I genitori di Patrick Zaki, Ezzat Zaki e Nadia Girgis, entrambi appartenenti alla comunità cristiana copta in Egitto, hanno sempre sostenuto il figlio con amore e dedizione, accompagnandolo nei suoi studi e durante il periodo di detenzione.

Chi sono i genitori di Patrick Zaki?

Ezzat Zaki, un ingegnere in pensione, e Nadia Girgis, una casalinga, hanno fornito un sostegno incondizionato a Patrick, mentre sua sorella maggiore, Marise Zaki, risiede in Italia. Marise ha giocato un ruolo fondamentale nella campagna per la liberazione di suo fratello, impegnandosi instancabilmente nel sensibilizzare l’opinione pubblica sul suo caso.

Nell’arco di un interrogatorio apparentemente interminabile, “di 30 ore”, come riferiscono i genitori, Patrick è stato sottoposto a bendaggio agli occhi e ammanettato per tutto il tempo, subendo minacce, colpi alla schiena e allo stomaco, e anche scosse elettriche. Queste torture hanno lasciato Patrick “psicologicamente distrutto”. Quattro giorni dopo il suo arresto al Cairo, emergono i dettagli angoscianti della sua detenzione. In un’intervista a Repubblica, la famiglia ha reso noto che Patrick è stato torturato per ottenere informazioni sui suoi legami con l’Italia e con la famiglia di Giulio Regeni, un’altra vittima italiana in Egitto. Tuttavia, Patrick non ha avuto alcuna conoscenza di tali legami.

I genitori, visibilmente addolorati, hanno raccontato che non hanno mai visto il figlio in uno stato d’animo così deprimente in nessuna delle loro visite. Le parole di Patrick li hanno lasciati in lacrime, sentendosi impotenti nel fornire aiuto al loro amato figlio in questa situazione angosciante. È stato sconvolgente per loro apprendere che Patrick è caduto in uno stato di profonda depressione, affermando che raramente esce dalla sua cella durante il giorno. Il giovane ha confidato ai suoi genitori il suo sgomento nel confrontarsi con la realtà della sua detenzione e con le limitazioni estreme impostegli. I genitori hanno ribadito l’innocenza del loro figlio, sottolineando che Patrick è un brillante ricercatore che meriterebbe di essere valorizzato anziché essere ingiustamente rinchiuso.

Con un accorato appello, i genitori hanno chiesto a chiunque sia responsabile e a coloro che prendono decisioni di rilasciare immediatamente Patrick, restituendo così loro il figlio e ridando loro le loro vite.