Lo scorso 8 marzo è uscito “Dejavu” – l’EP di debutto del producer multiplatino Lolloflow per Flamingo Management. Sette canzoni, di cui quattro inediti, che raccontano le diverse sfaccettature emotive dell’artista romano.

Lolloflow: intervista a Tag24

“Dejavu” è un disco introspettivo, in cui si scandaglia principalmente il mondo sociale in cui l’artista è immerso. Presente anche “Foglie D’autunno,” brano di Matteo Paolillo con la produzione di Lolloflow, che si trova anche nella serie di successo “Mare Fuori”. Tag24 ha contattato Lolloflow per parlare di questo progetto.

Come nasce il disco Dejavu? Qual è il filo conduttore che lega i brani, se ce n’è uno?

Il disco nasce dalla profonda necessità di raccontare una fase importante della mia vita. Il filo conduttore è dunque un susseguirsi di emozioni, di contrasti interiori e di sfaccettature della mia umanità che ho cercato di sintetizzare all’interno di ogni canzone. C’è veramente tanto di me ed espormi così è stata una prova di coraggio non indifferente.

Presente anche “Foglie D’autunno,” brano di Matteo Paolillo con la tua produzione, che si trova anche nella serie di successo “Mare Fuori”: vi aspettavate tutto il successo avuto per questo brano e anche per gli altri presenti nella serie?

Diciamo che è abbastanza difficile per me riuscire ancora oggi a concepire tutto ciò che è successo. Credo che siano obiettivi molto ardui da raggiungere ed esserci riuscito in pochi anni di carriera mi riempie il cuore di fierezza e di speranza. L’obiettivo è sempre stato quello di fare la migliore arte possibile per me e per gli altri e vedere un riscontro così grande praticamente per ogni brano che ho prodotto e composto per la serie, mi ha fatto sentire veramente vivo, d’altronde la musica è tutta la mia vita.

Tu e Matteo Paolillo vi conoscete da tempo: come nasce però il sodalizio artistico?

Ci siamo conosciuti quasi sette anni fa al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e, lavorando insieme su progetti scolastici, abbiamo avuto modo di legare e sviluppare nel tempo una visione artistica comune. In quegli anni nessuno credeva in noi ma non ci importava, la passione per ciò che facevamo batteva ogni cosa.

Il successo di Mare Fuori

Come ti senti quando il pubblico canta O Mar for, brano diventato ormai iconico?

Fa sempre molto piacere, è un’emozione unica anche perchè stata la prima canzone ad avere successo.

Tua la produzione anche di Origami all’alba, canzone cantata anche da Clara, vista recentemente a Sanremo: ti piacerebbe partecipare al Festival?

Mi piacerebbe veramente moltissimo. Cantare con l’orchestra sul palco del festival di Sanremo è uno dei miei desideri nel cassetto, deve essere davvero un’ esperienza unica e che desidero spesso di vivere.

Hai seguito invece le gesta di Clara a Sanremo?

Le gesta di Clara le ho seguite e devo dire che è andata veramente bene, sono contento per lei.

Per quale film del passato avresti voluto scrivere la colonna sonora e perché?

Essendo un grandissimo fan di Ennio Morricone potrei letteralmente citare mezza filmografia di Tarantino ma non voglio minimamente escludere John Williams, colui che ha dato vita ad una delle colonne sonore più iconiche di sempre nel film Star Wars. Ecco, pensandoci, Star Wars è uno di quei film che avrei musicato davvero volentieri. Comunque io non escludo minimamente di poter fare altre colonne sonore nei prossimi anni…

Nei prossimi mesi dove ti vedremo?

Sto preparando tante cose che vorrei svelare il prima possibile, ma quello che al momento posso dire è che sto iniziando a strutturare un piano per fare Live. Non vedo l’ora.