“Bisogna spiegare che il profitto non vale la vita umana. E la politica e il governo questo non lo sta facendo.”

Sono le dure parole del segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri contro il Governo, accusato di non mettere in campo politiche efficaci per la sicurezza sul lavoro.

Ma più delle parole, più dell’atto di accusa di Bombardieri, valgono le immagini. Le immagini di 1041 bare.

Bare di cartone, disposte come in un cimitero in Piazza del Popolo a Roma. Una per ogni lavoratore che ha perso la vita nell’ultimo anno nel nostro paese mentre faceva il proprio lavoro.

Papà e mamme, che non sono più tornate a casa, e che oggi – nel giorno in cui si festeggiano i papà – la Uil ha voluto ricordare con la manifestazione “Zero morti”.

Morti sul lavoro, 1041 bare a Piazza del Popolo. Bombardieri: “Sono le mamme e i papà che non sono tornati a casa”

La Uil porta in piazza 1041 bare per sensibilizzare le coscienze sulla tragedia delle morti sul lavoro. Vederle tutte insieme, una dopo l’altra, dà il senso totale di uno stillicidio che si compie quotidianamente nell’indifferenza.

Un “bollettino da guerra” inaccettabile per Bombardieri che chiede al Governo azioni concrete su quattro punti: l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro, maggiori controlli sui luoghi di lavoro, esclusione dalle gare pubbliche delle aziende che non promuovere la sicurezza e più formazione.

“Non siamo soddisfatti dell’operato del Governo perché avremmo bisogno di fatti concreti, non abbiamo bisogno di perdere tempo, abbiamo bisogno di capire se c’è la volontà di intervenire sulla sicurezza sul lavoro.”

dice Bombardieri che poi aggiunge:

“Bisogna fare cose concrete subito. Bisogna debellare queste tragedie. Oggi noi proviamo a richiamare tutti al valore della vita umana. Dobbiamo dirlo forte: i soldi non valgono la vita umana.”

Bombardieri: “Il 21 marzo a Firenze con la Cgil. Serve il reato di omicidio sul lavoro”

La protesta nei prossimi giorni si sposterà a Firenze, dove il 21 marzo la Uil manifesterà insieme alla Cgil. Firenze, è stata il teatro di un terribile incidente lo scorso 6 febbraio, quando quattro operai persero la vita per un crollo in un cantiere.

“Bisogna fermare le aziende che non applicano le norme sulla sicurezza, bisogna inserire l’omicidio sul lavoro. Bisogna spiegare che il profitto non vale la vita umana. E la politica e il Governo questo non lo sta facendo.”

ha denunciato il segretario della Uil che poi conclude:

“Abbiamo indetto insieme alla Cgil un percorso di mobilitazione sulla sicurezza. Abbiamo la necessità di fare un po’ il punto e rilanciare azioni di mobilitazioni e di scioperi. Non intendiamo arrenderci sulla sicurezza sul lavoro. Ce lo chiedono le famiglie che hanno perso i loro cari.”