Il Parlamento della Croazia è stato sciolto ieri, 14 marzo 2024. Il presidente, Zoran Milanovic, ha fissato le elezioni al 17 aprile. Erano precedentemente previste per l’autunno.
La Croazia ha sciolto il parlamento, il 17 aprile si terranno le elezioni
Il presidente della Croazia ha annunciato la data per le elezioni parlamentari che si terranno il 17 aprile 2024. Il Parlamento croato è stato sciolto ieri, in modo tale da programmare la prossima data entro due mesi come previsto dalla legge.
Il voto di aprile si sarà caratterizzato dal confronto fra due avversari principali: l’Unione Democratica Croata, il partito conservatore al potere, ed un gruppo di partiti centristi e di sinistra che hanno annunciato di formare un’alleanza.
Zoran Milanovic si candida con il Partito Socialdemocratico
Dopo aver fissato la data delle elezioni legislative, il presidente Zoran Milanovic ha annunciato la sua candidatura come primo ministro per il Partito Socialdemocratico, che si trova attualmente all’opposizione. Milanovic ha annunciato l’intenzione di dimettersi dal presidente del Paese in caso di una vittoria alle legislative.
Zoran Milanovic sfiderà l’attuale primo ministro conservatore, Andrej Plenkovic, e la sua Unione Democratica Croata. Da quando la Croazia ha ottenuto l’indipendenza dall’ex Jugoslavia nel 1991, il partito al potere ha goduto di un ampio consenso. Tuttavia, negli ultimi tempi ha affrontato crescenti accuse di corruzione da parte dell’opposizione.
La candidatura di Milanovic promette di essere un momento cruciale nella politica croata, specialmente considerando che le elezioni presidenziali sono state fissate verso la fine dell’anno.
Le proteste contro il governo
Il mese scorso, migliaia di persone si sono riunite nella capitale croata, Zagabria, per esprimere il proprio dissenso nei confronti del governo e per esigere che le elezioni parlamentari di quest’anno fossero anticipate.
Contemporaneamente, undici partiti di opposizione hanno presentato una richiesta formale di scioglimento del Parlamento. Queste dimostrazioni sono state un segno evidente della crescente frustrazione e desiderio di cambiamento tra la popolazione.
Il primo ministro ha respinto categoricamente le accuse ma ha sciolto il Parlamento e dato il via al procedimento elettorale.