Il mercato dei giochi online potrebbe raggiungere un fatturato pari a 583 miliardi di dollari entro il 2030. Numeri i quali fanno facilmente capire perché anche la blockchain stia dedicando molti sforzi a questo particolare ambito.
Tra i progetti che sono in pista per sfruttare questo trend, si segnala Kangamoon, una meme coin la quale sta attirando molti sguardi interessati. Un interesse che deriva anche dal fatto che il progetto non si limita all’aspetto puramente speculativo, come accade per un gran numero di soluzioni ideate nel semplice intento di sfruttare l’onda lunga innescata da Dogecoin. Andiamo quindi a osservarlo da vicino, in modo da capirne meglio la portata.
Kangamoon: di cosa si tratta?
Kangamoon è una meme coin che è stata lanciata sulla Ethereum Virtual Machine, presentando una serie di caratteristiche le quali potrebbero effettivamente favorirne una rilevante affermazione. La prima di esse è il rappresentare un gioco play-to-earn (P2E), ovvero uno di quelli in cui gli utenti possono guadagnare criptovalute divertendosi. Per farlo basta sfidare altri utenti e incamerare le ricompense previste per i vincitori delle varie contese.
Le occasioni di guadagno, però, non finiscono qui. Chi magari non si sente abbastanza preparato per poter sfidare avversari esperti, può a sua volta scommettere sull’esito delle sfide. Vincendo, è possibile incamerare KANG, il token nativo della rete, che è stato progettato in modo da servire per una miriade di casi d’uso. Oltre ad essere esente da tasse di transazione, caratteristica che sembra fatta apposta per incentivarne il successo.
Proprio facendo leva su KANG, i giocatori sono in grado di acquistare oggetti da utilizzare nel corso del gioco, potenziare i loro personaggi e condurre altre operazioni analoghe. Gli oggetti collezionabili sotto forma di NFT (Non Fungible Token) possono a loro volta essere scambiati o venduti all’interno di un marketplace presente sulla piattaforma.
Il tutto, in definitiva, va a tradursi in notevoli possibilità di unire l’utile al dilettevole, ovvero divertirsi ed essere remunerati per farlo. Un vecchio sogno che torna ogni tanto ad affacciarsi e che ha trovato un nuovo campo su cui svilupparsi proprio nella blockchain.
La prevendita sta andando a gonfie vele
Al momento, Kangamoon si trova nella sua fase di prevendita. Una prevendita la quale sta andando bene, con oltre un milione di dollari che sono già entrati nelle casse dell’azienda. Una cifra che dovrebbe incrementarsi in maniera notevole man mano che l’operazione entrerà nelle successive fasi, in cui il prezzo è destinato ad alzarsi.
Quanto già guadagnato da Kangamoon è stato interpretato da molti come un ottimo avallo per il futuro. In pratica, si ritiene che il mercato già sta tributando il giusto riconoscimento al progetto. Gli stessi analisti, dal canto loro, ritengono che il potenziale del token KANG sia in effetti molto elevato. Tanto da indicare nel 350% la sua crescita ove un CEX importante decida di procedere al suo listing.
Conviene acquistare Kangamoon?
Si tratta di una domanda che si fanno in molti, tra coloro che sono alla costante ricerca di occasioni d’investimento. In effetti non è facile rispondere in maniera secca ad un quesito del genere.
Se è vero, infatti, che la criptosfera sembra ormai aver lasciato sullo sfondo il crypto winter, sull’altro piatto della bilancia occorre mettere la particolare natura delle meme coin. Ovvero soluzioni le quali, troppo spesso, non si prefiggono di fare altro che trarre vantaggio dagli istinti speculativi di un gran numero di trader.
Nel caso di Kangamoon, però, sembrano esserci basi molto più solide di altri progetti simili. In particolare, il play-to-earn è una tendenza sempre più forte nell’ambito del gaming. Si presume che i progetti incentrati sulle opportunità di guadagno nel corso del gioco siano in grado di farsi valere proprio per la funzione di risposta ad una precisa esigenza. Kangamoon è tra questi.