Guerra a Gaza, Netanyahu a Biden: “Libereremo Gaza ma daremo aiuti umanitari”
L’esercito di Israele assedia l’ospedale Al-Shifa nella Striscia di Gaza per un’operazione mirata volta a colpire alcuni leader di Hamas. Una delegazione è partita, intanto, verso il Qatar per discutere del cessate il fuoco.
La guerra a Gaza vede l’ospedale Al-Shifa nuovamente al centro degli obiettivi militari israeliani, messo sotto assedio nelle prime luci dell’alba di oggi, 18 marzo 2024.
222 camion umanitari sono entrati a Gaza secondo Israele
L’ufficio israeliano per il coordinamento delle attività governative nei territori (COGAT) afferma che 222 camion di aiuti umanitari sono stati ispezionati e ammessi oggi nella Striscia di Gaza.
Due terzi dei camion trasportavano cibo, mentre il resto trasportava forniture mediche, acqua e attrezzature per ripari.
Le Nazioni Unite e gli alleati di Israele in Occidente, insieme ai governi di tutto il mondo, continuano a condannare le restrizioni israeliane sugli aiuti che hanno portato alla carestia nell’enclave assediata.
Humanitarian aid continues to flow into Gaza:
— COGAT (@cogatonline) March 18, 2024
🚛222 Humanitarian aid trucks were inspected and transferred to the Gaza Strip today (March 18).
66% of the trucks carried food, the rest carried medical supplies, water and shelter equipment. pic.twitter.com/XVBOIPm3ms
Attacchi israeliani contro le case dei civili nella città di Gaza | VIDEO
Pubblicato su X/Twitter un filmato inquietante, originariamente pubblicato dal fotografo Omar El Qattaa e verificato da Al Jazeera, è una istantanea dell’ultimo attacco israeliano nel nord di Gaza.
اللحظات الأولى التي تلت استهداف قوات الاحتلال الإسرائيلي لمنازل مواطنين بشارع الجلاء بمدينة غزة#فيديو #حرب_غزة pic.twitter.com/JrxzISwcRL
— الجزيرة فلسطين (@AJA_Palestine) March 18, 2024
Membro della Knesset: la vita di Marwan Barghouti in pericolo nella prigione israeliana
Il politico israelo-palestinese e membro del parlamento israeliano Ahmad Tibi afferma che la vita del noto prigioniero palestinese Marwan Barghouti è in pericolo all’interno del sistema carcerario del paese.
Ha detto in una conferenza stampa che Barghouti è stato picchiato almeno due volte questo mese in isolamento, una volta il 6 marzo e un’altra il 12 marzo. Ha anche detto che diversi prigionieri palestinesi sono morti dietro le sbarre di recente, con famiglie e giudici che affermano che i loro corpi portavano segni. di tortura. “Se Marwan Barghouti e tutti i prigionieri vengono danneggiati, la responsabilità ricadrà sul governo israeliano”, ha detto Tibi.
“La responsabilità ricadrà sul governo israeliano e sul primo ministro Benjamin Netanyahu. Anche il direttore della prigione è responsabile di tutto ciò che gli accade, così come Shabak [del servizio carcerario israeliano]”.
I coloni israeliani attaccano i villaggi a sud di Nablus con protezione militare
Coloni israeliani accompagnati da forze armate hanno attaccato oggi dopo il tramonto la terra palestinese a sud di Nablus, nella Cisgiordania occupata.
Secondo l’agenzia di stampa Wafa, è stato attaccato anche il villaggio di Madama, nella zona.
L’agenzia di stampa palestinese ha citato fonti locali anonime secondo cui i coloni dell’insediamento illegale di Yitzhar, nella Cisgiordania occupata, hanno colpito con pietre una casa palestinese situata tra i due villaggi, mandandone in frantumi le finestre e danneggiando anche diversi veicoli.
Ha inoltre affermato che le forze armate israeliane non hanno fatto alcuna mossa per fermare gli attacchi e hanno sparato proiettili veri e gas lacrimogeni in direzione dei palestinesi presenti nell’area, ma non sono stati segnalati feriti.
