Il 48% dei proprietari di criptovalute è intenzionato a votare per Donald Trump alle prossime presidenziali statunitensi, contro il 39% che ha espresso la propria preferenza per l’attuale presidente, Joe Biden. I dati in questione provengono da una sondaggio che è stato condotto su una base di mille elettori, commissionato da Paradigm, nota società di venture capital focalizzata sugli asset virtuali.

Il sondaggio è stato condotto da Public Opinion Strategies, una società con sede in Virginia, nel periodo tra il 28 febbraio e il 4 marzo, i cui dati sono stati divulgati nella giornata di ieri. Un risultato non proprio sorprendente, reso possibile soprattutto dalla contrarietà dimostrata da molti esponenti democratici nei confronti dell’innovazione finanziaria. Una contrarietà che ha peraltro spinto alcune aziende del settore, ovvero Coinbase, Ripple Labs e Andreessen Horowitz, a formare un Super PAC destinato a sostenere candidati favorevoli alla criptosfera, nelle prossime contese elettorali.

Un orientamento abbastanza consolidato

I risultati del sondaggio in questione sembrano riflettere un orientamento abbastanza consolidato. La stessa Paradigm, infatti, ha messo in rilievo come anche altre indagini demoscopiche vedano l’ex inquilino della Casa Bianca in vantaggio presso coloro che detengono asset digitali. Anche se solitamente la forchetta dei risultati è meno larga, con Trump al 45% e Biden al 42%.

La stessa azienda ha poi messo in rilievo un altro dato: “Gli americani non si fidano di nessuna delle parti quando si tratta di criptovalute. Il 49% degli elettori non si fida di nessuno dei due partiti riguardo alle criptovalute, compreso il 40% dei democratici e il 30% dei repubblicani.”

Il tema delle valute virtuali ha fatto decisamente irruzione nel dibattito elettorale nel corso delle ultime settimane. Il partito repubblicano si è però destreggiato meglio rispetto ai democratici, decidendo di appuntare i propri strali sulle CBDC (Central Bank Digital Currency). Accusando il governo federale di voler controllare le finanze dei cittadini ha fatto breccia presso coloro che sono maggiormente propensi alla tutela della propria privacy.

Lo stesso Trump ha dichiarato senza mezzi termini che l’ipotesi di un dollaro digitale non sarà mai all’ordine del giorno, nel caso di una sua elezione. Mentre il senatore Ted Cruz ha presentato una proposta di legge per mettere al bando una CBDC a stelle e strisce. Ipotesi che è tornata ad aleggiare nelle ultime ore, dopo che la Federal Reserve ha affermato di considerare un dollaro digitale una delle sue principali responsabilità.

I detentori di crypto non sono più una nicchia marginale

La stessa Paradigm ha poi messo in rilievo come il sondaggio condotto dimostri che i detentori di Bitcoin e Altcoin non sono più una realtà marginale. Affermando in particolare: “I detentori di criptovalute costituiscono una buona percentuale dell’attuale blocco elettorale, ed è ora che i funzionari eletti se ne accorgano”.

Per corroborare la sua tesi ha indicato alcuni risultati ben precisi dell’indagine condotta. In particolare i dati che indicano nel 19% la consistenza numerica di questo particolare segmento. Se quasi un quinto del campione intervistato possiede o utilizza criptovalute, c’è poi un ulteriore 16% il quale dal canto suo afferma l’intenzione di investire in token nell’immediato futuro.

Considerato che la corsa alla Casa Bianca potrebbe tradursi in una nuova sfida sul filo del rasoio, si tratta di numeri di una certa rilevanza. Soprattutto se si considera che nella precedente contesa a prevalere in questo particolare ambito era stato Biden, con il 43%, contro il 39% che si era espresso per Trump.

Perché chi detiene criptovalute si sta spostando verso Trump?

Sempre a detta di Paradigm, a mutare sostanzialmente il quadro sarebbero state alcune azioni condotte da membri dell’amministrazione Biden. Il riferimento è in particolare alle azioni della SEC contro importanti realtà dell’innovazione finanziarie. Cui si aggiungono le affermazioni di Janet Yellen, segretario al Tesoro, secondo la quale le criptovalute sarebbero una minaccia per i i mercati finanziari del Paese.

Anche la senatrice Elizabeth Warren sembra aver contribuito in tal senso, con la presentazione di un progetto di legge molto contestato dai criptofans. Tanto da spingere Coinbase a porsi alla testa di un Super PAC pronto a investire somme ingenti su candidati favorevoli alle criptovalute.