Controlli a chi percepisce l’Assegno di inclusione, l’indennità che ha preso il posto del Reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024, e svolge un lavoro (o ricomincia a lavorare). In questi casi il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali prevede una serie di adempimenti che le famiglie fruitrici della misura devono portare a termine per rispettare le norme sul pagamento dell’Adi.
Si precisa che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è intervenuto in questi giorni dettando una serie di punti su cosa fare e da lunedì prossimo, 18 marzo, prevede l’utilizzo dei nuovi modelli dichiarativi delle situazioni occupazionali.
Controlli a chi percepisce l’Assegno di inclusione e fa un lavoro (o ricomincia a lavorare): ecco cosa fare se il lavoro è alle dipendenze
Arrivano i controlli per chi percepisce l’Assegno di inclusione (Adi) e lavori (o ricominci a lavorare). Il tracciamento riguarda anche tutti quei soggetti che avviino un’attività di lavoro autonoma o in proprio. Alcuni obblighi sono in continuità con quanto prevedevano le norme sul Reddito di cittadinanza che, a tal proposito, prevedevano un aiuto per i soggetti nella fase di avvio di un’attività autonoma mediante il pagamento di un incentivo.
Con il cambio dell’indennità, in ogni modo, i soggetti che fruiscono dell’Assegno di inclusione devono prestare attenzione a ogni cambio della situazione occupazionale all’interno della famiglia.
Controlli Assegno inclusione lavoro, quali modelli utilizzare dal 18 marzo 2024?
La prima situazione lavorativa da dichiarare è quella di un fruitore dell’Assegno di inclusione che ottenga un posto di lavoro alle dipendenze. Nel caso in cui il soggetto sia stato incluso nel nucleo dichiarato – perché presente nel quadro “A” della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) ai fini del calcolo dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), indispensabile all’atto della domanda dell’indennità – allora è necessario:
- presentare il modello Adi Com Esteso nel termine di 30 giorni dalla data in cui si sia verificato l’evento, ovvero l’assunzione, segnalandola;
- in mancanza di questo modello, l’Istituto di previdenza sospende l’erogazione dell’Assegno di inclusione fino a un massimo di 3 mesi, trascorsi i quali l’Adi decade del tutto.
Si fa presente che il modello Adi Com Esteso per le comunicazioni di inizio attività lavorativa sarà disponibile da lunedì prossimo, 18 marzo 2024. Lo ha annunciato l’Inps nel messaggio 1090 dello scorso 14 marzo.
Adi 2024 e modello Adi Com Esteso dal 18 marzo, come si usa per l’avvio di un’attività autonoma?
Una situazione analoga si presenta nel caso in cui, tra i membri di una famiglia che fruisce dell’Assegno di inclusione (Adi), vi sia un soggetto che modifichi la propria situazione occupazionale con l’inizio di una nuova attività d’impresa o di un lavoro autonomo. Anche in questo caso, il soggetto figura nel nucleo dichiarato ai fini dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) perché presente nel quadro “A” della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu). È utile, dunque, verificare i soggetti inseriti nella Dsu e la loro situazione occupazionale dichiarata.
In questa circostanza, la famiglia che fruisca dell’Assegno di inclusione deve comunicare all’Inps la variazione della situazione occupazionale di un componente della famiglia per l’avvio di un’attività autonoma o di impresa. L’adempimento va fatto mediante utilizzo del modello Adi Com Esteso entro il giorno che precede l’inizio dell’attività stessa.
Peraltro, per l’avvio di un’attività autonoma sussiste l’obbligo di comunicare, entro il giorno 15 del mese susseguente a ogni trimestre, il reddito presunto totale del trimestre di riferimento. Ad esempio, per il secondo trimestre del 2024, si dovrà tener conto di questo obbligo entro il giorno 15 luglio 2024, in riferimento al trimestre di aprile, maggio e giugno.
Quando si usa il modello Adi Com Ridotto per il calcolo Isee dell’Adi?
Il modello Adi Com Esteso si usa nel caso in cui l’attività autonoma abbia inizio dopo la fruizione dell’Assegno di inclusione. Diversamente, se alla presentazione della domanda di Assegno di inclusione il soggetto già svolgeva un’attività autonoma con inizio successivo al 1° gennaio dell’anno di riferimento, è necessario utilizzare il modello Adi Com Ridotto.
Come spiegato dall’Istituto di previdenza, infine, nell’utilizzo del modello Adi Com Esteso è necessario considerare che il reddito da indicare ai fini della determinazione dell’Adi è quello che eccede il valore lordo di 3mila euro all’anno. Pertanto, il soggetto deve indicare nel modello gli importi dei redditi al lordo di questo abbattimento per il cui calcolo preciso provvederà direttamente l’Inps.