A Casa Milan è scoppiato il caos. Gli inquirenti stanno indagando e nella giornata di mercoledì la Guardia di Finanza ha effettuato le perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta che riguarda la cessione del club. In sostanza c’è il sospetto che il passaggio dal fondo Elliott a RedBird, avvenuto formalmente ad agosto del 2022, non si sia mai concretizzato realmente. Il club è accusato di aver ostacolato l’attività di vigilanza della Figc, violando il Codice di giustizia sportiva federale. Per capire meglio cosa sta succedendo e cosa rischia il Milan con questa inchiesta, l’Avv. Di Cintio, esperto di diritto sportivo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Inchiesta Milan, l’Avv. Di Cintio a Tag24

Mentre mister Pioli preparava la gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League e intanto a Casa Milan si generava il panico. La Guardia di Finanza due giorni fa ha infatti avviato le perquisizioni, nell’ambito dell’inchiesta che riguarda la cessione del club. Nella fattispecie, si indaga sul passaggio delle quote dal fondo Elliott alla RedBird di Gerry Cardinale, effettuato nel 2022. L’amministratore delegato Furlani e il suo predecessore Gazidis ora si trovano inseriti nel registro degli indagati dalla Procura di Milano, con l’accusa di aver ostacolato l’attività di vigilanza della Figc. La macchina è partita e i dubbi alla base riguardano la reale proprietà dei rossoneri, che ora però rischia di avere conseguenze anche sotto il profilo sportivo. Quali possono essere, quali sono i tempi e cosa rischia il Milan a seguito di questa inchiesta? Lo abbiamo chiesto all’Avv. Di Cintio, esperto di dirtitto sportivo.

Terremoto Milan, cosa sta succedendo?

“RedBird ha acquisito il Milan il 31 agosto 2022 e da quella data, Elliott, ha smesso di possedere partecipazioni azionarie o esercitare alcun tipo controllo su AC Milan. Questa la realtà conosciuta fino a pochi giorni orsono. Tuttavia, sulla base di indagini effettuate dalla Procura della Repubblica di Milano sembrerebbe che i fatti siano diversi da quelli descritti. Secondo gli inquietanti vi sarebbe, infatti, il sospetto che Elliott abbia continuato a mantenere, in tutto questo tempo, il controllo di fatto del club. Se ciò fosse vero, il reato contestabile agli amministratori sarebbe quello previsto dall’art. 2638 cc ovvero di aver creato “ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza” in ragione del fatto che all’Autorità di vigilanza, ovvero la Figc, sarebbe stata rappresentata una realtà diversa da quella effettiva”.

Praticamente viene messo in dubbio il passaggio da Elliott a RedBird. Il fatto che ci siano personaggi in comune, tipo Scaroni presidente, può aver influito sulle indagini? 

“La posizione del Dott. Scaroni, allo stato, non è tra gli indagati poiché non rivestiva la carica societaria per commettere il reato contestato”.

Cosa rischiano gli indagati? Si parla anche di reclusione…

“E’ presto per ipotizzare qualsiasi tipo di condanna. In termini generali l’articolo 2638 c.c., che è quello contestato agli Amministratori Delegati, prevede la reclusione da uno a quattro anni”.

Cosa rischia invece il Milan?

“A livello sportivo, che è un procedimento completamente diverso, le norme violate potrebbero essere, a livello nazionale l’articolo 32 comma 5 CGS FIGC e l’articolo 4 CGS FIGC, mentre a livello internazionale l’articolo 5 del regolamento UEFA. Le conseguenze vanno dall’ammenda con penalizzazione a livello nazionale, mentre a livello internazionale con l’esclusione dalle coppe europee, qualora venisse confermata la condotta fraudolenta”.

Quali sono i tempi adesso?

“A livello sportivo nazionale i tempi potrebbero essere molto veloci (rispetto al procedimento penale sicuramente). Il codice prevede tempi precisi dall’apertura del fascicolo d’indagine. Le indagini possono svolgersi al massimo in 120 giorni, con la chiusura delle indagini e la notifica della comunicazione di chiusura, nell’arco di meno di 60 giorni verrà notificato il deferimento e poi la fissazione dell’udienza. Tempi quindi molto brevi”.