Era il 15 marzo 2019 quando il 28enne neofascista Brenton Harris Tarrant ha sparato a bruciapelo alla testa di un bimbo di 3 anni, Mucaad Ibrahim. Ciò che segue è il caos più totale, mentre il sangue scorre a fiumi in quella che è passata alla storia come la Strage di Christchurch. A 5 anni dal massacro il ricordo è ancora vivido.
Strage di Christchurch: l’attentato in diretta web alla Moschea di Al Noor
Tutto ha avuto inizio intorno alle 13:40 del 15 marzo 2019, a Christchurch, in Nuova Zelanda. Come ogni venerdì, i fedeli islamici si erano riuniti per pregare nella Moschea di Al Noor, tragico palco della prima mattanza.
È lì, infatti, che Brenton Harrison Tarrant, un giovane di 28 anni e suprematista, compie il primo afferato gesto: apre il fuoco contro i civili in preghiera, uccidendo 42 islamici, fra i quali un bambino di 3 anni. Il tutto, o meglio, i primi terrificanti 17 minuti, iin diretta su un video in diretta su Facebook.
Fra le vittime Naeem Rashid, Pakistano, che avrebbe tentato di disarmare il killer. Il suo sacrificio ha permesso a molti altri fedeli di fuggire dalla moschea. Purtroppo, insieme a lui muore anche il figlio 21enne, Talha. Per il suo nobile gesto, la premier neozelandese, Jacinda Ardern lo ha onorato con un premio nazionale:
È morto cercando di salvare coloro che stavano pregando al suo fianco
Fra le vittime anche Kamal Darwish, al cui funerale la madre è morta per il troppo dolore, e Tariq Rashid Omar, un geologo e un calciatore ventiquattrenne, molto amato da amici e familiari. La sua squadra lo ricorda ancora con la Memorial Cup.
A muovere Tarrant un solo obiettivo: fermare il “Great Replacement”, ovveri “La Grande Sostituzione”, che secondo i cittadini islamici stavano operando silenziosamente nel Paese.
La seconda strage: il Linwood Islamic Centre
L’allarme è scattato alle forze dell’ordine intorno alle 13:41, ma per i musulmani della Moschea di Al Noor non c’era già più nulla da fare. Pochi minuti dopo, intorno alle 13:55, però, una seconda strage a opera di Tarrant ha preso avvio al Centro Islamico di Linwood, dove sono morte altre sette persone.
Lì, un fedele di nome Abdul Aziz Wahabzadah ha bloccato il killer prima che potesse entrare nell’edificio. Dalla testimonianza di Wahabzadah, pare che Tarrant stesse tornando verso il suo veicolo a prendere una nuova arma, con la quale avrebbe iniziato a sparargli addosso. Wahabzadah ha cercato di nascondersi tra le auto parcheggiate per sfuggire ai colpi.
Mentre l’attentatore era impegnato a sparare contro la moschea, Wahabzadah ha lanciato l’arma scarica colpendo il parabrezza del veicolo di Tarrant, che, distratto dalla sparatoria, si è reso conto dell’arrivo imminente delle forze dell’ordine e si è dato alla fuga.
Dal carcere in cui è rinchiuso, Tarrant ha scritto a un amico russo, proprio nell’estate del 2019, dichendogli:
Non dimenticare il tuo dovere verso il tuo popolo
Circa tre anni dopo scoppia il conflitto fra Ucraina e Russia, dopo l’invasione di quest’ultima.
Dopo le stragi, la Reale Commissione d’inchiesta neozelandese, nello stendere il resoconto di quanto accaduto, è la prima ad affermare che da dopo l’11 settembre:
C’è stata una concentrazione inappropriata di risorse sulla minaccia del terrorismo estremista islamista. Ma gli eventi globali, a partire dall’attacco di Oslo e Utoya del 2011, hanno dimostrato che l’estremismo di destra è un fenomeno noto con un notevole potenziale di letalità. l’estremismo di destra non è stato visto come una minaccia alla sicurezza nazionale e internazionale come l’estremismo islamista. In particolare questo è dovuto al fatto che le persone che manifestano l’estremismo di destra spesso non sono etnicamente, socialmente o culturalmente distinte dalla maggioranza della popolazione
L’obiettivo delle stragi
Nella mente di Tarrant il piano era ben chiaro: uccidere gli immigrati prima che essi potessero compire il genocidio dei bianchi. La sua ispirazione era l’autore della Strage di Utoya, Anders Breivik e il candidato leghista autore degli spari a Macerata, Luca Traini
Dobbiamo dimostrare agli invasori che le nostre terre non saranno mai le loro. Dobbiamo vendicare le migliaia di europei che hanno perso la vita in attacchi terroristici in Europa. I tassi di natalità dei bianchi occidentali devono aumentare. Grazie all’invasione di massa e agli alti tassi di feritilità degli immigrati, stiamo assistendo a una invasione mai vista prima nella storia. Milioni di persone attraversano i confini in maniera legale. Questo perché gli Stati e le corporation vogliono sostituire i Bianchi che non si riproducono, creando così lavoratori a basso costo, nuovi consumatori e contribuenti. Dobbiamo affrontare sia gli invasori che sono già nelle nostre terre sia gli invasori che tentano di entrare. È una questione di sopravvivenza della nostra gente. Ogni invasore che uccidi, di ogni età, è un nemico in meno che i tuoi figli dovranno affrontare
Secondo un report dell’Onu, ci sarebbe una causa mediatica nell’errata percezione del terrorismo islamico e quello, invece, di matrice suprematista e xenofoba:
Uno studio recente ha esaminato la copertura mediatica nazionale degli attacchi terroristici avvenuti in un Paese nordamericano nel periodo 2011-2015. Lo studio ha rilevato che gli attacchi di autori musulmani, in
particolare musulmani nati all’estero, hanno ricevuto una copertura 4,5 volte maggiore rispetto ad altri attacchi. Solo una piccola parte degli attacchi è stata perpetrata da musulmani (12,4%) o musulmani nati all’estero (5%). Questi attacchi hanno ricevuto rispettivamente il 44% e il 32% della copertura delle notizie. La ricerca ha anche scoperto che un attacco ha maggiori probabilità di essere considerato un atto di terrorismo se eseguito da un musulmano. Al contrario, le minacce poste dalla violenza di destra sono spesso sottovalutate e non considerate terrorismo
Il direttore generale dell’isola di Utoya, in Norvegia, Jorgen Watne Frydnes ha dichiarato che:
È sbagliato chiamare ‘lupi solitari’ fenomeni che si ripetono in tutto il mondo dagli Usa all’Europa, dalla Norvegia alla Nuova Zelanda. Bisogna studiare questa rete di estrema destra. Internet è un luogo dove questa comunità si parla e dove purtroppo accelera verso la violenza. Su questo non dobbiamo solo discutere, ma fare qualcosa
A Utoya, Breivik massacrò 69 adolescenti per le loro idee socialiste e multiculturaliste.