Resti umani in avanzato stato di decomposizione sono stati rinvenuti, oggi 16 marzo, in un pozzo a San Marco in Lamis in provincia di Foggia. Sono in corso gli accertamenti del caso, ma secondo le prime ipotesi investigative potrebbero appartenere ad un 27enne scomparso nell’agosto del 2013 da San Nicandro Garganico.
Foggia, resti umani rinvenuti in un pozzo: potrebbero appartenere ad un 27enne scomparso nel 2013
Potrebbero essere di Angelo Tricarico, 27 anni, i resti rinvenuti oggi dai militari della locale compagnia dei carabinieri in un pozzo in una zona di campagna alla periferia di San Marco in Lamis.
Al momento gli investigatori sono al lavoro per dare un nome e un cognome al corpo rinvenuto nel pozzo, ma la posta più accreditata porterebbe alla scomparsa del 27enne, avvenuta undici anni fa. Il giovane, dopo essere uscito di casa per andare a raccogliere i pomodori presso la masseria di un parente, scomparve nel nulla. All’epoca le ricerche non portarono a nessun risultato significativo e la scomparsa venne catalogata come un caso di lupara bianca. Il rinvenimento delle ultime ore potrebbe portare ad una svolta nella vicenda.
Sui resti rinvenuti nel pozzo evidenti segni di ferite da oggetto contundente
Al momento gli inquirenti impegnati nelle indagini non escludono nessuna pista. Da quanto emerso fino ad ora, sembrerebbe che la vittima abbia subito una violenta aggressione almeno stando agli evidenti segni di ferite da oggetto contundente rinvenuti sui resti.
Gli investigatori stanno cercando di capire se l’omicidio sia avvenuto altrove e solo in un secondo momento il corpo sia stato condotto nella campagna di San Marco in Lamis e gettato nel pozzo – dove poi è stato rinvenuto – per occultare le prove del delitto. Il pozzo, infatti, in passato era pieno d’acqua e avrebbe nascosto il corpo, fino ad oggi, quando dopo essersi prosciugato ne ha restituito i resti.