La Basilicata diventa perno della discordia e punto di rottura nel ‘Campo largo’ di Elly Schlein. Nella coalizione di Centrosinistra, non ci saranno i progressisti di Azione e Italia Viva, a differenza del Piemonte dove la partita è ancora aperta su quel fronte, ma chiusa con i pentastellati.

Le elezioni regionali che avverranno tra un mese esatto nella piccola regione meridionale rischiano di portare a una debacle del fronte dem/5s.

In realtà si vociferava da giorni che ci sarebbe stato da Calenda e Renzi un appoggio al presidente uscente della Basilicata, Vito Bardi, attuale candidato di Centrodestra, ma oggi è arrivato il comunicato con la decisione definitiva. Decisione che ha innervosito non poco i cinquestelle che adesso accusano l’ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e l’ex ministro Calenda di ‘scaltro individualismo’

Elezioni Basilicata 2024, Patuanelli (M5S): “Per Renzi e Calenda destra o sinistra non contano”

La decisione di Azione di appoggiare la corsa di Vito Bardi è stata annunciata oggi 18 marzo non soltanto dallo stesso Calenda, ma anche dal consigliere regionale di Azione, Marcello Pittella, e dal segretario regionale di Azione Basilicata, Donato Pessolano

Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Stefano Patuanelli, fermato dai cronisti parlamentari, davanti al Senato dice:

“C’era un progetto unitario in Basilicata e quindi si cercava il candidato giusto, non era indifferente la persona da indicare. Noi abbiamo tenuto insieme un programma, con il Partito democratico, e non ritenevamo che Chiorazzo fosse la persona giusta per quel tipo di programma. Credo che adesso l’accordo che è stato trovato sul secondo candidato è molto positivo, per la Basilicata intanto e poi per le due forze politiche in campo (M5s e Pd, ndr)”.

Poi la stoccata su Renzi e Calenda, accusati, dal Movimento nato senza una costituzione partitica e da sempre autodefinitosi non collocabile a destra o a sinistra, che accusa i due leader di non avere riferimenti politici chiari:

“Per Azione e Italia Viva andare a destra, a sinistra, o al centro, non conta. Non c’è progetto politico, conta arrivare a sedersi su qualche poltrona e a gestire un po’ di potere”.

Patuanelli (M5S): “Immaginate Conte e Renzi insieme a governare”.

Sull’audio diffuso da Repubblica sull’ex Governatore Marcello Pittella, il senatore Patuanelli tira corto:

“Sta girando un audio choc di Pittella che si paragona alle vittime dei campi di concentramento. Sono dei folli, non può valere tutto, c’è un limite a tutto. Basta”.

Il capogruppo al Senato dei 5stelle, sulle critiche di Piero Fassino, l’ex Sindaco di Torino del Pd, al Movimento per aver esasperato il dibattito in Piemonte, afferma:

“Renzi e Calenda passano le giornate a insultare Movimento Cinque stelle, con un certo tipo di persone non c’è possibilità di dialogo, ma poi pensate solo all’ottica di vedere il Movimento cinque stelle al Governo con l’appoggio di una colazione progressista, ma voi provate a immaginare di vedere Renzi e Conte a governare insieme”.

Il riferimento è ancora una volta alla spallata di Renzi al Governo Conte II, prima dell’arrivo di Draghi a Palazzo Chigi.

Gasparri (FI): “Alla fine il campo largo l’abbiamo fatto noi”

Mentre nel Centrosinistra continuano gli scambi di accuse su chi sia stato il colpevole della fine del Campo largo, nel Centrodestra c’è già chi sta pregustando la vittoria (per i voti persi nel Campo Largo) in Basilicata prima e in Piemonte poi.

Così mentre c’è rammarico dal capogruppo M5s al Senato per la Basilicata, dall’altro lato l’attuale capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, fa sapere che in realtà il campo largo esiste comunque:

“Paradossalmente il Campo largo lo abbiamo fatto noi, perché abbiamo preso un candidato della società civile, Bardi è un ufficiale dalla Guardia di Finanza, un uomo dello Stato, non è un uomo con un passato politico”.

Gasparri (FI): “Conte e Schlein hanno fatto un disastro, noi con Bardi cinque anni fa abbiamo preso solo il 38%”

Il senatore azzurro ricorda che alla fine le elezioni in Basilicata non sono state ancora vinte e non da’ nulla per scontato, tuttavia commenta quello che è stato fatto dal leader Conte e dalla segretaria Schlein come un vero e proprio ‘disastro’.

“Alla fine cinque anni fa noi abbiamo preso solo il 38%, quindi se i gialli dei 5stelle e i rossi del Pd si fossero presentati insieme avrebbero vinto loro, ma così non è stato”.

Poi il senatore Gasparri ricorda quanto detto a L’aria che tira:

“Noi di Forza Italia abbiamo molto insistito su Bardi, consapevoli che c’erano un po’ di problemi nel campo altrui. Pittella non è riuscito a trovare intese a sinistra, Speranza non ha voluto candidarsi perché sostiene di giocare in serie A e di non voler tornare ‘in serie B’, offendendo la sua regione, e Lacerenza, in modo nobile, ha scelto di anteporre i suoi pazienti alla campagna elettorale. Oggi Mieli sul Corriere della Sera ha scritto un articolo monumentale con un ammonimento alla sinistra: ‘Così non andate da nessuna parte‘”.