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Guerra a Gaza, Gli Houthi vietano il transito delle navi nell’Oceano Indiano, mentre Hamas pone le condizioni necessarie per i negoziati

Appello dell’Egitto, che ha sollecitato l’ingresso nella striscia di Gaza di nuovi camion con degli aiuti umanitari

Mentre Nil premier Netanyahu ribadisce che l’attacco a Rafah “è necessario”, si contano altre vittime nella Striscia di Gaza. Continuano le proteste dei familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Tutti gli aggiornamenti di oggi 14 marzo 2024

Usa: “Presentata bozza per il rilascio degli ostaggi”

22:52

Gli Usa hanno presentato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la bozza del testo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. 

Per essere approvata, la bozza necessita di 9 voti e nessun veto da parte di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Russia o Cina. 

Reuters scrive che il testo:

Sostiene inequivocabilmente gli sforzi diplomatici internazionali per stabilire un cessate il fuoco immediato e duraturo come parte di un accordo che rilasci gli ostaggi e che getti le basi per una pace più duratura per alleviare le sofferenze umanitarie

Hamas presenta i suoi principi necessari per i negoziati

22:46

Hamas ha presentato i suoi principi necessari per i negoziati con Israele ai mediatori Egitto e Qatar.

La fazione palestinese ha così descritto la decisione con un messaggio su Telegram:

È una visione globale basta su principi che consideriamo necessari per l’accordo sullo scambio di prigionieri, per fermare l’aggressione contro il nostro popolo a Gaza e fornire loro soccorso e aiuto

Condizioni fondamentali sono il ritorno degli sfollati ai loro luoghi di residenza e il ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza. Tuttavia, Israele ha sempre respinto come “inaccettabile” la condizione del ritiro totale dalla Striscia.

Al Jazeera: “Usa e Gran Bretagna hanno attaccato lo Yemen”

22:17

Il canale televisivo Al-Masirah, affiliato agli Houthi,e la testata giornalistica Al Jazeera hanno riportato che le forze statunitensi e britanniche hanno attaccato lo Yemen in tre raid nell’area di Ras Issa nel distretto di al-Salif, nella provincia di Hodeidah. 

Gli Houthi impediranno il transito delle navi nell’Oceano indiano

22:13

In un videomessaggio alla televisione iraniana, il leader degli Houthi, Abdelmalek al-Huti, ha detto:

Dichiariamo il divieto alle navi associate al nemico israeliano di attraversare, anche attraverso l’Oceano Indiano in direzione del Sudafrica, il nemico israeliano

L’obiettivo dei miliziani yemeniti è quello di: 

Impedire alle navi associate al nemico israeliano, non solo di attraversare il Mar Arabico, il Mar Rosso e il Golfo di Aden, ma anche di impedire loro di attraversare l’Oceano Indiano e dal Sudafrica in direzione del Capo di Buona Speranza

E conclude, ribadendo il “martirio” di 34 ribelli:

Questa settimana ci sono state 12 operazioni, che hanno preso di mira navi e imbarcazioni da guerra, effettuate con un totale di 58 missili balistici, missili da crociera e droni nel Mar Rosso, nel Mar Arabico e nel Golfo di Aden

Borrell: “A Gaza il disastro è colpa dell’uomo”

21:48
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La catastrofe umanitaria a Gaza non è stata un disastro naturale, ma ”causato dall’uomo”

Queste le parole dell’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea Josep Borrell, che ha risposto in conferenza stampa alcuni giornalisti Washington.

L’Alto rappresentante ha dichiarato che i leader mondiali devono esercitare maggiori pressioni su Israele affinché apra le frontiere per l’accesso umanitario a Gaza.

Guerra a Gaza, Tajani: “Bisogna proteggere i civili: Israele non deve entrare a Gaza”

21:45
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Ospite su Rete 4 al programma condotto da Bianca Berlinguer, “Prima di domani”, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che:

Bisogna evirare l’ingresso israeliano a Rafah, bisogna proteggere la popolazione civile palestinese così come i diritti dei civili israeliani

L’Italia è tra i Paesi che stanno facendo pressione su Israele per evitare un’offensiva militare di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Secondo il vice premier:

Gli ostaggi devono essere liberati immediatamente e va impedito che vengano uccise migliaia di civili innocenti che in gran parte sono contro Hamas

Morto militare israeliano: accoltellato in un attentato da un palestinese

21:00

Un militare israeliano è morto in un ospedale di Beer Sheva, a causa delle gravi ferite riportate in un attentato.

Oggi, infatti, un palestinese originario di Gaza e residente in Israele ha accoltellato più volte Uri Moyal, 51 anni, addetto alla manutenzione in una base dell’esercito nel Negev.