مستوطنون يهاجمون منازل على أطراف قرية بورين جنوب نابلس#حرب_غزة #فيديو pic.twitter.com/pDlLelGf8f
— الجزيرة فلسطين (@AJA_Palestine) March 18, 2024
Onu, bombardamenti a Gaza, consegnati aiuti ieri sera
Domenica sera il Programma alimentare mondiale ha portato a Gaza City diciotto tir carichi di aiuti, tra cui farina e razioni di cibo pronto da mangiare. L’Onu, attraverso l’ufficio del coordinamento degli affari umanitari, ha segnalato la presenza di “intensi bombardamenti e operazioni di terra” da parte di Israele tra Deir Al Balah e vicino all’ospedale Al Shifa, a nord di Gaza.
Gli Stati Uniti sostengono che Israele abbia ucciso il “numero 3 di Hamas” Marwan Issa
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan è stato il primo funzionario governativo al di fuori di Israele a confermare le notizie secondo cui Israele ha ucciso Marwan Issa, il terzo comandante militare di Hamas di grado più alto.
“Il resto dei massimi leader sono nascosti, probabilmente nel profondo della rete di tunnel di Hamas, e anche per loro verrà giustizia. Stiamo contribuendo a garantirlo”, ha dichiarato Sullivan durante una conferenza stampa.
L’esercito israeliano ha raccontato per la prima volta di aver preso di mira un raduno di comandanti di Hamas la settimana scorsa e ha affermato che probabilmente Issa è stato ucciso.
Il capo di stato maggiore dell’esercito Herzi Halevi ha detto domenica che Hamas sta cercando di nascondere la sorte di Issa, che è il vice comandante dell’ala militare del gruppo.
Giornalista di Al Jazeera rilasciato dalla detenzione israeliana
Ismail al-Ghoul, un corrispondente arabo di Al Jazeera, picchiato e detenuto dalle truppe israeliane durante il raid di oggi all’ospedale al-Shifa a Gaza City, è stato liberato dopo 12 ore di custodia israeliana ad Albares.
Questa mossa fa seguito a diverse serie di sanzioni contro i coloni estremisti legati agli attacchi violenti contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata.
I ministri degli Esteri dell’UE approvano le sanzioni contro i coloni violenti in Cisgiordania
Lunedì i ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno approvato “all’unanimità” le sanzioni contro i coloni violenti nei confronti dei palestinesi in Cisgiordania. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares dopo un incontro con i suoi omologhi dell’UE a Bruxelles.
“Oggi abbiamo approvato, all’unanimità, le sanzioni contro i coloni violenti che perseguitano i palestinesi in Cisgiordania”, ha raccontato Albares.
Questa mossa fa seguito a diverse serie di sanzioni contro i coloni estremisti legati agli attacchi violenti contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata.
Biden, attaccare Rafah sarebbe “un errore”
Il presidente americano Joe Biden, durante il colloquio al telefono cn il premier israeliano, ha ribadito che un offensiva terrestre da parte dello Stato ebraico a Rafah sarebbe “un errore”.
Nella telefonata con Benjamin Netanyahu, Biden non ha esitato a dirsi preoccupato per questa eventualità. Lo ha riferito il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, in una conferenza stampa.
Segretario Unwra: “Israele mi ha impedito ingresso a Gaza”
Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), Philippe Lazzarini, ha rivelato che Israele gli ha vietato l’ingresso nella Striscia di Gaza.
Lo ha denunciato parlando con i giornalisti al Cairo, insieme al capo della diplomazia egiziana Sameh Choukri.
Borrell, accordo su sanzioni contro Hamas
“Abbiamo discusso delle sanzioni contro membri di Hamas e abbiamo anche concordato sulle sanzioni per i coloni estremisti. Non è stato possibile nel Consiglio Affari esteri scorso. E’ stato trovato un compromesso solido a livello di lavoro e spero che continui così fino ad una rapida adozione. Ma l’accordo politico c’è”.
Queste le parole dell’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Affari esteri dell’Ue.
Israele attacca l’ospedale Al-Shifa, uccisi 20 miliziani di Hamas
L’esercito israeliano ha annunciato di avere ucciso 20 miliziani di Hamas e di averne arrestate alcune decine nel corso di una vasta operazione contro l’ospedale Al-Shifa, la maggiore struttura sanitaria della Striscia di Gaza.
Netanyahu a Biden: “Elimineremo Hamas ma daremo gli aiuti umanitari necessari”
“Con il presidente Usa Joe Biden abbiamo parlato degli ultimi sviluppi della guerra, compreso l’impegno di Israele a raggiungere tutti gli obiettivi del confitto”.
Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel colloquio con gli Usa. Elencando diversi obiettivi:
“L’eliminazione di Hamas, il rilascio di tutti i nostri ostaggi e la promessa che Gaza non rappresenterà più una minaccia per Israele. E questo fornendo al contempo gli aiuti umanitari necessari per raggiungere questi obiettivi”.
Colloquio Biden-Netanyahu: terminata la telefonata di 45 minuti
È ufficialmente terminata la telefonata fra il presidente statunitense Biden e il premier israeliano Netanyahu.
È durata 45 minuti.
Israele: “20 terroristi ucciso all’ospedale Al-Shifa”
Secondo l’esercito israeliano, nel raid in corso nella zona dell’ospedale Al-Shifa sono stati eliminati 20 terroristi e catturate decine di sospetti “che sono adesso sottoposti ad interrogatori“.
A dirlo il portavoce militare, che spiega che sono stati trovati in una cassaforte fondi destinati ai miliziani di Hamas e della Jihad islamica.
L’IDF ha ipotizzato che i fondi siano “un premio al loro buon operato” e che in un altro ufficio, “vicino a quello del direttore dello Shifa“, c’erano “bombe a mano, colpi di mortaio e proiettili“.
Oms: “Preoccupazione massimo l’ospedale Al-Shifa”
In un post su X, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha scritto:
Gli ospedali non dovrebbero mai essere campi di battaglia. Siamo terribilmente preoccupati per la situazione all’ospedale Al-Shifa, nel nord di Gaza, che sta mettendo in pericolo gli operatori sanitari, i pazienti e i civili
E aggiunge:
L’ospedale ha ripristinato solo di recente i servizi sanitari minimi ha aggiunto il capo dell’Oms – Qualsiasi ostilità o militarizzazione della struttura mette a repentaglio i servizi sanitari, l’accesso delle ambulanze e la consegna di forniture salvavita. Gli ospedali devono essere protetti. Cessate il fuoco!
Hospitals should never be battlegrounds. We are terribly worried about the situation at Al-Shifa Hospital in northern #Gaza, which is endangering health workers, patients and civilians.
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) March 18, 2024
The hospital has only recently restored minimal health services. Any hostilities or…
Colloquio Netanyahu-Biden: il primo dal 15 febbraio
È atteso per oggi il colloquio fra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
Dà notizia il giornalista Barak Ravid, di Axios, che su X scrive:
BREAKING: President Biden is expected to speak to Israeli Prime Minister Netanyahu today, per two sources. This will be the first call between them since February 15 and amid growing tensions between the countries over the war in Gaza
— Barak Ravid (@BarakRavid) March 18, 2024
Se la notizia fosse confermata, questa sarebbe la prima telefonata fra i due Paese dal 15 febbraio, mentre la tensione sulle sorti di Gaza è ancora alta.
Tajani: “Giusto aiutare civili palestinesi, non c’entrano con Hamas”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Affari Esteri che si tiene a Bruxelles, ribadisce la necessità di aiutare la popolazione civile nella Striscia di Gaza.
“È giusto che si aiuti la gente di Gaza, che non ha nulla a che fare con Hamas: sono vittime civili di una guerra che non hanno certamente voluto“.
Tajani sottolinea come il progetto italiano ‘Food for Gaza’ sia stato salutato con favore anche dal segretario di Stato Usa Antony Blinken, e spiega come l’Italia stia spingendo per un maggior coordinamento per gli aiuti umanitari da portare a Gaza.
World Food Programme denuncia: “Carestia imminente a nord di Gaza”
Il World Food Programme (Wfp) – l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e la più grande organizzazione umanitaria del mondo – avvisa che la carestia è ormai “imminente” nel nord della Striscia di Gaza e indica nel mese di maggio la ‘scadenza’ entro la quale si manifesterà.
L’agenzia denuncia come il 70% della popolazione in quell’area stia affrontando una fame “catastrofica“.
Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa (l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi), parla di “corsa contro il tempo“ che può essere sbloccata solo dall’apertura dei valichi terrestri per “inondare” la Striscia di Gaza di cibo e aiuti.
