McKennie si prende la Juve: “Non aveva neanche l’armadietto” – Tra le note positive della stagione della Juventus c’è sicuramente Weston McKennie. Il centrocampista americano è uno degli insostituibili della squadra di Allegri, ma a inizio stagione in pochi avrebbero scommesso su di lui. Tornato dal prestito al Leeds, in estate il classe ’98 sembrava destinato a lasciare nuovamente il club bianconero. Grazie alle sue prestazioni, però, McKennie ha convinto Allegri e la Juventus a puntare nuovamente su di lui. Del suo percorso ne ha parlato il CT degli Stati Uniti Berhalter, che ha anche svelato qualche particolare retroscena.

Juventus, le parole del CT degli USA su McKennie: “Non aveva neanche l’armadietto”

Il commissario tecnico degli USA Gregg Berhalter ha parlato in conferenza stampa dopo aver annunciato i convocati per i prossimi impegni della nazionale a stelle e strisce. Tra i convocati del CT americano ci sono anche i due juventini Weston McKennie e Timothy Weah. Berhalter si è soffermato in particolar modo sul primo, elogiandolo per la sua stagione con la Juventus e svelando un curioso retroscena:

Non possiamo che elogiare Weston e la sua crescita negli ultimi anni. Se ci pensate, McKennie quando è tornato alla Juventus dopo il prestito al Leeds era in una situazione terribilenon aveva neanche un armadietto o un posto auto. La maggior parte dei giocatori avrebbe lasciato il club, ma Weston ha invece deciso di rimanere e dimostrare il suo valore

Oltre a elogiare la crescita del suo giocatore, Berhalter ha sottolineato anche la grande mentalità di McKennie:

McKennie non ha solo dimostrato di essere un giocatore adatto alla Juventus, ma è diventato uno dei giocatori migliori della squadra, tra i centrocampisti più forti di tutta la Serie A. Questo mostra la sua mentalità e la sua crescita come persona. Saper superare questi ostacoli non è da tutti, lui è veramente un ottimo giocatore

Solo De Bruyne meglio di McKennie nel 2024

Tornato alla Juventus in estate e considerato inizialmente un esubero, in poche settimane McKennie è diventato insostituibile per Max Allegri. Grazie alla sua duttilità, l’americano può giocare sia da mezzala che da esterno a tutta fascia e fino a questo momento è stato impiego moltissime volte dal suo allenatore.

In questa stagione ha giocato 27 partite (26 in campionato e una in Coppa Italia) ma non ha ancora trovato la gioia del gol. In compenso, però, McKennie è stato decisivo con i suoi assist, ben nove. Di questi, sette sono arrivati nel 2024, quindi solamente in due mesi e mezzo. Fino a questo momento, nel 2024 solo Kevin De Bruyne ha fatto più assist (11) di McKennie.

Questi numeri raccontano anche l’evoluzione che il centrocampista americano sta avendo. Se in precedenza era più decisivo in termini realizzati (13 gol segnati in due anni e mezzo alla Juve), ora McKennie è un giocatore più a servizio della squadra. Nei suoi primi due anni e mezzo in bianconero, infatti, il classe ’97 aveva servito appena 5 assist, 4 in meno di quelli realizzati solamente in questa stagione. Oggi McKennie è un giocatore meno impulsivo e più attento tatticamente, prezioso in entrambi le fasi di gioco.

Il futuro di McKennie

Vista l’importante crescita avuta dal centrocampista americano, ora uno dei temi più attuali in casa Juve è proprio il futuro di McKennie. Il classe ’97, infatti, ha il contratto in scadenza a giugno 2025 e tra poco più di un anno potrebbe quindi liberarsi a parametro zero. La Juventus, però, non vuole perderlo ed è pronta a offrirgli un rinnovo di contratto con aumento dello stipendio. Al momento, McKennie guadagna circa 2,5 milioni netti a stagione e – secondo quanto riferito da Tuttosport – la Juve potrebbe offrirgli un nuovo contratto da circa 3,5 milioni a stagione.