Bonus famiglia marzo 2024: tante ottime notizie per le famiglie italiane, anche perché, come accade raramente, alcuni aiuti non sono legati al reddito ISEE! Le novità per quest’anno non sono poche; tutt’altro, c’è da dire che l’abolizione del Reddito di cittadinanza ha destato non pochi timori.

Forse non c’è un vero problema sul fronte dei sussidi, contributi e ammortizzatori sociali. Quest’anno, come è accaduto in passato, ci sono molti aiuti economici per le famiglie con figli. Scopriamo insieme quali puoi richiedere.

Bonus famiglia marzo 2024

Nel corso di un altro articolo di approfondimento, sempre qui su Tag24, abbiamo parlato dei bonus disponibili per le famiglie con un reddito ISEE da 6.000 a 35.000 euro, elencando pregi e difetti delle varie agevolazioni in vigore per l’anno in corso. Di tutto questo e altro nel seguente elenco dedicato ai bonus di marzo 2024:

  • Bonus conto corrente;
  • Esenzione canone RAI;
  • Carta acquisiti;
  • Reddito alimentare;
  • Assegno unico;
  • Assegno di inclusione sociale;
  • Supporto formazione e lavoro;
  • Bonus mamme lavoratrici;
  • Bonus mamme disoccupate.

Conto corrente: ecco i requisiti per richiedere il bonus

 Il bonus conto corrente è un incentivo diretto a sostenere le persone con un reddito non superiore a 11.600 euro all’anno. L’incentivo permette di ottenere un’agevolazione intesa in termini di costi nell’apertura del conto corrente.

Tutti coloro che aderiscono a questo bonus risparmiano sulle spese sostenute per il canone annuo e la relativa imposta di bollo.

Per i pensionati, il requisito reddituale sale a 18.000 euro all’anno. In questo caso, il conto corrente base viene riconosciuto in forma gratuita. È importante notare che il conto corrente base gratuito riguarda la gestione di servizi limitati.

La richiesta per il bonus conto corrente dovrà essere presentata presso la banca o istituto di credito dove si intende aprire il conto corrente.

Canone RAI 2024: l’esenzione per chi supera una certa età con un reddito basso

 L’esenzione del canone RAI non riguarda tutte le persone, ma può essere richiesta esclusivamente da coloro che compiono 75 anni di età e rientrano in un reddito di almeno 8.000 euro.

Attualmente, l’importo del canone RAI è stato ridotto a 70 euro secondo le disposizioni normative contenute nell’articolo 1, comma 19, della legge 30 dicembre 2023, n. 213. Per maggiori dettagli sulla modalità per la richiesta dell’esenzione, si rimanda all’Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata all’esenzione del canone RAI.

Carta acquisti 2024: requisiti e condizioni per accedere al beneficio economico

 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato la Carta Acquisti anche per il 2024. Attualmente, possono richiedere il beneficio economico pari a 80 euro a bimestre (40 euro al mese) le persone che hanno superato i 65 anni di età e le famiglie con minori fino a 3 anni.

È importante notare che il beneficio è condizionato da diversi requisiti, incluso un reddito ISEE non superiore a 15.000 euro all’anno. Per maggiori dettagli, si rimanda a un recente approfondimento.

La Carta Acquisti può essere richiesta presso gli uffici postali di Poste Italiane.

Bonus famiglia marzo 2024: Reddito alimentare e Assegno unico due benefici a confronto

 Il Reddito Alimentare è stato istituito in via sperimentale nel 2024 ed è operativo solo in alcune città italiane. Le famiglie con un reddito ISEE non superiore a 15.000 euro, se residenti nella città dove è attiva la misura, ottengono un pacco alimentare proveniente dall’invenduto della grande distribuzione.

Per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale per i figli a carico, il governo italiano ha deciso di eliminare il contributo dal reddito certificato ISEE al fine di permettere alle famiglie di accedere a più aiuti. In ogni caso, l’assegno unico viene riconosciuto a tutte le famiglie con figli a prescindere dal reddito ISEE. Tuttavia, è importante notare che un reddito basso permette di ottenere un importo più alto per ogni figlio, mentre per un reddito alto si ha diritto alla quota base per figlio a carico.

Le famiglie con figli, ad esempio con un ISEE non superiore a 15.000 euro, ricevono un contributo economico che varia da 189,20 euro a 54,05 euro al mese. Per i figli maggiorenni con un’età compresa tra 18 e 21 anni, l’assegno varia da 91,9 a 27 euro, a condizione che si rispettino i requisiti di legge.

L’assegno unico può essere richiesto presso l’INPS tramite i canali online o Caf o patronati.

Assegno di inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro 

Per quanto riguarda il Supporto per la Formazione e il Lavoro, in sintesi ottengono il contributo economico gli ex fruitori dell’Rdc con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, a condizione di rientrare in un reddito ISEE non superiore a 6.000 euro, oltre ad altri requisiti. L’importo del beneficio è pari a 350 euro.

L’Assegno di Inclusione viene riconosciuto alle famiglie composte da minori, disabili e over 60 in condizione di bisogno, a condizione che soddisfino diversi criteri normativi e non riguardano solo l’aspetto reddituale.

È importante notare che il beneficio viene riconosciuto solo dopo la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD). Il primo pagamento avviene il 15 di ogni mese, mentre per il pagamento successivo al primo l’accredito dell’importo spettante arriva dal 27 di ogni mese.

L’ADI o SFL può essere richiesto presso l’INPS tramite i canali online o Caf o patronati.

 Bonus famiglia marzo per le mamme disoccupate e occupate

Le mamme disoccupate possono richiedere l’Assegno di Maternità al Comune di appartenenza. Si tratta di un beneficio riconosciuto in presenza di un reddito ISEE non superiore a 20.221,12 euro.

Le mamme disoccupate per il verificarsi dell’evento di parto, adozione o affido preadottivo possono richiedere un assegno pari a 404 euro per cinque mensilità, per un totale complessivo pari a 2.020 euro.

Per quanto riguarda il Bonus Mamme Lavoratrici, queste possono richiedere l’esonero della contribuzione previdenziale con un effetto diretto sul netto in busta paga senza subire penalità ai fini pensionistici.

Si tratta di un aumento dello stipendio richiedibile al proprio datore di lavoro, a condizione che si soddisfino diversi requisiti inclusi quelli genitoriali di seguito indicati:

  • genitrice di tre figli o più nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026;
  • genitrice di due figli nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.