Dopo l’Abruzzo anche la Basilicata potrebbe restare in mano al Centrodestra, non c’è aria di vento sardo, ma di crisi.
Il campo largo continua a vedere solchi e crepe, c’è aria di scissione tra Pd Nazionale e Pd territoriale, ma non solo, Azione stavolta appoggia quest’ultimo e ci ripensa su Angelo Chiorazzo, molto più papabile, rispetto all’oculista Lacerenza. Secondo l’ex Governatore lucano, Marcello Pittella, il problema è che non è un politico.
Elezioni Basilicata 2024, PD e M5S blindano Lacerenza
Per la dirigenza di via del Nazareno e per gli alleati 5stelle non c’è alternativa, è Domenico Lacerenza, il candidato che dovrà correre per la Basilicata. Decisione che dal pd viene avvertita come un’imposizione da Roma.
Il Pd lucano dopo la lettera inviata alla segretaria Schlein, in cui chiede che si “azzeri” la partita e ci si sieda nuovamente intorno ad un tavolo per individuare un nuovo candidato condiviso questa volta con il territorio e non imposto dall’alto o frutto di “incomprensibili veti” del M5S, spingono ancora sul candidato Chiorazzo.
Pittella: “Mai chiamati al tavolo dell’accordo”
Fonti lucane suggeriscono che Pittella, a questo punto, potrebbe chiudere l’accordo sul re delle coop bianche. “Per noi può tornare in pista, ma il Pd nazionale, quello di Conte, non mi pare d’accordo”, ha detto con una stilettata contro Schlein.
Il leader di Azione aveva passato la palla proprio all’ex governatore che oggi propone alleanza con Bardi.
“Sul programma ci potrebbero essere le condizioni per un’intesa con Vito Bardi“, dice l’ex presidente della Regione, Marcello Pittella, eletto con il Pd e uscito dal partito un paio di anni fa.