Atletico Madrid-Inter è stata una “questione di dettagli” secondo Alberto Fontana. Quelli che fanno la differenza tra paradiso e inferno, quest’ultimo d’appannaggio della squadra di Simone Inzaghi dopo una lotteria dei rigori deleteria, dove gli errori di Sanchez, Klassen e Lautaro Martinez hanno messo la parola fine al sogno finale di Champions League. Ma per l’ex portiere nerazzurro non tutto va visto con fare negativo, anzi.

“I dettagli fanno la differenza in Champions League, e contro avversari di questo calibro, ma l’Inter ha dimostrato di valere questo palcoscenico”, afferma Fontana, che in esclusiva a Tag24 rilancia: “Io continuo a vedere una squadra tra le prime quattro in Europa”.

Atletico Madrid-Inter, le parole di Alberto Fontana a Tag24

Una mazzata non indifferente ad un gruppo che ormai conosceva solo la parola vittoria. A sottolinearlo Simone Inzaghi nel post partita, dove ha parlato di una squadra non abituata a perdere da molto. Contro l’Atletico Madrid ha riscoperto questo calice amaro, anche se per Alberto Fontana l’errore è stato un altro.

D: Sconfitta inaspettata quella di ieri?

R: Quando si giocano partite di questo calibro parliamo di squadre importanti dove ci sta anche di poter andare in difficoltà. Credo che l’Inter abbia pagato il fato di non aver chiuso la partita all’andata, dove l’1-0 è stato bugiardo, e un risultato così a livello internazionale non ti dà garanzie. Per il resto ha fatto bene, fuori casa contro una squadra rognosa e famosa per il carattere; nei 180 minuti l’Inter ha fatto di più, e per questo è un peccato.

D: La squadra sembrava essere quasi impaurita, mostrando forse qualche pecca caratteriale

R: Io non l’ho vista in maniera così netta. E’ logico che vai a giocare in uno stadio importante con un clima particolare, con giocatori che possono fare male in qualsiasi momento. Negli episodi, e mi riferisco al fatto del gol, non puoi mancare all’appuntamento: devi segnare. Più si alza il livello, più il dettaglio fa la differenza, e se non lo sfrutti puoi pagare dazio. La palla gol di Thuram ad esempio poteva chiudere la partita, se non lo fai devi accettare il fatto che anche gli altri sino forti e possano farti male.

Forti, nonostante tutto

La delusione è tanta, anche se per Alberto Fontana l’uscita dagli ottavi non riduce le ambizioni dell’Inter, così come la sua forza.

D: L’illusione di un Inter capace di poter raggiungere la finale si è frantumata in una realtà in cui c’è ancora molto da lavorare?

R: Io sono tra quelli convinti che l’Inter potesse essere tra le prime quattro di quest’edizione, per il calcio che esprime e la maturità mostrata. Secondo me nei 180 minuti l’Inter si è mostrata più forte dell’Atletico, a prescindere dal fatto che non abbia sfruttato a dovere gli episodi per poterla chiudere, che conferma come in Europa bisogna far male appena si presenta l’occasione.

D: Bisognerebbe rinforzare la panchina? L’Atletico è riuscito a cambiare il match anche con gli inserimenti a partita in corso.

R: L’Inter parte da un livello fantastico, il calcio che ha espresso quest’anno è incredibile. Poi il dettaglio relativo al rinforzo della panchina non credo possa cogliere impreparato uno come Marotta, se c’è da rinforzare qualcosa lui lo farà. E’ stata un’andata e ritorno particolare, sono convinto che quest’Inter qui possa essere tra le prime quattro in Europa. Si potrà rinforzare, ma il livello è già molto alto.