Nel blitz antidroga di questa mattina, 18 marzo, sono 9 gli arresti effettuati a Rozzano (Milano) dagli agenti della polizia locale e su richiesta del gip di Milano Domenico Santoro. Numeri da capogiro sono emersi dal fascicolo d’indagine dei poliziotti: 25 mila dosi di cocaina vendute in soli 3 mesi per un guadagno complessivo di 310 mila euro.

Blitz antidroga a Milano, smantellato gruppo italo-albanese

Una indagine lunga, cominciata a marzo del 2021 con l’arresto di un ragazzo minorenne di 17 anni. Il fascicolo, però, ha avuto una sostanziale svolta che, da dicembre 2021 a metà marzo 2022, ha portato alla luce l’enorme giro di spaccio di droga di Rozzano.

Nel giro di pochi mesi, infatti, i poliziotti del commissariato Scalo-Romana di Milano hanno ricostruito dettagliatamente ruoli, mansioni, dinamica dello spaccio, cadenza dei rifornimenti e media delle dosi vendute di un gruppo italo-albanese.

Secondo gli inquirenti, ogni giorno i membri dell’organizzazione a delinquere vendevano dalle 400 alle 500 dosi, per un totale di circa 25 mila dosi spacciate in tre mesi. Gonfi i portafogli grazie ai ricavi stellari delle transazioni: 310 mila euro.

Le indagini

Secondo la pm Francesca Crupi, al vertice della piramide ci sarebbe un 32enne, di origine albanese, il quale si sarebbe recato ogni due giorni presso l’abitazione del cugino. Era nell’appartamento che il boss del gruppo avrebbe incontrato persone fidate preposte alla custodia della droga, nella fattispecie cocaina.

Poi, il 32enne si faceva consegnare circa 150 grammi di prodotto grezzo e lo consegnava al cugino, che a sua volta, si recava nell’abitazione di un uomo di fiducia. Quest’ultimo si occupava di “cucinare” la partita di droga, ovvero di confezionarla in piccole dosi da 0,25 grammi.

L’arresto

La Polizia di Stato ha arrestato 9 persone, di cui 2 finite ai domiciliari e 7 raggiunti dalla misura di custodia cautelare in carcere. Dalle indagini, risulta che talvolta il confezionamento avveniva in casa di un pluripregiudicato italiano di 56 anni.

Nella catena di montaggio, poi, si inserivano un italo-albanese 24enne e pregiudicato e un romeno di 21 anni. Il 24enne riceveva le telefonate dei clienti e dava la comanda al pusher di turno, mentre il 21enne era il tuttofare del gruppo.

A lui spettava il compito di ritirare i pacchi contenenti le sostanze stupefacenti, dividerle agli spacciatori sul territorio. In seguito, doveva ritirare il guadagno della vendita e riprendere le dosi invendute, riponendole insieme a quelle già previste per il giorno successivo.

Tutti i pacchetti venivano nascosti in una cassetta di sicurezza tenuta, prima, a casa di un uomo, poi arrestato dalle forze dell’ordine nel 2022 e, quindi, passata nelle mani di una donna di 49 anni. Al gruppo appartenevano almeno 4 pusher, dei quali 2 arrestati in flagranza di reato. Gli altri due sarebbero un marocchino di 31 anni e un italiano di 40 anni.