporti Istituzionali presso OIPA Italia, Arianna Fioravanti, ha dichiarato che:

Come OIPA abbiamo inviato una lettera, ieri, alla presidente Giorgia Meloni e al presidente della Commissione Giustizia della Camera, Ciro Maschio, per chiedere di intervenire a fronte di questi emendamenti, anche in virtù delle dichiarazioni in campagna elettorale proprio della Meloni, che si è sempre schierata per la tutela degli animali contro il maltrattamento. Quindi, anche per l’inasprimento delle pene, citando anche Ghandi: “Il progresso morale e civile di una nazione si vede dal modo in cui tratta gli animali”. Quindi, noi ci appelliamo al buonsenso, al progresso – già compiuto nel corso degli anni – affinché non si torni indietro e a fare ancora meglio