Il panorama dei sussidi contro la povertà è stato ridefinito, sostituendo il reddito di cittadinanza con due nuovi programmi: l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto Formazione e Lavoro (SFL). Questa ristrutturazione ha comportato una divisione della platea di beneficiari in due categorie distinte.

Da un lato, vi è l’ADI, rivolto a individui con particolari condizioni, come anziani sopra i 60 anni, giovani sotto i 18 anni, persone disabili o coloro che necessitano assistenza da parte dei servizi sociali e sanitari. Dall’altro lato, c’è il SFL, destinato a soggetti senza queste specifiche problematiche e con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni.

Assegno di inclusione fino a 1200 euro al mese

L’Assegno di inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro hanno portato a un cambiamento nei livelli di assistenza economica per molti beneficiari del precedente reddito di cittadinanza. Tuttavia, c’è la possibilità di ottenere importi superiori rispetto al passato. Ad esempio, una famiglia senza reddito composta da genitori e un figlio piccolo potrebbe ricevere fino a 1.200 euro al mese.

In passato, il reddito di cittadinanza era una misura generica che coinvolgeva tutti i nuclei familiari che soddisfacevano determinati requisiti ISEE, reddituali e patrimoniali. Ora, con l’ADI che riguarda specifici gruppi demografici e il SFL destinato a soggetti senza particolari problemi, la situazione è cambiata.

Consideriamo una famiglia composta da genitori sotto i 60 anni e un figlio minorenne. In passato, ricevevano il reddito di cittadinanza per tutti e tre i membri. Con l’ADI, ora ricevono solo per il figlio minore. Questo ha portato a una riduzione dell’importo mensile da 800 euro a 500 euro. Tuttavia, i genitori possono richiedere contemporaneamente il SFL, che offre un sostegno di 350 euro al mese a persona. Quindi, la famiglia potrebbe ricevere fino a 1.200 euro al mese, combinando l’ADI per il figlio e il SFL per i genitori.