Il Reddito Alimentare, una iniziativa volta a sostenere le politiche di inclusione sociale, si propone di mitigare lo spreco alimentare attraverso la redistribuzione dei prodotti invenduti o in eccedenza a coloro che ne necessitano maggiormente.

Ancora in fase sperimentale e attivo solo in determinati Comuni italiani, questo programma sociale innovativo mira a contrastare la povertà alimentare che affligge circa il 10% della popolazione italiana, pari a 6 milioni di persone.

La pratica di redistribuire cibi invenduti, eccedenti o anche solo a causa di danni alla confezione provenienti da esercizi commerciali e supermercati, rappresenta un atto di solidarietà che può fornire sostegno a coloro che non hanno accesso a pasti regolari e bilanciati.

Chi ha diritto al pacco alimentare nel 2024?

I beneficiari di questa misura avranno accesso gratuito ai pacchi alimentari donati dai supermercati e dai punti vendita. Tuttavia, solo alcuni cittadini potranno accedervi: saranno individuati tramite segnalazioni dei servizi sociali territoriali o inseriti nelle liste della distribuzione del programma FEAD. Poiché non si tratta di un beneficio monetario e non dipende dall’ISEE del nucleo familiare, non è necessario presentare domanda per ottenerlo, a differenza della Carta Dedicata a te.

La fase sperimentale del Reddito Alimentare sarà lanciata nei Comuni capoluogo di alcune Città metropolitane, come Genova, Firenze, Napoli e Palermo.

Per conoscere le modalità di distribuzione dei pacchi si consiglia di contattare il proprio comune di residenza.

Come funziona il Reddito alimentare?

Il Reddito Alimentare costituisce un sostegno vitale per le persone che si trovano in gravi condizioni di povertà, consistente nella distribuzione gratuita di prodotti alimentari presso i punti vendita, che includono:

  • Prodotti non adatti alla vendita a causa di confezioni danneggiate o ammaccate.
  • Alimenti prossimi alla scadenza ma ancora idonei al consumo.
  • Generi alimentari freschi e invenduti.

Questo strumento si propone due obiettivi chiave: ridurre lo spreco alimentare e fornire un aiuto tangibile alle persone in condizioni di povertà estrema e a coloro che hanno difficoltà nell’acquistare alimenti di prima necessità.

Il Reddito Alimentare si allinea con le disposizioni stabilite dalla Legge Gadda del 2016, volta a contrastare lo spreco alimentare e offrire agevolazioni amministrative e fiscali agli operatori che donano generi alimentari.

La distribuzione avviene attraverso progetti elaborati dai Comuni, con il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore presenti sul territorio.