La giunta militare del Niger ha annunciato di aver concluso l’accordo militare con gli Stati Uniti che consentiva il dispiegamento di personale statunitense nel territorio.

La giunta militare del Niger pone fine all’accordo militare con gli Stati Uniti

Il governo militare del Niger ha annunciato ieri, 16 marzo 2024, la revoca dell’accordo dopo un colloquio con una delegazione di Washington nella capitale, Niamey. Gli Stati Uniti utilizzavano una base nel Niger per monitorare l’attività jihadista regionale.

Il portavoce militare nigeriano, il colonnello maggiore Amadou Abdramane, ha annunciato la decisione di revocare immediatamente l’accordo:

Il governo del Niger, tenendo conto delle aspirazioni e degli interessi del suo popolo, decide con piena responsabilità di denunciare con effetto immediato l’accordo relativo allo status del personale militare degli Stati Uniti e dei dipendenti civili del Dipartimento di Difesa americano nel territorio della Repubblica del Niger.

Il ritiro delle truppe straniere

La giunta militare, salita al potere dopo il colpo di stato del 26 luglio 2023, ha inizialmente chiesto alla Francia di ritirare le sue truppe. Il ritiro, dopo oltre un decennio di presenza, è stato completato nel mese di dicembre. Successivamente, la Francia ha chiuso l’ambasciata a Niamey fino a nuovo ordine. Durante questo periodo, gli Stati Uniti hanno continuato ad operare in Niger, con almeno 650 militari statunitensi nel Paese.

Il Niger, insieme a il Mali e il Burkina Faso, ha recentemente annunciato una nuova forza militare congiunta nella regione del Sahel.

Secondo gli analisti, il Niger sembra avvicinarsi alla Russia. Lo scorso dicembre, il primo ministro nominato dalla giunta, Ali Mahaman Lamine Zeine, era a Mosca per discutere dei legami militari ed economici.