Imminente la carestia nel nord di #Gaza. Nuovo rapporto lancia l’allarme. “La gente a Gaza sta morendo di fame ora. La velocità con cui questa crisi di fame e malnutrizione provocata dall’uomo ha devastato Gaza è terrificante” @WFPChief nel comunicato ⬇️https://t.co/vQU1JrHodK
— World Food Programme (in italiano) (@WFP_IT) March 18, 2024
Capo dell’Unrwa: “Israele ha impedito il mio ingresso a Gaza”
Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi), ha denunciato in una conferenza stampa tenuta al Cairo che la sua richiesta di accedere a Gaza è stata respinta da Israele.
Non si è fatta attendere la replica israeliana, che ha negato di aver impedito l’ingresso al capo dell’Unrwa.
Con Lazzarini in conferenza stampa era presente il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry che ha condannato la decisione “senza precedenti” presa da israele.
On the day new data is out on famine in #GAZA, the Israeli Authorities deny my entry to Gaza.
— Philippe Lazzarini (@UNLazzarini) March 18, 2024
-Famine is imminent in the northern Gaza Strip, expected to arrive between now and May.
– Two million people= the entire population of Gaza is facing crisis levels of food insecurity…
Israele: “Ucciso alto comandante di Hamas nell’operazione all’ospedale Al-Shifa”
L’esercito israeliano rende noto di aver eliminato Faiq Mabhuoch, capo delle operazioni di sicurezza interna di Hamas, durante l’operazione militare condotta oggi all’ospedale Al-Shifa di Gaza.
Secondo quanto riferito dal portavoce militare, l’uomo coordinava le attività terroristiche di Hamas nella Striscia di Gaza e sarebbe stato ucciso mentre si nascondeva armato nell’ospedale.
Tajani: “Opinione personale di Borrell su Israele”
Il mnistro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea come la parole di Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, su Israele che userebbe “la fame come arma” nella Striscia di Gaza siano “una sua opinione personale, legittima, ma che non è stata concordata con nessuno“.
Tajani aggiunge che non si può dimenticare come la guerra sia responsabilità di Hamas, per l’attacco del 7 ottobre, ribadendo come Israele debba tener conto della situazione dei civili.
Ministro Esteri spagnolo: “Riunione Ue-Israele per diritti umani a Gaza”
Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, al suo arrivo a Bruxelles per il Consiglio Affari Esteri, ha sottolineato con i cronisti l’esigenza di un vertice con Israele per discutere della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.
L’intenzione della Spagna, spiega Albares, è di fare pressioni sugli Stati membri per convocare una riunione con Israele sul tema, al fine di verificare che Tel Aviv non stia violando le prerogative del diritto umanitario previste nell’accordo di associazione con l’Ue che, in caso di conferma di simili violazioni, andrebbe rivisto.
Allarme dell’Unicef: “Malnutrizione acuta tra i bambini di Gaza”
L’Unicef denuncia il dramma della malnutrizione acuta che colpisce 1 bambino su 3 nella Striscia di Gaza, segnando un aumento rapido e devastante del fenomeno che, a gennaio, si attestava al 15,6 %.
Sarebbero, infatti, 23 i bambini nella parte settentrionale di Gaza morti per malnutrizione e disidratazione nelle ultime settimane, facendo salire il numero di bimbi deceduti alla cifra di 13mila 450, come riportato dal Ministero della Salute palestinese.
La causa, denuncia l’Unicef, è da ricercare nei blocchi imposti da Israele al passaggio degli aiuti umanitari.
Egitto a capo Unrwa: “Israele ponga fine a punizione collettiva a Gaza”
Nel corso di un incontro con il commissario generale dell’Unrwa (l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi), Philippe Lazzarini, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha espresso il sostegno del suo Paese all’agenzia.
Inoltre, nel colloquio tra i due, secondo quanto riferito da Ahmed Abu Zeid, portavoce del ministero degli Esteri egiziano, si è discusso della necessità di rimuovere i blocchi israeliani all’ingresso degli aiuti a Gaza, per mettere fine “alle tecniche di punizione collettiva della popolazione della Striscia“.
Cipro conferma: “Seconda nave con aiuti per Gaza pronta a partire”
Constantinos Kombos, ministro degli Affari esteri di Cipro, è arrivato al Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea, comunicando che una seconda nave di aiuti umanitari è pronta a salpare alla volta di Gaza.
“Aggiornerò i ministri al Consiglio sui progressi del corridoio marittimo da Cipro a Gaza. La prima nave con 200 tonnellate di materiale umanitario è arrivata a Gaza e gli aiuti sono stati distribuiti e una seconda nave è pronta a partire in questo momento”.
