Un invito ad essere patrioti in vista delle elezioni presidenziali in Russia fatto poco prima della smentita da parte del Cremlino delle minacce nucleari contro l’Occidente. Putin definisce la Federazione russa uno Stato democratico ed esorta i cittadini del Donbass a votare.
Tra elezioni presidenziali e la minaccia del nucleare: l’appello di Putin
Il presidente russo Putin si è rivolto ai russi a tre giorni dalle elezioni presidenziali, sottolineando che i risultati di queste elezioni influenzeranno direttamente lo sviluppo del Paese nei prossimi anni. Da domani, 15 marzo, apriranno i seggi elettorali in tutto il Paese – compreso il Donbass – e inizieranno i tre giorni di votazioni per le elezioni presidenziali in Russia. La prova, secondo Putin, che la Russia è uno Stato che rispetta il principio della democrazia.
Al voto anche il Donbass
Si voterà anche nei territori occupati in Ucraina dove si punta a raggiungere il 75% dell’affluenza. Secondo quanto riferito dai servizi segreti di Kiev, il consenso per il presidente russo potrebbe arrivare all’85% nelle zona occupate dall’esercito russo. Alle urne da domani mattina nonostante il conflitto in corso Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. I dipendenti pubblici hanno già votato in anticipo.
La smentita del Cremlino
Il Cremlino nel frattempo ha voluto smentire le notizie che circolano sui media occidentali in merito ad una possibile minaccia di uso di nucleare da parte del presidente Putin. Stando a quanto comunicato:
“Se la nostra statualità, sovranità o indipendenza fossero minacciate, siamo pronti ad agire. La nostra dottrina lo prevede, e non abbiamo modificato questa politica”