In pensione con Quota 103, a quanto ammonta l’assegno per il 2024? L’uscita anticipata non contiene più un vantaggio per i lavoratori che decidono di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro; anzi, tutt’altro: contiene diversi elementi penalizzanti che, difatti, limitano l’uso della misura per il pensionamento.

Riceviamo numerose domande sulla nuova uscita anticipata a 62 anni di età con 41 anni di contributi. Vediamo insieme quali sono i pro e contro contenuti in questa misura.

Pensione Quota 103 a quanto ammonta

 Il governo italiano ha prorogato la misura Quota 103 anche per il 2024, ma con qualche variazione che di fatto sembrano più penalizzazioni.

Nella legge di Bilancio 2024 è contenuta la norma che proroga la pensione anticipata Quota 104 per l’anno corrente, ma con delle variazioni sul calcolo dell’assegno e altre limitazioni.

Innanzitutto, per l’accesso al pensionamento con Quota 103 è necessario maturare 62 anni di età con un accumulo contributivo di 41 anni di versamenti.

È importante notare che solo per perfezionare il requisito contributivo, è indispensabile che il lavoratore abbia iniziato un percorso lavorativo nel 1984, con una paga alta, senza interruzioni contributive o lavorative.

L’altro aspetto da considerare riguarda l’importo massimo della pensione, ovvero un tetto da rispettare fino a 4 volte il trattamento minimo. Andiamo con ordine e analizziamo brevemente i punti salienti della misura Quota 103.

Come funziona quota 103 nel 2024?

Come detto, nella Manovra 2024 è stato introdotto il differimento della pensione anticipata Quota 103, legato a un importo massimo di pensione riconosciuto fino al compimento dei 67 anni di età, ovvero fino al raggiungimento dell’età pensionabile. A ciò si aggiunge la variazione delle finestre mobili d’uscita al trattamento per categoria di lavoro, di seguito elencate:

  • 7 mesi per i dipendenti e i lavoratori autonomi del settore privato;
  • 9 mesi per gli impiegati delle pubbliche amministrazioni;
  • per i dipendenti della scuola, la finestra si apre il 1° settembre dell’anno in cui sono maturati i requisiti.

Il calcolo contributivo è previsto per chi decide di andare in pensione con la “Quota 103”, ossia se maturano 62 anni e 41 anni di contributi tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024.

Inoltre, l’assegno lordo mensile non potrà superare i 2.394,44€ lordi sino al raggiungimento dell’età anagrafica di 67 anni.

Dati certificati dall’INPS nella Circolare n. 39/2024, nella quale viene illustrata la novità introdotta dall’articolo 1, comma 139 della legge n. 213/2023 (legge di bilancio 2024).

Quanto si prende di pensione?

La pensione anticipata Quota 103 prevede il perfezionamento dei requisiti anagrafici e contributivi, ovvero 62 anni di età con 41 anni di versamenti contributivi, di cui almeno 35 anni effettivi, maturati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024.

La misura contiene diverse penalizzazioni che riguardano:

  • il calcolo della pensione con il solo sistema contributivo, annullando la contribuzione maturata nel sistema misto;
  • un limite nell’importo lordo pari a 4 volte il trattamento minimo, ovvero circa 2.394,44 euro per l’anno corrente, riconosciuti fino al compimento dei 67 anni.

Come si calcola la quota contributiva della pensione?

Secondo quanto riportato da ipsoa.it, per il calcolo della quota contributiva di pensione è necessario prendere in considerazione diversi elementi di seguito riportati:

  • il 33% della retribuzione lorda corrisposta;
  • la rivalutazione dei contributi accantonati ogni anno (tranne il primo e l’ultimo) per il coefficiente di finanziamento in base all’andamento quinquennale del PIL nominale;
  • il montante contributivo è dato dalla somma dei contributi rivalutati;
  • moltiplicare il montante contributivo per il coefficiente di trasformazione, una percentuale applicata in virtù dell’età di accesso alla pensione.

A titolo di esempio, se un lavoratore ha maturato un montante contributivo pari a 250.000 euro e ha raggiunto i 67 anni nel 2023, si applica un coefficiente pari al 5,723%.

La quota pensione annua è data dalla seguente operazione:

  • 250.000 x 5,723% = 14.307,50 euro

La rendita di pensione mensile è data dalla seguente operazione:

  • 14.307,50 euro : 13 = 1.100,58 euro.

In conclusione, nella pensione Quota 103 il calcolo della quota retributiva sarà sostituito con il calcolo contributivo, determinando un taglio dell’assegno tra il 30% e il 35%. A questo si aggiunga che fino al compimento dei 67 anni di età la pensione riconosciuta con la quota 103 non potrà mai superare circa 2.394,44 euro lordi al mese.