Ha ucciso la moglie a coltellate al culmine di una lite, per poi costituirsi dai carabinieri. Chi è Albano Galati, il 57enne accusato dell’ennesimo femminicidio avvenuto ieri 16 marzo 2024 a Taurisano, in provincia di Lecce? L’uomo è stato arrestato, ma non ha confessato il delitto della moglie Aneta Danelczyk davanti ai pm.
Chi è Albano Galati, accusato del femminicidio di Aneta Danelczyk a Taurisano, nel Basso Salento
L’uomo, in evidente stato confusionale, non ha voluto ammettere la sua colpevolezza, affermando che non riusciva a ricordare le sue ultime ore.
Al momento è stato condotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Secondo le prime informazioni, si era allontanato dall’abitazione di famiglia da qualche tempo perché il matrimonio era in crisi. A suo carico non risulterebbero denunce per maltrattamenti.
L’uomo, che lavorava come netturbino, di recente aveva perso il lavoro e aveva chiesto aiuto ai servizi sociali. Aveva conosciuto la moglie Aneta Katarzyna Danelczyk, di origine polacca, in Svizzera: i due avevano poi deciso di trasferirsi a Taurisano, paese del 57enne.
La coppia era sposata da oltre vent’anni: quattro i figli nati dalla loro unione.
Il femminicidio
La 53enne è stata raggiunta nella sua abitazione in via Corvaglia da Galati, in evidente stato di alterazione psico-fisica, dove è stata colpita una prima volta.
Dopo essere riuscita a scappare, Aneta ha tentato invano di rifugiarsi a casa di una vicina. Qui il marito l’ha finita, scagliandosi anche contro la donna che aveva tentato di difendere la moglie e che ha riportato ferite lievi.
L’uomo si è poi costituito al commissariato di Taurisano.
Intanto gli inquirenti hanno sequestrato un coltello da cucina di colore nero, lungo 30 centimetri con lama lunga 18 centimetri e un taglierino in plastica verde con lama spezzata. Sono stati trovati all’interno dell’abitazione della vicina di casa della coppia.
Sono le armi con cui ha agito l’uomo, che deve rispondere dei reati di omicidio e tentato omicidio per aver aggredito, oltre alla moglie, anche la donna che aveva tentato di intervenire.