In Italia, il diritto alla pensione è strettamente legato all’accumulo di contributi previdenziali. Senza un sufficiente numero di contributi accumulati, non è possibile accedere alle prestazioni pensionistiche. Ad esempio, per avere accesso alla pensione di vecchiaia a 67 anni, è necessario aver accumulato almeno 20 anni di contributi, che possono scendere a 15 anni per coloro che soddisfano i requisiti per le deroghe previste dalla legge Amato. In alternativa, per coloro che optano per l’opzione contributiva, sono sufficienti 5 anni di contributi, ma bisogna aver compiuto almeno 71 anni di età.
Tuttavia, per coloro che non sono riusciti ad accumulare contributi sufficienti o non hanno mai lavorato, esistono alcune misure assistenziali. Una di queste è l’Assegno Sociale, che viene erogato al compimento dell’età pensionabile a coloro che non hanno accesso ad altre forme di pensione o percepiscono un importo pensionistico molto basso.
Oltre all’Assegno Sociale, c’è la “Pensione di Inclusione”, conosciuta come Adi, che viene erogata ai nuclei familiari composti esclusivamente da persone con più di 67 anni o disabili gravi.
Inoltre, vi sono aiuti economici per coloro che, indipendentemente dall’età, hanno una capacità lavorativa ridotta a causa di malattia o infortunio. Anche se non è possibile ottenere una pensione senza contributi, queste misure assistenziali garantiscono comunque un sostegno finanziario mensile.
A quanto ammonta la pensione sociale senza contributi?
Se non avete accumulato abbastanza contributi per ottenere la pensione e non disponete di alcuna altra fonte di reddito, potreste fare richiesta per l’Assegno Sociale INPS, un sostegno assistenziale che, a differenza della pensione, non viene erogato ai familiari superstiti una volta deceduto il beneficiario.
L’Assegno Sociale, precedentemente noto come Pensione Sociale, è un beneficio assistenziale riservato a coloro che hanno almeno 67 anni di età. In passato, l’età minima richiesta era di 65 anni, ma in seguito al decreto Salva Italia, che allinea le prestazioni previdenziali e assistenziali all’aspettativa di vita, questa soglia è stata aumentata.
Tuttavia, raggiungere i 67 anni non garantisce automaticamente l’accesso all’Assegno Sociale. È importante essere residenti in Italia (con dimora abituale effettiva) e avere un reddito personale inferiore a una determinata soglia, la quale viene aggiornata annualmente.
Per il 2024, il reddito massimo per richiedere l’Assegno Sociale è di 6.947,33 euro per le persone sole e di 13.182,78 euro per i coniugati. L’importo dell’assegno stesso viene determinato annualmente e per il 2024 è di 534,41 euro mensili per 13 mensilità, con la possibilità di un aumento di 200,64 euro al compimento dei 70 anni grazie all’incremento al milione.
Tuttavia, per ottenere questi importi, il reddito personale deve essere pari a zero. Se il reddito personale è superiore a zero, l’assegno sociale viene calcolato utilizzando la seguente formula:
6.947,33 – reddito personale
Ad esempio, se il reddito personale è di 2.000 euro, l’Assegno Sociale annuo sarà di 4.947,33 euro, corrispondenti a circa 380 euro al mese.
Assegno di inclusione
Le persone di 60 anni possono richiedere l’Assegno di Inclusione, purché il loro ISEE non superi i 9.360 euro e il reddito familiare non ecceda i 6.000 euro, valore da moltiplicare per il parametro di scala di equivalenza.
L’Assegno di Inclusione offre un sostegno fino a 500 euro al mese per chi vive da solo, con un incremento in base al numero di membri del nucleo familiare. Inoltre, è previsto un rimborso fino a 280 euro per le spese di affitto.
Come già accadeva per il Reddito di Cittadinanza, anche l’Assegno di Inclusione prevede un’opzione dedicata ai nuclei familiari composti esclusivamente da individui di 67 anni o più, o da persone disabili. In questo caso, l’ISEE deve essere sempre inferiore a 9.360 euro, mentre il reddito familiare non può superare i 7.560 euro.
Per queste situazioni, è prevista un’integrazione mensile fino a 630 euro, con la possibilità di aumentare per nuclei familiari più numerosi, aggiungendo 150 euro per le spese di affitto.