Voglia di Granducato? La Toscana ha un’identità regionale? Forse sì forse no. Di sicuro, anche se un po’ annacquato, ci sono il campanilismo tra città e cittadine e l’amore che c’è nel mondo verso questa regione, per l’arte, il cibo, le tradizioni, il buon clima.
Per il presidente Eugenio Giani “la Toscana ha una propria identità statuale da più di 450 anni, fatta da valori che porta con orgoglio: scuola, lavoro, cultura, accoglienza, solidarietà, valorizzazione della bellezza. Obiettivi e ideali che si possono raggiungere solo facendo squadra. Da qui l’esigenza di un Festival che metta a sistema i contributi per disegnare, insieme, la Toscana di domani”.
Il presidente Giani rilancia l’identità regionale
“L’identità toscana – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – mette le radici nel passato e ci consente di guardare con ottimismo al futuro”. In base agli studi, il punto di forza della regione è la capacità di relazione con l’esterno, che si tratti di export o turismo, di studenti fuorisede o cure mediche. Partendo dal turismo, la Toscana è seconda in Italia solo alla Lombardia per ritmo di crescita e mostra grande capacità competitiva nel segmento internazionale.
Ma quello che colpisce in un recente studio è che “in Toscana si vive più a lungo che nel resto d’Italia e la speranza, a 65 anni, di essere in buona salute è migliore, come la percentuale di anziani autosufficienti. Un’eccellenza che ha a che fare, oltre che con salutari stili di vita, anche con la prevenzione e il servizio sanitario”. Venite nel Granducato quindi perchè qui, per dirla in toscano, si “campa” di più.
Stefano Bisi