Stefano Fiore rappresenta in un unico concetto decisione ed eleganza, che da sempre lo hanno contraddistinto da calciatore così come uomo, caratteristiche ben visibili anche adesso quando deve analizzare le questioni, come quella relativa il nuovo matrimonio tra la Lazio e Igor Tudor.
L’ex centrocampista biancoceleste non ci gira intorno, va dritto al punto con calma empirica, ma senza tralasciare nulla: “Solo il tempo ci permetterà di capire se la scleta sarà azzeccata“. Ma su una cosa Fiore è sicuro: “Tudor è un punto di rottura in vista anche del futuro“. Non solo Lazio, in esclusiva a Tag24 Stefano Fiore ha detto la sua anche sul caso Acerbi-Juan Jesus, avendo le idee chiare su un concetto: “Se dovessero essere confermate le parole, Acerbi dovrà pagare”.
La Lazio abbraccia Tudor, le parole di Stefano Fiore a Tag24
Le dimissioni di Maurizio Sarri sono state un fulmine a ciel sereno, l’avvento di Tudor è la speranza di vedere rifiorire la grinta all’interno di una squadra divisa a metà tra alti e bassi. Ma per Stefano Fiore bisogna aspettare per capire quale sarà il contorno della nuova Lazio.
D: Stefano, Tudor il nome giusto per dare nuova linfa?
R: Lo possiamo solo scoprire solo in futuro. Sicuramente si era arrivati a un punto di non ritorno, era necessario un cambio, non di continuità ma di rottura, con obiettivo un progetto nuovo. Solo il futuro ci dirà se sarà stata la scelta giusta. L’unica certezza è che era necessario.
D: Avresti aspettato la fine del campionato per puntare su di lui, o cambiava poco in tal senso?
R: Direi che la Lazio ha ancora degli obiettivi, il cambio probabilmente è stato fatto in funzione di questo. Ci sono ancora obiettivi da raggiungere, in primis la Coppa Italia, probabilmente si è pensato che con Sarri la squadra potesse continuare con questi trend di alti e bassi, e dato che ci sono possibilità di qualificazioni europee, è giusto provarci con un cambio che possa dare nuovi stimoli.
D: Che sensazioni hai, c’è la possibilità di poterla agganciare questa zona europea?
R: Le possibilità ci sono, le partite che mancano lasciano qualche speranza. E’ chiaro che ci sono molte squadra da superare e che quest’anno sembrano attrezzate e con pochi cali di tensione. Ci vorrà un filotto, sperando che le altre inciampino. Sinceramente credo che l’obiettivo per poter raggiungere l’Europa sia quello della Coppa Italia, ma non è facile; Juventus, Atalanta e Fiorentina sono forti, ma la miglior Lazio può batterle.
Nessun passo indietro
Vietato pensare ad Igor Tudor alla Lazio come un passo indietro dopo il lavoro di Sarri, per Stefano Fiore il tecnico croato è quel punto di rottura capace di poter portare nuova linfa.
D: Il fatto che con Sarri non sia continuata denota un passo indietro progettuale? Quando è stato scelto il messaggio era quello di voler puntare in alto.
R: Che le cose non siano riuscite completamente lo potrebbe far denotare l’esonero, ma l’anno scorso c’è stato un secondo posto, si è arrivati agli ottavi di Champions passando i gironi, qualche risultato positivo lo si è ottenuto. Tudor ora non può essere visto come una scelta di ripiego o un passo indietro, ma un punto di rottura. Con Sarri si è andati in una direzione che ha portato a qualche risultato, adesso si segue un’altra strada con altre idee. Bisognerà capire sopratutto dal mercato estivo che tipo di programma si farà, perchè Tudor avrà bisogno di giocatori diversi da quelli attuali.
D: Potranno salutare anche pezzi da novanta, tipo Immobile?
R: Non è escluso. Vuoi perchè magari qualche big ha voglia di cambiare aria, o semplicemente si è arrivati alla fine di un ciclo. Magari anche Tudor darà determinate indicazioni. A tal proposito questi mesi saranno importanti per capire chi vorrà rimanere, chi darà segnali importanti.
Caso Acerbi-Juan Jesus
Infine Stefano Fiore ha voluto dire la sua anche sul caso relativo ai presunti insulti razzisti di Francesco Acerbi ai danni di Juan Jesus durante Inter-Napoli.
D: Che idea ti sei fatto sul caso Acerbi-Juan Jesus?
R: Da fuori è difficile, bisognerebbe capire esattamente cosa sia successo. Non sarebbe giusto sminuire il fatto qualora Acerbi abbia detto quello che Juan Jesus dice di aver ricevuto come insulto. Di certo è successa qualcosa di antipatico, Acerbi sarebbe stato superficiale qualora avesse detto quelle cose lì. Non credo lo abbia fatto in maniera razzista, credo più ad un momento di ingenuità che non giustifica in nessun modo la cosa. Lo considero un errore grave, e se così fosse è giusto che paghi, perchè al giorno d’oggi non ci si può permettere di dire certe cose, non sono accettabili.