Si celebra, oggi 17 marzo, la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” e per l’occasione Palazzo Chigi si illumina con il tricolore.

Per tutta la giornata la facciata principale del palazzo, sede del Governo, a Piazza Colonna sarà illuminato di verde, bianco e rosso, ovvero i colori della bandiera nazionale italiana.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sui social, fa gli auguri all’Italia e esorta a continuare a lavorare per rafforzare l’unità del Paese. Ieri intanto a Napoli, sindaci e amministratori locali delle regioni del Sud, sono scesi in piazza contro l’autonomia differenziata.

Celebrazioni 17 marzo, gli auguri social di Meloni: “Rinnovare impegno per Italia più unita”

In un post sui suoi canali social, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale, la necessità di continuare a lavorare per costruire e perfezionare il processo di unificazione nazionale, iniziato 163 anni fa con la proclamazione del Regno d’Italia e mai completato, come dimostrato dalle polemiche e le proteste intorno alla riforma dell’autonomia differenziata. Una riforma che molti, soprattutto sindaci e amministratori delle regioni del sud Italia, temono possa creare spaccature e disuguaglianze tra Nord e Sud.

“Un giorno per rinnovare il nostro impegno verso un’Italia sempre più unita, per guardare al futuro con fiducia, consapevoli che insieme possiamo superare qualsiasi sfida e liberare le migliori energie della nostra nazione. Viva l’Italia unita, forte e fiera”.

Questo il messaggio della premier Meloni sui sociali.

Proteste al Sud contro l’autonomia differenziata: a Napoli in 5000 in piazza per dire “no” alla riforma

Quest’anno il compleanno dell’Italia arriva in un clima di crescente divisione. Sull’autonomia differenziata il Governo va per la sua strada. Dopo l’approvazione al Senato, il Ddl Calderoli è in discussione alla Commissione Affari costituzionali della Camera, mentre nel Paese, o almeno in una parte di esso, non si placano le contestazioni.

Ieri a Napoli in 5000 hanno manifestato contro la riforma dell’ex ministro Calderoli, scandendo lo slogan “Nun ce scassate o’ Paese”, un riferimento al rischio del verificarsi di un’ulteriore spaccatura tra le diverse aree del Paese, con l’aumento del gap economico e della qualità della vita tra nord e sud. Un gap che l’Italia sembra incapace di superare.

Alla manifestazione di ieri, 16 marzo, nel capoluogo partenopeo hanno partecipato tra gli altri anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.