Grande giorno per la Croazia, diventata il terzo Paese dopo Malta e Cipro, dove il Parlamento ha inserito il femminicidio nel codice penale come crimine a pieno titolo. Da oggi, 14 marzo, quindi, il reato sarà perseguibile penalmente con condanne dai 10 ai 40 anni.
Il femminicidio diventa crimine a pieno titolo in Croazia
Dopo Malta e Cipro, ora anche in Croazia il femminicidio diventa crimine a pieno titolo, perseguibile penalmente. Data storica, quella di oggi 14 marzo, nella quale il Parlamento ha deciso di adottare una serie di emendamenti al codice penale per rendere l’omicidio di donne per motivi basati sul genere un reato vero e proprio.
Attraverso questi cambiamenti proteggiamo i diritti, la sicurezza e la dignità delle donne e mandiamo il messaggio che la violenza contro le donne è inaccettabile
Queste le parole che il primo ministro conservatore Andrej Plenkovic aveva pronunciato a presentazione della proposta di legge, lo scorso febbraio. Ora il femminicidio in Croazia sarà punibile con condanne dai 10 ai 40 anni di carcere.
Secondo fonti locali, in particolare l’agenzia stampa ufficiale Hina, gli emendamenti al codice penale sono passati con 77 voti a favore e 60 contrari, rendendo così il governo di Zagabria il terzo all’interno dell’Unione Europea ad adottare pene più severe contro i femminicidi.
Infatti, il Paese si è contraddistinto in passato per avere il tasso più altro di femminicidi d’Europa, con circa 13 donne uccise dal proprio marito o, in generale, vittime di violenza maschile nel 2022. In tutta Europa, i dati hanno riportato che a morire sono state in totale 2.300 donne.
A dare una spinta alla decisione, l’efferato femminicidio di Mihaela Berak, la studentesse 20enne di giurisprudenza, uccisa da un agente di polizia che non accettava la fine della loro relazione. A seguito della tragedia, nel Paese sono scoppiate manifestazioni e proteste per chiedere l’inclusione del femminicidio nel codice penale.