Per Kombos, l’obiettivo da raggiungere è continuare il flusso di aiuti e aumentare il numero di navi dirette verso la Striscia di Gaza.
Ministro degli esteri del Brasile: “Azioni di Israele illegali e immorali”
Mauro Vieira, ministro degli Esteri del Brasile, ha usato parole durissime contro Israele, a margine della cerimonia che ha visto il presidente brasiliano Lula ricevere il titolo di membro onorario del cda della Fondazione Yasser Arafat.
“Permettetemi di dirlo forte e chiaro. È illegale e immorale privare le persone di cibo e acqua. È illegale e immorale attaccare convogli umanitari e persone in cerca di aiuto. È illegale e immorale impedire ai malati e ai feriti di accedere alle forniture mediche essenziali. È illegale e immorale distruggere ospedali, luoghi religiosi e sacri, cimiteri e rifugi”.
Israele: 240 camion di aiuti umanitari entrati ieri a Gaza
Il Cogat (l’ente del ministero della difesa israeliano che coordina le attivita’ nei territori palestinesi), riferisce che, nella giornata di ieri, quasi 240 camion di aiuti umanitari hanno fatto il loro ingresso nella Striscia di Gaza, attraverso i valichi di Nitzana e Kerem Shalom.
Il 70% degli aiuti consisteva in scorte alimentari mentre il restante 30% riguardava fornitura di acqua, medicine e materiale per la costruzione di rifugi.
Inoltre, il Cogat riporta di altri 179 pacchi di aiuti paracadutati su Gaza, oltre all’ingresso di combustibile che sarà utilizzato per cinque pompe per la purificazione dell’acqua.
Humanitarian aid for the Gaza Strip today (March 17):
— COGAT (@cogatonline) March 17, 2024
🚛239 humanitarian aid trucks via Kerem Shalom and Nitzana.
✈️179 packages airdropped over northern Gaza.
We will continue expanding our efforts to deliver humanitarian aid to the Gaza Strip. pic.twitter.com/Mpi924YMEs
Katz replica a Borrell: “Smetta di attaccare Israele”
Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz risponde duramente alle parole pronunciate dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell.
“È tempo che il ministero degli esteri della Ue Josep Borrell finisca di attaccare Israele e riconosca il suo diritto all’ autodifesa contro i crimini di Hamas”.
Borrell aveva accusato Israele di aver reso la Striscia di Gaza “un cimitero a cielo aperto” usando la fame “come arma di guerra“. Katz replica ricordando che Israele ha permesso l’ingresso degli aiuti “via terra, aria e mare“.
Israele tratterà con Sinwar, leader di Hamas a Gaza, nei negoziati di Doha
Una fonte politica israeliana riferisce che i negoziati che si svolgeranno a Doha, in Qatar, vedranno la delegazione di Israele trattare direttamente con Sinwar, uno dei leader di Hamas impegnato nel conflitto a Gaza.
“Sarà un processo lungo e complesso. C’è un Hamas esterno in Qatar e un Hamas interno nei tunnel, i negoziati sono con Sinwar che è nei tunnel”.
Un’altra fonte sostiene che l’obiettivo dei negoziati sia un cessate il fuoco della durata di 42 giorni in cambio della liberazione di 40 ostaggi tenuti prigionieri da Hamas.
Irruzione dell’esercito israeliano in scuola vicino Al-Shifa, sfollati arrestati
Al Jazeera riporta che l’esercito israeliano ha fatto irruzione in una scuola americana poco distante dall’ospedale Al-Shifa, da stanotte posto sotto assedio.
I militari hanno arrestato gli sfollati palestinesi che si erano rifugiati all’interno dell’edificio, ordinando alle donne presenti di dirigersi verso la città città di Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Borrell: “Gaza era prigione, ora è cimitero a cielo aperto”
Arrivando al Consiglio Affari esteri dell’Unione europea, Josep Borrell non ha risparmiato critiche a Israele per la crisi nella Striscia di Gaza.
“Prima della guerra Gaza era una grande prigione a cielo aperto, oggi è un grande cimitero a cielo aperto, anche per quello che riguarda il rispetto delle regole internazionali”.
