Nonostante l’INPS abbia confermato le regolari date di accredito dell’Assegno Unico nelle famiglie, si prevedono ritardi nel mese di marzo 2024. Ma quali sono le ragioni di questo ritardo proprio questo mese?

Perché i pagamenti dell’Assegno unico sono in ritardo a marzo 2024?

Come noto, molte famiglie italiane ricevevano questo beneficio insieme al Reddito di Cittadinanza. Tuttavia, poiché questa misura è stata sospesa, coloro che precedentemente ricevevano il RdC hanno dovuto presentare una nuova richiesta.

Fino al mese scorso, coloro che hanno ricevuto il Reddito di Cittadinanza entro dicembre hanno beneficiato dell’accredito automatico dell’Assegno, ma ora la situazione è cambiata. Per continuare a ricevere il sostegno, è necessario presentare una richiesta formale.

La scadenza per presentare la domanda e continuare a ricevere l’Assegno per i figli era entro la fine del mese scorso.

Eventuali ritardi dipenderanno quindi dal fatto che il nucleo familiare abbia dovuto presentare una nuova richiesta entro febbraio.

Chi ha presentato la domanda entro il mese scorso riceverà l’Assegno Unico in ritardo per il mese di marzo.

Quanto alle nuove date di pagamento, gli accrediti dovrebbero avvenire tra il 25 marzo e il 30 marzo 2024. Di conseguenza, potrebbe essere necessario attendere fino alla fine del mese per ricevere l’importo spettante.

È possibile verificare lo stato del pagamento online tramite il portale MyINPS o utilizzando l’app IO, consentendo di conoscere in tempo reale se l’accredito è stato effettivamente effettuato.

Quando arriva l’Assegno unico di marzo 2024 per chi aveva il Rdc?

Dunque, per chi riceveva il Rdc, il pagamento dell’Assegno unico di marzo potrebbe slittare a fine mese e forse anche oltre.

Tuttavia, per le mensilità successive, non sono previsti ulteriori slittamenti e l’Assegno Unico sarà erogato secondo le date ordinarie, valide per tutte le famiglie aventi diritto al beneficio.

Per coloro che non sono riusciti a presentare la domanda entro febbraio, vi è la possibilità di farlo entro giugno 2024. In tal caso, saranno garantiti anche gli arretrati relativi alle mensilità di marzo a giugno 2024.