Berrettini ancora indietro nel ranking, ma a Miami ci sarà: il motivo. – Matteo Berrettini è tornato a far parlare di sé. E questa volta non per questioni extracampo e nemmeno per i diversi problemi fisici che l’hanno martoriato. Lo fa grazie al tennis e alle sue prestazioni in campo. Dopo l’assenza dai campi di oltre sette mesi, Berrettini è tornato nel Challenger di Phoenix. Qui il tennista azzurro ha raggiunto la finale, poi persa contro Nuno Borges, ma si porta dietro segnali positivi. Innanzitutto perché ha vinto quattro partite. Poi perché le ha giocate in condizioni climatiche non semplice, ha disputato più partite in poche ore e ha mostrato una discreta condizione fisica. Adesso l’Italiano cerca continuità nelle prestazioni e vuole trovarla giocando più tornei possibili.
Matteo Berrettini è infatti salito al 142esimo posto del ranking mondiale ATP e dunque è ancora “limitato” nel poter partecipare ai vari tornei più importanti. O meglio, lo sarebbe se non esistessero le Wild Card e il ranking protetto. Ed è proprio ciò che Berrettini “sfrutterà” per entrare nel tabellone principale del Miami Open 2024, Masters 1000 in programma nel continente americano. Di seguito ecco come funziona il ranking protetto e quali tornei giocherà Berrettini sfruttandolo.
Berrettini indietro in classifica, ma a Miami userà il ranking protetto
Dopo la sconfitta in finale contro Nuno Borges a Phoenix (il racconto della partita), Matteo Berrettini torna in campo. Lo farà anche nel corso di questa settimana e parteciperà al Miami Open 2024, prestigioso Masters 1000 successivo a Indian Wells, dove a trionfare è stato Carlos Alcaraz. Nonostante infatti l’azzurro abbia guadagnato 12 posizioni e si trovi ora al 142esimo posto, potrà partecipare al tabellone principale di Miami. Come? Grazie al ranking protetto. Si tratta di una formula concessa dall’ATP in cui un giocatore che si ferma a causa di lunghi infortuni, può usufruire di una sua vecchia posizione ne ranking prima dei problemi fisici.
Motivo per cui arriverà al Miami Open 2024 da numero 74 della classifica, posizione occupata oltre sei mesi fa, prima di essere costretto al lungo stop per infortunio. Per capire che percorso potrà fare, bisognerà attendere il tabellone che verrà sorteggiato nel tardo pomeriggio di lunedì 18 marzo. La speranza di Matteo Berrettini è ovviamente quella di riuscire a superare uno o due turni e continuare a migliorare la propria condizione. L’italiano sta lavorando per raggiungere un ottimo stato di forma. Ma come sempre – dopo i lunghi infortuni – servirà del tempo.
Quando può essere utilizzato il ranking protetto?
Il ranking protetto è destinato a tutti i tennisti che rimangono per diverso tempo (Berrettini è stato fuori per sei mesi e dunque può usarlo) a causa di un infortunio. Motivo per cui il tennista italiano sarà presente al Masters 1000 di Miami. Il ranking protetto può essere utilizzato per un massimo di 9 volte nell’arco di 9 mesi. In questo modo potrà iscriversi anche al tabellone principale degli ATP Masters 1000 di Madrid e Roma, nonché al Roland Garros ed a Wimbledon.
Considerando che, grazie al ranking protetto, Berrettini sarà presente anche nei tabelloni principali di Miami e Marrakech, dunque potrà usufruire del vecchio ranking in altri tre tornei totali prima di dover ricorrere alla classifica attuale. Il numero 74 non consentirà però a Berrettini di essere nel main draw del Masters 1000 di Montecarlo e nell’ATP 500 di Barcellona, dove i tabelloni principali sono a 56 ed a 48. A quel punto non è da escludere che Berrettini giochi le qualificazioni così come per l’ATP 500 del Queen’s, sull’erba.