Borrell ha dichiarato che il consiglio di oggi avrà il compito di provare a intervenire, dicendo di augurarsi che un accordo venga trovato sulle sanzioni ad Hamas e ai coloni israeliani violenti in Cisgiordania.
Nuovi negoziati di pace a Doha, in Qatar: potrebbero durare due settimane
Dopo l’invio da parte di Israele di una delegazione ufficile, guidata dal capo del Mossad David Barnea, inizia a Doha, in Qatar, una nuova serie di incontri per giungere a una tregua.
Secondo quanto riferito da un funzionario israeliano, citato dal quotidiano Times of Israel, i negoziati potrebbero durare due settimane, a causa della difficoltà dei dirigenti di Hamas di ricevere notizie sulla situazione a Gaza dai propri leader impegnati sul campo.
I negoziati dovrebbero puntare a un cessate il fuoco di 6 settimane, in cambio del rilascio di 40 ortaggi.
Due attacchi di Israele in Siria contro obiettivi di Hezbollah
L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria riferisce di due attacchi compiuti nelle ultime ore dall’esercito di Israele verso obiettivi di Hezbollah.
Si tratta, in primo luogo, di un raid aereo nell’area a nord-ovest di Damasco, vicina al confine con il Libano. Bersaglio dell’operazione, un deposito di armi dei miliziani, oltre a una batteria di missili terra-aria delle forze armate regolari siriane.
L’attacco avrebbe provocato la morte di una persona.
Il secondo attacco ha visto alcuni missili lanciati dalle Alture del Golan, sempre contro obiettivi del gruppo armato filo-iraniano nella regione meridionale di Daraa, tra le cittadine di Nawa e Tasil. Al momento, non si hanno notizie di vittime per questa seconda operazione.
Borrell: “A Gaza, la fame usata come arma di guerra”
Intervenendo al Forum umanitario europeo, Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera, analizza la terribile situazione in cui versa la Striscia di Gaza.
In particolare, Borrell accusa Israele di utilizzare la fame “come arma di guerra“ provocando una “carestia che colpisce migliaia di persone“.
“Non è una questione di mancanza di fornitura sufficiente. Abbiamo diversi mesi di cibo fermi nel lato egiziano“.
L’Altro rappresentante Ue denuncia che il territorio di Gaza, al momento, non è controllato da nessuno, né da Hamas né da Israele.
Un “territorio senza nessun tipo di ordine“, dice Borrell, proprio come Haiti, la Somalia, la Siria o Mosul:
“Tutti i territori fuori dal controllo di uno Stato diventano spazio conquistato da gruppi armati, bande criminali organizzate che vivono di traffici di ogni tipo”.
Israele: colpito palazzo di Hezbollah nel sud del Libano
L’Idf, le forze di difesa israeliane, hanno pubblicato un video in cui riportano dell’attacco compiuto verso un edificio utilizzato come base operativo da Hezbollah nella città di Ramyeh, nel sud del Libano.
L’operazione ha riguardato anche un punto di osservazione dei miliziani. L’attacco fa seguito a quello di ieri che ha avuto come obiettivo un’altra base del gruppo terroristico a Naqoura.
מטוסי קרב תקפו במהלך הלילה מבנה צבאי ועמדת תצפית של ארגון הטרור חיזבאללה במרחב רמיה.
— צבא ההגנה לישראל (@idfonline) March 18, 2024
אתמול הותקפה תשתית טרור נוספת של הארגון במרחב א-נקורה pic.twitter.com/GK6a4PQiGY
Medici senza frontiere: “236 pazienti all’ospedale Al-Shifa, situazione catastrofica”
Maurizio Debanne, portavoce di Medici senza frontiere, riferisce all’Adnkronos che, quattro giorni fa, erano 236 i pazienti ricoverati all’ospedale Al-Shifa, da stanotte sotto assedio da parte dei militari israeliani.
Debanne riferisce che, pur non avendo più il proprio personale nell’ospedale a causa dell’operazione mmilitare di Israele, Msf continua a ricevere rapporti da alcuni membri del personale sanitario che riferiscono di una “situazione catastrofica“, con pazienti costretti sul pavimento a causa dell’assenza di letti, occupati anche dai numerosi sfollati presenti.
Esercito israeliano chiede ai palestinesi vicino Al-Shifa di andare a sud di Gaza
L’esercito israeliano ha chiesto ai cittadini palestinesi residenti nei pressi dell’ospedale Al-Shifa di abbandonare le proprie case e spostarsi verso sud, nella “zona umanitaria” di al-Mawasi.
