Sono in molti a parlare di vero e proprio boom delle meme coin. Un dato riferito a Shiba Inu, però, ha iniziato a far serpeggiare grandi timori tra coloro che hanno investito in questa nicchia di mercato. SHIB, infatti, dopo aver conseguito il suo massimo il passato 5 marzo, ha dato vita ad una flessione estremamente marcata. Tanto da lasciare sul campo il 38% del suo valore nel corso delle due settimane trascorse da quel momento. Un dato il quale ha indotto molti osservatori a chiedersi se sia saggio investire oggi su quella che in molti hanno indicato alla stregua di una bolla.

Shiba Inu: un dato che mette paura

La caduta fatta registrare da Shiba Inu è destinata naturalmente a far discutere. Si tratta infatti del contraltare di Dogecoin, l’unico protocollo che nel corso di questi anni è riuscito a impensierire realmente DOGE e a metterne in discussione la supremazia tra le meme coin.

In molti, in effetti, pensavano che almeno SHIB fosse una vera garanzia. Un asset volatile, sicuramente, ma meno di altre soluzioni prettamente speculative che hanno esordito negli ultimi anni. Il progetto, infatti, può vantare un ecosistema reale, oltre che un nugolo di sostenitori, la cosiddetta SHIB Army, pronto a sostenerlo.

Le basi tecnologiche di Shiba Inu sono in effetti molto più solide. A dimostrarlo è stato l’arrivo, avvenuto pochi giorni fa, di SHIB Names. Si tratta un servizio di nomi di dominio che nei piani aziendali serve a erigere un elevato grado di protezione per i nomi di dominio collegati a Shiba Inu. Una novità salutata in maniera entusiastica dal mercato. Una volta passati i festeggiamenti, però, qualcuno ha iniziato a osservare meglio i grafici. Scoprendo che, dal 5 marzo, il prezzo del token ha perso più di un terzo del suo valore.

Squilla il campanello d’allarme per le meme coin?

Nel corso degli ultimi mesi le meme coin hanno corso in maniera frenetica. In particolare lo hanno fatto quelle che hanno appena fatto il loro ingresso sul mercato, a partire da BONK e Dogwifhat. Una corsa che ha naturalmente destato grande entusiasmo, tale da rasentare la FOMO. Molti trader, temendo di essere tagliati fuori dal trend, si sono infatti precipitati a investire su qualsiasi genere di meme in circolazione.

I risultati di questa corsa, favorita dai mini prezzi, è stato esaltante per le criptovalute interessate. La testimonianza più eloquente è da rintracciare nel risultato complessivo del settore, che ha largamente sovraperformato il mercato.

Ora, però, le cose stanno cambiando rispetto a qualche settimana fa. Alcuni segnali contrastanti forniti dal mercato fanno ritenere che anche le meme coin siano arrivate al massimo del loro splendore. L’ipotesi di un calo è sempre più reale, di conseguenza.

Il problema è che si tratta della nicchia meno strutturata in assoluto del mercato. La maggior parte dei colleghi di Shiba Inu, a partire proprio da Dogecoin, non ne vantano il livello tecnologico. Non hanno ecosistemi popolati cui sostenersi, e da cui essere sostenuti, nei momenti difficili. Ne consegue quindi una domanda ben precisa: cosa accadrebbe se gli orsi dovessero tornare a caratterizzare il mercato?

Shiba Inu: quale il suo futuro?

Naturalmente, la domanda vale anche per Shiba Inu. Se è vero che può vantare livelli tecnologici elevati e una SHIB Army pronta a sostenerlo, la percezione nei suoi confronti non è dissimile da quella che grava sulle meme coin in generale.

Molti trader, in effetti, guardano a questo genere di coin come asset puramente speculativi. Ne consegue che nei momenti in cui il mercato cresce possono attirare molti investimenti. Quando lo stesso flette, però, il livello della loro caduta può essere molto più forte rispetto alle altre criptovalute. In questo, SHIB non è diverso dai propri colleghi. Ecco perché in molti, in queste ore, si stanno interrogando sul suo futuro.