La Champions era un sogno che si poteva realizzare, ma l’obiettivo dichiarato è sempre stato lo scudetto e il raggiungimento della seconda stella. L’Inter in campionato gode di un vantaggio importante, ma ora deve pensare solo a conquistare i punti che mancano per poter festeggiare il titolo. Ieri contro il Napoli, forse, ci si aspettava qualcosa di più, ma per l’1 a 1 finale grande merito va dato anche ai campioni d’Italia in carica che nel secondo tempo sono venuti fuori mettendo in seria difficoltà i nerazzurri. Per commentare Inter-Napoli, Antonio Sabato, che ha indossato la maglia nerazzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Inter-Napoli, Sabato a Tag24

Il posticipo che ha chiuso la 29° gironata di campionato ha lasciato qualche dubbio sullo stato psico-fisico dell’Inter. Dopo esser stata eliminata in Champions ai calci di rigore contro l’Atletico Madrid, la squadra di Simone Inzaghi doveva buttarsi di nuovo a capofitto sulla Serie A. L’obiettivo è quello di raggiungere, nel minor tempo possibile, la matematica certezza della seconda stella. L’avversario di ieri sera era certamente ostico, ma i nerazzurri non hanno brillato come al solito e piano piano, soprattutto nel corso del secondo tempo, il Napoli è salito in cattedra e ha rischiato anche di vincere il match. Per commentare Inter-Napoli, Antonio Sabato, che nel corso della sua carriera ha giocato quattro stagioni con i nerazzurri, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Tra il Napoli e l’Inter finisce 1-1. Per i nerazzurri sono 2 punti persi o 1 guadagnato?

“Visto il momento direi che si tratta di un punto guadagnato. La squadra è stanca e a mio avviso si era già visto con l’Atletico Madrid in Champions. È evidente soprattutto nei giocatori più rappresentativi che finora hanno giocato sempre. Purtroppo adesso molti di loro non riusciranno neanche a recuperare visto che saranno impegnati con le proprie Nazionali. Ci sono tantissimi impegni, tutti ravvicinati, che ti fanno sprecare energie sia dal punto di vista fisico che mentale. A questo punto, secondo me, è palese che i nerazzurri siano stanchi”.

Andava archiviata la delusione per l’eliminazione in Champions, secondo te l’Inter ci ha già messo una pietra sopra?

“Ho visto una squadra abbastanza tranquilla, ma è l’unica volta in questo campionato che l’Inter si fa recuperare dopo l’ottantesimo minuto, non era mai successo. I nerazzurri non si erano praticamente mai fatti riprendere dopo esser passati in vantaggio, forse solo con il Bologna e con il Sassuolo nel corso di questa stagione. Questo è significativo. Da quel momento è passato tanto tempo e ribadisco che si tratta di una questione di stanchezza fisica e mentale”.

Da questo momento in poi però Inzaghi può anche fare degli esperimenti in vista della prossima stagione, considerando il fatto che lo scudetto è ormai cosa fatta?

“Io credo che prima di tutto l’Inter dovrà raggiungere la matematica certezza dello scudetto, perché non si può mai sapere! Dopodiché si faranno anche degli esperimenti per poter capire quali potrebbero essere i calciatori che saranno parte anche della rosa futura e chi invece dovrà trovare una strada alternativa. Ci sarà da capire quali, delle seconde scelte, può diventare titolare e per convincere la società dovranno farsi trovare pronti nel momento in cui saranno chiamati a giocare. Di base però penso che questa squadra sia costruita per aprire un ciclo con questi titolari, poi si capirà chi delle seconde linee può far parte della rosa”.

Un progetto che dovrà ripartire da Simone Inzaghi , oppure la delusione arrivata con la Champions mette in dubbio il futuro del mister ?

“Assolutamente no, Simone Inzaghi è una garanzia. La delusione ci può anche stare, ma l’Atletico Madrid resta una squadra molto ostica e tra l’altro credo che il fattore campo sia stato determinante. Se i nerazzurri avessero giocato il ritorno in casa, tutto sarebbe stato diverso e sono convinto che sarebbero riusciti a passare. Ci può stare che in Champions si venga eliminati dall’Atletico Madrid, ma l’importante in questa stagione era vincere lo scudetto e conquistare la seconda stella”.

Ti aspettavi un Napoli così?

“Calzona in poco tempo è riuscito a fare un ottimo lavoro. Purtroppo, giocando ogni tre giorni e adesso con la sosta per le Nazionali nel mezzo, non ha modo di lavorare con serenità e in maniera prolungata con questa squadra, però anche con il Barcellona ho visto un ottimo Napoli. In Champions sono andati in difficoltà i primi 25 minuti, poi sono venuti fuori e hanno fatto benissimo. Se Lindstrom non avesse sbagliato quel colpo di testa, forse oggi saremmo parlando di un percorso diverso in Europa. Stanno giocando bene, sono migliorati molto e ieri si son visti i risultati”.