C’è l’annuncio della Lazio, è ufficiale Tudor: sarà lui il nuovo allenatore dei biancocelesti, arriva il comunicato del club a confermare definitivamente quello che era stato già anticipato da Lotito nei giorni scorsi.

Ufficiale Tudor, c’è l’annuncio della Lazio

In seguito alle parole del presidente Lotito è arrivato l’annuncio ufficiale per Tudor, il tecnico croato sarà il nuovo allenatore dei biancocelesti fino al 2025 con un’opzione per l’altra stagione che verrà decisa soltanto in futuro e uno stipendio di 2,5 milioni + 500mila euro di bonus.

Nel pomeriggio il tecnico è atterrato a Roma dove è stato accolto dalla dirigenza per poi andare subito in sede a firmare il suo nuovo contratto. A seguire il comunicato della Lazio con annesse foto di rito insieme al Direttore Sportivo Mariano Fabiano:

“La S.S. Lazio rende noto che Igor Tudor, a decorrere dalla data odierna, assume il ruolo di responsabile della prima squadra“.

Un arrivo che ormai era atteso da tutto l’ambiente dopo le dimissioni di Sarri e la permanenza, solo temporanea, di Martusciello al fine di salvaguardare il match contro il Frosinone. Lo stesso Lotito infatti, a margine di un evento organizzato dalla Luiss, aveva confermato la volontà di puntare sulla figura di Tudor:

“Abbiamo visto una persona che è in grado di indirizzare il gruppo, avendo esperienza, carattere, la possibilità di implicare le risorse che verranno messe a disposizione nel migliore dei modi”.

Così Tudor da domani inizierà ad allenare i biancocelesti in prospettiva del big match che ci sarà al rientro dalla sosta nazionali contro la Juventus. L’allenatore croato, dunque, avrà circa 12 giorni per cercare di catechizzare i suoi, pur consapevole che mancheranno tanti interpreti fondamentali impegnati con le rispettive Nazionali.

Il saluto di Martusciello e la rivelazione su Sarri

L’arrivo di Tudor, ovviamente, mette da parte in modo definitivo la piccola parentesi di Giovanni Martusciello – vice di Sarri – che ha guidato la squadra nei pochi giorni in cui è mancato un allenatore di riferimento e che ha ottenuto la vittoria della reazione contro il Frosinone proprio nell’ultima giornata di campionato.

Guida, seppur, breve che ha portato alla reazione sperata dallo stesso Sarri. Come ha riferito Martusciello, infatti, la volontà del tecnico toscano era quella di far emergere una reazione da parte dei giocatori anche a costo del proprio lavoro:

Sarri ha preso la decisione di dimettersi per far sì che venisse fuori questa partita qui: si è accorto che non incideva e per farli reagire a mali estremi estremi rimedi. C’erano tre strade: le dimissioni, l’esonero o il prolungamento di 2-3 anni di contratto. E siamo arrivati a questa condizione qui. Non è che si è dimesso perché ha paura di allenare la Lazio, si è dimesso per tentare quest’ultima reazione”.

Ora toccherà a Tudor prendere le redini della squadra e portarla verso una qualificazione in Champions che sembra davvero complessa, meno difficile la possibilità di trovare una qualificazione tra Europa e Conference League.

Con ancora 9 partite a disposizione il croato proverà a dare la sua impronta. La chance più importante, però, sarà in Coppa Italia quando la Lazio dovrà affrontare la Juventus nel doppio scontro in casa e in trasferta.

Qualora Tudor raggiungesse la finale potrebbe essere di grande stimolo per i suoi calciatori e trovare il punto di svolta per rimediare ad una stagione di alti e bassi che sembrava si stesse concludendo nel peggiore dei modi.

La vittoria della Coppa Italia, inoltre, non solo porterebbe un trofeo in bacheca – il primo per Tudor in Italia – ma soprattuto darebbe pieno diritto alla Lazio di partecipare alla seconda Supercoppa italiana di seguito nel nuovo format scelto dalla Lega Serie A.