Si è spento Vitaly Robertus, noto vicepresidente del colosso petrolifero russo Lukoil e in molti si domandano quale sia stata la causa della morte. A diffondere la notizia della sua dipartita è stata la stessa azienda. La società ha riferito che l’uomo è deceduto “all’improvviso”.

Vitaly Robertus: età e causa morte del vicepresidente di Lukoil

Vitaly Robertus è scomparso all’età di 54 anni: le ipotesi a proposito della causa della sua morte sono varie. La società russa ha fatto sapere che il manager si è spento all’improvviso. La notizia ha sconvolto migliaia di persone e ha fatto il giro del web, dei social, delle televisioni e dei giornali.

Secondo le indiscrezioni che circolano su diversi canali Telegram russi, il vicepresidente del colosso petrolifero sarebbe stato trovato morto nel bagno del suo ufficio. Stando a quanto emerge da diverse voci, potrebbe dunque trattarsi di un suicidio.

Questa tuttavia è solamente una ipotesi e non una notizia certa e confermata. In via ufficiale è stato riferito che il top manager dell’azienda si è spento all’improvviso, ma non è stata fornita alcuna informazione in più.

Non sappiamo inoltre se il 54enne soffrisse di qualche malattia o meno. Per il momento l’ipotesi del suicidio come causa della morte che sta circolando in queste ore è, appunto, solamente un’ipotesi non confermata.

Se lo vorranno, saranno i parenti e i familiari più stretti di Robertus a fornire chiarimenti in merito.

Diversi media russi, citando il canale Telegram russo VChK-OGPU, hanno riportato che il manager avrebbe detto ad amici e collaboratori, prima di morire, di sentirsi “perseguitato”. Lo stesso inoltre avrebbe affermato di temere di rimanere incastrato in una indagine penale.

La carriera

A proposito della carriera professionale di Vitaly Robertus, sappiamo che lavorava da oltre 30 anni per Lukoil. Milioni di persone in tutto il mondo conoscono questa azienda perché si tratta della più grande compagnia petrolifera russa, nonché una delle più importanti a livello internazionale.

Il 54enne svolgeva il ruolo di vicepresidente. Era un top manager.

A proposito della sua vita privata invece le informazioni non sono molte.

Non appena si è diffusa la notizia della morte dell’uomo, sono subito sorti diversi dubbi. Robertus infatti non è il primo manager russo scomparso così giovane. L’anno scorso un dirigente era deceduto per insufficienza cardiaca.

Nel settembre del 2022 un presidente era caduto da una finestra di un ospedale di Mosca. Nel mese di maggio poi un altro dirigente era stato rinvenuto senza vita.

La storia di Lukoil

Lukoil è nata nel 1991 dalla fusione di tre aziende energetiche siberiane statali. Dopo la caduta dell’Unione sovietica, la società aveva iniziato una importante campagna di valorizzazione del proprio brand, di rinnovamento degli impianti e di rafforzamento della posizione nel mercato mondiale.

Lukoil opera anche negli Stati Uniti. Negli anni ha acquisito diverse aziende, arrivando a conquistare un posto molto importante sulla scena internazionale.

Ha collezionato numeri alti. Basti pensare che, come si legge sul sito Wikipedia, nel 2007 ha prodotto 90,16 milioni di tonnellate di petrolio e 7,57 milioni di metri cubi di gas naturali.

Lukoil è presente in Italia e in tanti altri Paesi, grazie soprattutto ad una fitta rete di stazioni di servizio.

La troviamo in Azerbaigian, Bielorussia, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Croazia, Estonia, Finlandia, Georgia, Italia, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Moldavia, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Stati Uniti d’America, Ucraina e in Ungheria.

Con lo scoppio della guerra in Ucraina la società russa è stata tra quelle colpite dalle sanzioni economiche occidentali. Queste, insieme ad altri elementi, hanno portato alle dimissioni del fondatore.

Al momento, sempre secondo quanto si legge sulla pagina Wikipedia, il suo valore di capitalizzazione azionaria si aggirerebbe intorno ai 73 miliardi di dollari.