Come era facilmente immaginabile, l’esito della controversia giudiziaria che ha visto protagonista Craig Wright si è riversato pesantemente su Bitcoin SV (BSV), la sua creazione derivata da un fork dell’icona crypto.
Il token, infatti, nelle ore che hanno preceduto e seguito il verdetto è smottato per oltre un quinto del suo valore, ovvero del 22%. Ad ennesima riprova dell’eccessiva esposizione di ogni progetto crittografico, o quasi, alle vicende che, pure, non hanno a che vedere con aspetti tecnologici o relative ai modelli di business adottati.
Bitcoin Satoshi Vision crolla, dopo l’esito della causa su Craig Wright
Bitcoin Satoshi Vision (BSV) ha perso il 22% del suo valore a cavallo del verdetto rilasciato da una corte del Regno Unito sull’ormai annosa questione sul fatto che sia proprio lui Satoshi Nakamoto.
Com’è noto, del fondatore di BTC si sono perse le tracce ormai dal 2008, nonostante i tentativi di identificarlo. Di volta in volta sono stati chiamati in causa personaggi sospettati di essere l’enigmatico inventore della regine crypto. Ogni volta che qualcuno è stato tirato in ballo, sono arrivate a stretto giro di posta le smentite degli interessati.
L’unico che non smentisce di essere Satoshi Nakamoto, anzi, rivendica di esserlo, è proprio Craig Wright. Una vera e propria ossessione che gli ha procurato non pochi guai di carattere giudiziario e lo ha esposto alla pesante ironia dei suoi avversari. Ironia che ha raggiunto il suo apice nel nomignolo con cui ormai l’imprenditore australiano viene indicato nella criptosfera: Faketoshi.
Se l’ironia, in fondo, non fa danni, la sovraesposizione mediatica di Wright pesa eccome, sul progetto da lui varato, Bitcoin Satoshi Vision (BSV). Un protocollo che sin dall’inizio, a seconda dei suoi sostenitori, si è incaricato di ritrovare lo spirito originario di BTC, espresso nel celeberrimo white paper.
La delusione della comunità BSV
Naturalmente, dopo la diffusione del verdetto la delusione è stata molto forte, in seno alla comunità radunata intorno a BSV. Ed è stata espressa in particolare da Kurt Wuckert Jr., fondatore di Gorilla Pool, il quale ha affermato: “Sono deluso dal risultato, ma quello era, in fondo, il rischio di portare la battaglia nelle mani dei tribunali. Naturalmente, mi lamento anche del fatto che un’alleanza sui brevetti della Silicon Valley abbia ora un punto d’appoggio per fare a Bitcoin ciò che tutti sappiamo che le alleanze sui brevetti fanno meglio, ma questa sarà una battaglia che Bitcoin potrà iniziare a combattere in un secondo momento.”
Mentre la BSV Association ha rilasciato questo commento: “Rispettiamo la sentenza dell’Alta Corte riguardante il dottor Craig Wright. Apprezziamo i contributi che il Dr. Wright ha precedentemente apportato come massimo esperto di tecnologia blockchain. Nonostante la sentenza, il nostro obiettivo rimane invariato: l’evoluzione di livello aziendale della blockchain di BSV.”
Perché il crollo di Bitcoin Satoshi Vision?
Naturalmente, dopo il -22% fatto registrare a seguito del verdetto del giudice britannico James Mellor, molti osservatori neutrali hanno iniziato a porsi alcune domande. In particolare, si sono chiesti per quale motivo quella che, in fondo, doveva essere una causa in cui BSV non rivestiva alcun ruolo si è tramutata in una Caporetto per il suo prezzo.
Il motivo è in effetti molto semplice: la figura pubblica del suo fondatore esce sensibilmente indebolita dalla vicenda. E lo fa a livello di credibilità, che è un aspetto molto importante, nel mondo degli affari. Non è nemmeno tanto grave che Craig Wright non sia Satoshi Nakamoto e che non abbia scritto il white paper di BTC. Lo è invece il fatto che si sia intestardito per anni a presentarsi per quello che non è.
Un dato di fatto che è stato presto colto dal mercato, che non ha esitato a dare un responso molto duro per Bitcoin Satoshi Vision. A seguito della sentenza, BSV è sceso sotto gli 89 dollari, segnando un calo del 22% dall’annuncio della decisione.
BSV: di cosa si tratta?
Bitcoin SV è stato lanciato nel novembre del 2018, nel chiaro intento di recuperare la visione del mitico creatore di BTC. Un protocollo che, nelle intenzioni di Nakamoto avrebbe dovuto rappresentare un sistema di pagamento elettronico peer-to-peer.
Ad originarlo un hard fork, The Hashwar, intervenuto in seno alla comunità di Bitcoin Cash. Una divisione della catena risultato delle divergenze su questioni chiave come dimensione dei blocchi e scalabilità.
Occorre comunque sottolineare che secondo alcuni osservatori, non tutto il calo fatto registrare da BSV sarebbe da ricondurre alla sentenza su Wright. Una parte potrebbe essere stata originata da un riposizionamento del mercato. Il token aveva in effetti guadagnato molto in precedenza, originando le basi per una correzione del prezzo.