È perfettamente legale avere un’attività con partita IVA in regime forfettario e mantenere contemporaneamente un impiego dipendente, a condizione che si rispettino i requisiti stabiliti e non si infrangano determinate normative.

Le ragioni per cui anche chi ha un lavoro fisso potrebbe optare per l’apertura di una partita IVA sono molteplici. Questa scelta può derivare dalla volontà di aumentare il proprio reddito, dalla insoddisfazione riguardo al lavoro attuale, da un impiego a tempo parziale o da un’idea imprenditoriale che si desidera esplorare senza assumere troppi rischi iniziali.

Fortunatamente, è consentito aprire una partita IVA in regime forfettario pur mantenendo un lavoro dipendente, anche se vi sono alcune eccezioni da considerare. Tuttavia, le condizioni per avviare un’attività in proprio possono spesso sembrare scoraggianti: se i ricavi previsti sono limitati e le spese prospettate sono elevate, il dipendente con aspirazioni imprenditoriali potrebbe sentirsi scoraggiato sin dall’inizio.

Per questo motivo, il regime forfettario rappresenta una soluzione ideale in molti casi, anche se purtroppo non sempre è applicabile a tutte le situazioni.

Chi ha partita iva forfettaria può essere assunto come dipendente privato?

È possibile gestire un’attività con partita IVA pur avendo un lavoro dipendente, ma ci sono delle condizioni da rispettare:

  1. Assicurarsi che l’attività intrapresa non sia in diretta competizione con quella della propria azienda o datore di lavoro.
  2. Verificare che non ci sia un divieto esplicito imposto dall’azienda per cui si lavora come dipendente.
  3. Garantire che l’attività non coinvolga l’uso o la divulgazione di dati o informazioni riservate dell’azienda per cui si presta servizio come dipendente, evitando di violare il patto di fedeltà esistente tra il datore di lavoro e il dipendente (come stabilito dall’articolo 2105 del codice civile).

Il rischio principale è che l’attività parallela possa costituire una giusta causa di licenziamento, nel caso in cui si violino le condizioni sopra indicate.

Va notato che non esiste un obbligo legale per il dipendente di comunicare al datore di lavoro nel settore privato la decisione di aprire una partita IVA. Tuttavia, è consigliabile farlo comunque, specificando i dettagli dell’attività secondaria e i tempi in cui verrà svolta.

Chi ha partita iva forfettaria può lavorare come dipendente pubblico?

La questione è più intricata se si è dipendenti nel settore pubblico e si desidera avviare un’attività autonoma con partita IVA forfettaria.

Se sei un dipendente a tempo pieno nel settore pubblico, non è possibile svolgere un’attività autonoma contemporaneamente, poiché sei vincolato all’esclusività nei confronti dell’amministrazione per cui lavori. Infrangere questo vincolo potrebbe comportare la perdita del lavoro.

Tuttavia, se sei un dipendente pubblico a tempo parziale, la situazione è diversa. In questo caso, potresti ottenere l’autorizzazione per aprire una partita IVA, ma è importante essere consapevoli che in alcuni settori ci sono restrizioni e indicazioni precise riguardo alle caratteristiche e modalità dell’attività autonoma consentita.

Ad esempio, se sei un insegnante, potresti ottenere l’autorizzazione dal tuo dirigente scolastico per avviare un’attività autonoma, ma devi fare attenzione poiché alcune attività imprenditoriali potrebbero non essere compatibili con il tuo ruolo di docente nel settore pubblico, come specificato nei regolamenti di legge.

In ogni caso, nel settore pubblico è essenziale informare il datore di lavoro delle proprie intenzioni.