Dusan Vlahovic, calciatore della Juventus, non parteciperà alle amichevoli della nazionale serba contro Russia e Cipro il 21 e 25 marzo. Il motivo è una dorsalgia che lo ha colpito e che richiederà cure a Torino. Scopriamo di che tipo di disturbo si tratta.
Cos’è la dorsalgia?
La dorsalgia è caratterizzata dal dolore che coinvolge la parte superiore e centrale della schiena, compresa tra le scapole, la base del collo e la fine della gabbia toracica. Questa zona della colonna vertebrale è costituita da 12 vertebre che si collegano alle costole, formando così la gabbia toracica che protegge gli organi vitali.
Il dolore in questa regione non deve essere sottovalutato, poiché può essere molto comune, soprattutto tra i giovani, e può limitare le attività quotidiane tanto quanto problemi alla cervicale o alla lombare. Può influenzare la vita sociale, le relazioni personali, il lavoro e lo studio. La dorsalgia può essere causata da diverse condizioni, tra cui:
- Problemi alle vertebre toraciche e ai dischi intervertebrali che le separano.
- Disturbi delle articolazioni che collegano le vertebre e le costole, insieme ai numerosi legamenti che forniscono stabilità.
- Muscoli della schiena che sostengono la colonna vertebrale e contribuiscono alla respirazione, al movimento degli arti e al mantenimento della postura.
- Nervi spinali che emergono dal midollo spinale e passano attraverso gli spazi tra le vertebre.
Sintomi della dorsalgia
Il sintomo predominante associato alla dorsalgia è il dolore localizzato nella parte centrale e superiore della schiena, tra le scapole. Tuttavia, la natura e l’insorgenza del dolore, così come la presenza di eventuali sintomi aggiuntivi, possono variare considerevolmente da caso a caso, a seconda della causa sottostante.
La dorsalgia può presentarsi in modo sporadico o diventare una condizione cronica. Il dolore può essere lieve e passeggero, risolvendosi in pochi giorni, oppure persistente e talmente intenso da interferire con le attività quotidiane. La sensazione dolorosa può essere costante o acuta, bruciante, pulsante o penetrante, localizzata in una specifica area della schiena o irradiarsi su un lato o su una superficie più ampia. Il movimento può scatenare o aggravare il dolore.
Quando il mal di schiena dorsale è causato da problemi muscolari o dei tessuti molli, il dolore può essere sordo o acuto, pulsante o penetrante, accompagnato da spasmi muscolari, tensione o rigidità, debolezza e affaticamento nella zona interessata.
Nel caso in cui i nervi siano coinvolti, il dolore può manifestarsi come una sensazione bruciante, associata a formicolii o intorpidimento.
Se è presente un’ernia del disco, il dolore dorsale, che può estendersi su uno o entrambi i lati della gabbia toracica, di solito si manifesta dopo uno sforzo fisico o durante la respirazione profonda.
Cause della dorsalgia
Per identificare con precisione la causa del dolore dorsale, è consigliabile consultare un medico, che potrà eventualmente indirizzare il paziente a uno specialista per ulteriori valutazioni. La diagnosi sarà basata sull’anamnesi del paziente, che include la storia clinica e lo stile di vita, oltre alle caratteristiche dei sintomi. La visita medica sarà integrata da un esame fisico della zona dolente e, se necessario, da esami diagnostici come radiografie, risonanza magnetica, TAC o elettromiografia per una valutazione più approfondita delle strutture della schiena.
Trattamento e prevenzione
Il trattamento della dorsalgia varia a seconda della causa sottostante. Se il mal di schiena è causato da specifiche condizioni patologiche, sarà necessario trattare tali patologie per affrontare efficacemente la dorsalgia.
Nella maggior parte dei casi, quando il dolore dorsale è associato a problemi muscolo-scheletrici di lieve o moderata entità, il medico consiglia di adottare alcune misure conservative. Queste includono il riposo per 1-2 giorni, con il mantenimento delle attività che possono essere tollerate gradualmente e lentamente, e l’evitare o limitare le attività che aggravano il dolore.
Gli impacchi caldi e freddi possono essere utili nel ridurre il dolore e la rigidità. Inoltre, possono essere prescritti farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come il piroxicam o il diclofenac, per alleviare l’infiammazione e il dolore.
In alcuni casi, potrebbe essere consigliabile consultare un fisioterapista o un osteopata. Questi professionisti possono utilizzare tecniche di terapia manuale, come manipolazioni e mobilizzazioni, fornire consigli su come muoversi durante il mal di schiena per evitare il dolore o la sua recidiva, e proporre esercizi specifici per la riabilitazione e la prevenzione.
Per ridurre il rischio di sviluppare dorsalgia, è consigliabile:
- Esercitare regolarmente esercizi mirati per rafforzare i muscoli della schiena.
- Evitare la sedentarietà, praticando regolarmente attività fisica adatta alla propria condizione fisica.
- Evitare di rimanere seduti per lunghi periodi, facendo pause per muoversi e correggendo la propria postura per ridurre la pressione sulla schiena. La ginnastica posturale può essere utile a questo scopo.
- Sollevare carichi pesanti piegando le gambe anziché la schiena e mantenendo il carico il più vicino possibile al corpo.