In particolare, il tenente colonnello Avichay Adraee, ha indicato su Twitter una mappa delle zone dell’enclave da evacuare.
#عاجل 🔴 نداء الى كل المتواجدين والنازحين في حي الرمال وفي مستشفي الشفاء ومحيطه:
— افيخاي ادرعي (@AvichayAdraee) March 18, 2024
من اجل الحفاظ على أمنكم – عليكم اخلاء المنطقة بشكل فوري غرباً ومن ثم عبر شارع الرشيد (البحر) جنوباً إلى المنطقة الإنسانية في المواصي pic.twitter.com/X95ASt8zJP
Ministero Sanità di Gaza: “30mila persone intrappolate nell’ospedale Al-Shifa”
Il ministero della Sanità di Gaza denuncia che ci sarebbero circa 30mila persone intrappolate all’interno dell’ospedale Al-Shifa a Gaza, oggetto di un assedio da parte delle forze militari israeliane iniziate nel corso della notte.
Tra loro sfollati, pazienti e personale medico-sanitario.
Chiunque provi a lasciare la struttura, denuncia la nota del ministero, diventa il bersaglio dei proiettili israeliani.
Israele denuncia: “Spari dai terroristi dall’ospedale Al-Shifa”
L’esercito israeliano e lo Shin Bet riferiscono in una nota che i militari nella zona dell’ospedale Al-Shifa sono stati attaccati dal fuoco di terroristi di Hamas presenti all’interno dell’ospedale Al-Shifa a Gaza.
La nota informa che i soldati israeliani hanno colpito i nemici dopo aver risposto al fuoco, portando avanti l’operazione di assedio dell’ospedale che, finora, ha permesso all’esercito di ottenere il controllo della struttura e di arrestare 80 persone.
Assedio ospedale Al-Shifa, Hamas: “Crimine di guerra”
Il governo di Hamas a Gaza denuncia l’assedio dell’esercito israeliano all’ospedale Al-Shifa a Gaza parlando di “crimine di guerra“.
Lo riferisce l’emittente pan-araba al-Jazeera.
Sottolineando come l’attacco in forze metta in pericolo “la vita di migliaia di persone all’interno del complesso medico“, Hamas chiede l’intervento urgente dell’Onu e delle organizzazioni internazionali per “fermare Israele“.
Biden: “Bisogno urgente di aumentare aiuti a Gaza”
Il presidente statunitense Joe Biden è tornato a insistere sull’urgenza di aumentare il contributo degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Lo ha fatto a margine di un brunch organizzato alla Casa Bianca per la Festa di San Patrizio.
Biden ha, inoltre, rimarcato la necessità di giungere a un cessate il fuoco che consenta la liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas.
St. Patrick’s Day is a joyful occasion.
— President Biden (@POTUS) March 18, 2024
A time to remember with pride our ties to that emerald green isle. The land of poets and dreamers, fierce fighters, and hard workers who built a brighter future for generations to come.
The Irish spirit can never be overcome. pic.twitter.com/Aa8LehyFEl
Israele assedia l’ospedale Al-Shifa a Gaza
L’esercito israeliano ha iniziato un’operazione mirata contro l’ospedale Al-Shifa di Gaza, già attaccato più volte nei mesi precedenti.
Secondo quanto riferito dal portavaoce militare, l’attacco ha lo scopo di stanare quelle che vengono definite figure di alto livello di Hamas, “che utilizzano il centro medico per gestire le attività terroristiche“.
Alcuni testimoni hanno riferito di aerei che sorvolano la zona e di carri armati che avrebbero circondato la struttura.
Netanyahu dà via libera a delegazione in Qatar per i negoziati
Una delegazione di alto livello è stata inviata in Qatar dal governo israeliano per proseguire i negoziati di pace con Hamas.
A capo del gruppo di delegati incaricati dal premier Benjamin Netanyahu c’è il capo del Mossad (il servizio segreto israeliano) David Barnea.
La delegazione detiene “poteri relativamente ampi” per negoziare e, stando a quanto riferito da media israeliani, gli eventuali contenuti dei colloqui dovranno essere valutati in seguito dallo stesso Netanyahu e dal ministro della Difesa Yoav Gallant.