Tornano, puntuali e precisi come un orologio, gli attacchi all’Università Niccolò Cusano e a tutti quelli che si avvicinano o stanno per avvicinarsi al segretario nazionale di Alternativa Popolare e Sindaco di Terni Stefano Bandecchi che da settimane ha annunciato la discesa in campo del partito e di candidati importanti alle Elezioni Europee dell’8 e del 9 giugno. “Repubblica con le telematiche e Renzi e Crosetto con Palamara? Non è un caso che escano fuori adesso tutte queste cose. Anzi sono contento perché la verità è che facciamo paura, ma purtroppo per loro io, ma anche Alternativa Popolare, facciamo tutte cose alla luce del sole, chi è marcio no. Anche per questo sono sceso in politica e voglio cambiare questo genere di nefandezze“, spiega Stefano Bandecchi a Tag24

Bandecchi: “Lauree facili e riaprire il caso Palamara? Rabbia ma anche tanto marciume”

Il quotidiano La Repubblica ha portato avanti un’inchiesta uscita oggi 17 marzo dal titolo “La fabbrica delle lauree facili”, facendo capire, senza tanti fronzoli e, consentitecelo, scritto con un italiano un po’ arcaico in alcuni passaggi, che le università telematiche regalano le lauree. Sì, è proprio, così, la traduzione è questa. La sintesi che c’è nelle varie pagine è che: basta pagare e ti prendi il pezzo di carta. La solita banalità che gira da anni sulle università telematiche, in questo caso, fa capire Repubblica, anche l’Università Niccolò Cusano. Poi che importa se ci sono studenti che, oltre a pagare la retta, vengono da tutta Italia e fanno sacrifici ogni giorno per studiare e impegnarsi, lontano dalla propria famiglia e dalla propria casa. Che importa che ci sono professori seri e riconosciuti che, secondo un bando del Ministero, vengono assegnati alle Università e insegnano o hanno insegnato in quelle pubbliche e magari ci ritornano pure. Insomma, che lo fanno a fare se tanto è tutto deciso, giusto?

Nella parte che riguarda l‘Università Niccolò Cusano ci sono diverse inesattezze, come il giudizio dato all’Ateneo, messo lì con un “nel 2015 l’Università aveva ricevuto 5 condizionato come valutazione universitaria e cinque anni anno è diventato un soddisfacente“. Da chi però? Da voi di Repubblica, dai professori, dagli studenti? Da chi? Chi l’ha data questa valutazione? E’ l’Anvur, cara Repubblica, ovvero, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario, non è sottinteso, e soprattutto non regala nulla. Tutt’altro. Non solo. In un pezzo che, si presume, leggano tutti, non tutti sanno chi dà le valutazioni universitarie ed è giusto metterlo all’interno di un pezzo o di un’inchiesta o presunta tale. Ma questo è il meno.

Si citano interviste vecchie del 2013 senza mettere chi è che parla e se è un’intervista ci sarà un nome e un cognome, ma questo non per puntare il dito, per dare veridicità a quello che si scrive perché poi rischia di diventare fuffa. Per non parlare della studentessa di psicologia che dice di voler cambiare perché a Cusano non è un metodo serio. Anche qui senza nome e senza altro riferimento, così, invisibile, facendo passare tutti gli altri studenti che sono rimasti per dei copioni (ci starebbe bene un altro termine ma poi c’è il rischio di abbassarsi al livello di chi riporta interviste senza nomi ndr) e nullafacenti.

Il segretario nazionale di Alternativa Popolare e fondatore dell’Università Niccolò Cusano è deluso per quanto venuto fuori per l’ennesima volta, soprattutto per le persone che lavorano e dedicano passione per l’Ateneo, per i professori e per gli studenti, ma allo stesso tempo sogghigna un po’ perché capisce che è “un attacco bello e buono” fatto dal nulla e senza nulla. “I nostri studenti, ma tutti gli studenti, pagano la retta universitaria in base al loro Isee. Tutte cose che hanno scritto, sono delle baggianate, una cozzaglia di cose messe insieme che non hanno alcun valore. E io parlo per quel che riguarda l’Università Niccolò Cusano. Sono delle stupidaggini che non hanno né capo, né coda. Ma è evidente che Bandecchi, a questo punto, mette apprensione e paura, ma tutto questo mi fa piacere, un po’ mi dispiace per Palamara che appena mi si avvicina Crosetto e Renzi vogliono riaprire il suo caso. E tutto questo succede nella settimana che annuncio proprio Palamara come capolista alle Europee per Alternativa Popolare. Io lo trovo anche un po’ divertente, e sono ironico, ovviamente. Ma, questi non hanno capito che io sono il verme che è entrato nella mela e o si ferma o se la mangia tutta e io me la mangio tutta anche con l’intera buccia…”