Per determinare la pensione, si deve considerare il salario, che sarà sempre superiore all’assegno pensionistico. Questa è la ragione per cui molti lavoratori, pur avendo raggiunto i requisiti per andare in pensione, scelgono di continuare a lavorare, poiché ritengono più conveniente ricevere lo stipendio anziché la pensione.
Quale pensione con 1.500 euro di stipendio?
È importante notare che un dipendente riesce a mantenere circa il 73% del proprio salario convertito in pensione.
Pensione di vecchiaia
Consideriamo un dipendente di 67 anni con 40 anni di contributi e un salario annuo lordo di 28.000 euro (circa 1.500 euro netti al mese).
Per calcolare l’assegno, adotteremo un sistema misto: supponiamo che il lavoratore abbia versato contributi per 14 anni entro il 31 dicembre 1995 (regime retributivo) e per 26 anni dal 1° gennaio 1996 ad oggi (regime contributivo). Poiché non ha raggiunto i 18 anni di contributi, non avrà diritto al regime retributivo fino al 2011.
Quindi, calcoleremo due quote: una con il regime retributivo e l’altra con quello contributivo.
Per la prima quota, applichiamo un’aliquota del 2% per ogni anno di lavoro sulla retribuzione media degli ultimi 5 anni. Quindi, il 28% (2% per 14 anni di contributi) di 28.000 euro è 7.840 euro.
Per la seconda quota, calcoliamo il montante contributivo. Un dipendente accantona il 33% della sua retribuzione per ogni anno di lavoro. Quindi, il 33% di 28.000 euro è 9.240 euro, moltiplicato per 26 anni di contributi, otteniamo 240.240 euro.
Su questo importo, applichiamo un coefficiente di trasformazione del 5,575% a 67 anni, che dà 13.393,38 euro, l’importo della seconda quota.
Sommando i due valori (7.840 e 13.393,38 euro), otteniamo un anno lordo di pensione di 21.233 euro. Dividendo per 13 mensilità, otteniamo un mese lordo di pensione di circa 1.633 euro, pari a circa 1.250 euro netti al mese.
Non sempre i lavoratori accumulano una lunga anzianità contributiva. Consideriamo un dipendente di 67 anni che si pensiona con 30 anni di contributi.
Anche in questo caso, calcoliamo l’assegno utilizzando un sistema misto: immaginiamo che abbia versato 10 anni di contributi entro il 1995 e 20 anni dal 1996 ad oggi, con una retribuzione lorda di 28.000 euro (1.500 euro netti al mese).
La prima quota ammonta a 5.600 euro, mentre la seconda quota a 10.302,60 euro. Sommandole, otteniamo un anno lordo di pensione di 15.902,60 euro, che, diviso per 13 mensilità, corrisponde a circa 1.223 euro lordi al mese, ovvero circa 950 euro netti al mese.
Pensione anticipata
Esaminiamo il caso di un lavoratore di 65 anni, con 42 anni di contributi, che si avvicina alla pensione anticipata ordinaria.
Con uno stipendio annuo lordo di 28.000 euro (equivalente a 1.500 euro netti al mese), il lavoratore riceverà una pensione di circa 1.300 euro netti al mese.
Scopri quanto si prende di pensione con 1700 euro di stipendio.