Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa a Napoli per presentare una proposta di legge che reintroduca a livello regionale una misura cancellata dal governo centrale. Questa proposta è stata avanzata dai consiglieri pentastellati campani Gennaro Saiello, Michele Cammarano e Vincenzo Ciampi, ma sarà portata avanti anche in altre regioni.

Reddito di cittadinanza regionale: la nuova proposta del M5S

“Continueremo su questa strada e proporremo la nostra iniziativa in diverse regioni”, ha spiegato l’ex presidente della Camera Roberto Fico, “e quando torneremo al governo, la reintrodurremo a livello nazionale, poiché le misure adottate dall’esecutivo hanno lasciato decine di migliaia di famiglie senza alcun sostegno”. La proposta di legge prevede l’impiego di parte dei fondi della Regione Campania per una platea che nel 2022 contava 240mila nuclei familiari, ossia gli ex beneficiari.

In una fase iniziale, sono stati individuati 200 milioni di euro, che però copriranno solo la metà di questi nuclei, circa 96 mila famiglie. Saranno necessari ulteriori finanziamenti. Per questo motivo, si richiederà la collaborazione della maggioranza, inclusa quella del governatore Vincenzo De Luca, che ha criticato la misura come “propaganda”, ma che per i pentastellati rimane un’opzione aperta.

“Confido che a livello regionale questa proposta non venga accantonata”, ha dichiarato Conte, “anche se proviene dai consiglieri di opposizione. Faccio appello anche alle forze di maggioranza in Regione. Il presidente De Luca ha lasciato la porta aperta a questa proposta. Confido che un’iniziativa che già prevede soluzioni concrete per il finanziamento possa avere un percorso chiaro e la collaborazione di altre forze politiche per ottenere ulteriori fondi e renderla ancora più efficace a beneficio dei cittadini”.

Reddito di cittadinanza regionale, la platea

La platea del Reddito di Cittadinanza (RdC) regionale, secondo i promotori, si rivolge sia ai beneficiari attuali dell’Assegno di Inclusione che a coloro che ricevono supporto per la formazione e l’occupazione. Il consigliere regionale Gennaro Saiello ha illustrato i tre passaggi previsti dalla proposta.

“Il primo passo”, ha spiegato Saiello, “è un punto di accesso che fornirà consulenza e orientamento preliminare. Le differenze rispetto alle misure volute dal governo Meloni sono numerose. Innanzitutto, vi è un aumento della soglia ISEE, che per il centrodestra non supera i 6000 euro, mentre nella nostra proposta arriva fino a 9360 euro, estendendo così il numero dei nuclei familiari idonei per accedere ai sostegni. Inoltre, il governo esclude dal supporto coloro che possiedono una casa del valore di 150 mila euro, mentre per noi non vi è alcun limite sulla prima casa. Successivamente, è prevista una fase assistenziale della durata massima di un anno, che garantirebbe un sostegno di 400 euro mensili per persona. Dopo il primo anno, partirà la fase di inclusione attiva, che mira ad accompagnare le persone nel mondo del lavoro coinvolgendo le imprese del territorio”.