Secondo i media locali, il militare ha lottato strenuamente contro il suo aggressore, riuscendo anche a colpirlo a morte. Tuttavia, l’immediato arrivo di un’ambulanza e l’intervento dei soccorritori sono risultati vani.

Primo venerdì del Ramadan, massima allerta per rischio attentati a Gerusalemme

20:37

Dichiarato lo stato di massima allerta a Gerusalemme per la giornata di domani, il primo venerdì del Ramadan, con migliaia di agenti della polizia dislocati nelle varie strade cittadine.

Alla moschea al-Aqsa sulla Spianata delle Moschee sarà consentito l’accesso a 10mila palestinesi, solo un quinto rispetto allo scorso anno. Le autorità fanno sapere che la limitazione è dovuta aall’escalation del conflitto e ai continui inviti di Hamas a compiere azioni di violenza.

Ely Levi, portavoce della polizia, ha affermato che ci sono stati numerosi allarmi circa possibili attentati durante il mese del Ramadan.

Il Canada ha sospeso l’esportazioni di armi non letali a Israele

20:26
Canada armi Israele

Una fonte anonima del governo canadese ha riferito che, a partire da gennaio 2024, il Canada ha sospeso l’esportazione di armi non letali verso Israele.

Come riportato dal ‘Toronto Star’, la decisione è stata provocata dall’escalation del conflitto nella Striscia di Gaza.

Borrell: “Catastrofe di Gaza è disastro causato dall’uomo”

20:11
Borrell Gaza disastro

L’Alto rappresentante dell’Unione europe la politica estera, Josep Borrell, ha incontrato i giornalisti presso gli uffici di Washington dell’Ue e ha parlato della crisi in Medioriente.

Borrell ha dichiarato che la catastrofe umanitaria che sta avvenendo a Gaza non è un disastro naturale ma un disastro “causato dall’uomo.

L’Alto rappresentante ha poi rivolto un nuovo, ennesimo appello alla comunità internazionale affinché eserciti maggiori pressioni su Israele per spingerlo ad aprire i valichi e consentire, così, il passaggio agli aiuti umanitari diretti a Gaza.

L’Italia ha continuato a esportare armi in Israele fino a dicembre 2023

20:05
Crosetto armi Israele

Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto afferma in Parlamento che l’Italia ha continuato a esportare armi in Israele.

Un’affermazione in netto contrasto con quanto dichiarato dallo stesso ministro lo scorso anno, quando disse che l’export di armi verso Tel Aviv era stato bloccato dopo l’invasione della Striscia di Gaza.

La legge italiana, infatti, vieta l’esportazione di armi verso Paesi che stanno conducendo una guerra, con il sospetto di violazioni del diritto umanitario internazionale.

Il dato emerge dai rilievi dell’Istat, che, in base a un’analisi della rivista indipendente ‘Altreconomia’ ha riportato l’export dall’Italia verso Israele di 2,1 milioni di euro di armi e munizioni negli ultimi tre mesi del 2023.

Crosetto si è difeso dichiarando che questi dati fanno riferimento a contratti già firmati in precedenza.

Tel Aviv, centinaia di donne in corteo per la liberazione degli ostaggi

19:43

Continuano i problemi interni per il governo israeliano.

Centinaia di manifestanti, in prevalenza donne, sono scese in piazza e hanno marciato in un corteo per chiedere un accordo tra il governo e Hamas per la liberazione degli ostaggi.

Il corteo avrebbe cercato di bloccare il traffico su via Kaplan, nei pressi del ministero della Difesa dove, qualche ora prima, il premier Netanyahu aveva incontrato alcuni familiari degli ostaggi rapiti.

Abbas incarica l’economista Mustafa di formare il nuovo governo

19:31

Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha dato l’incarico di formare il nuovo governo all’economista Mohammad Mustafa, che succede all’ex premier Mohammed Shtayyeh, dimessosi a fine febbraio.

A riferirlo è l’agenzia di stampa palestinese Wafa che riporta come l’obiettivo dell’Anp sia quello di iniziare un processo di riforme.

Israele, Ben Gvir attacca Biden: “Non sa chi è il vero nemico”

19:26
Ben Gvir Biden

Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza nazionale del governo israeliano ed esponente politico di estrema destra, attacca le sanzioni statunitensi contro i coloni israeliani.

Ben Gvir se la prende direttamente con il presidente Joe Biden:

“È una prova ulteriore che l’amministrazione [Biden] non sa riconoscere la differenza tra il nemico e [il suo amico]. I [coloni] sono i migliori dei nostri figli che costruiscono, si insediano e portano sicurezza al Paese, meritano un saluto non un coltello nella schiena“.

L’appello dell’Egitto: “Camion con aiuti umanitari pronti ad entrare a Gaza”

19:09

L’Egitto ha deciso di lanciare un appello, visto che diversi camion sono in attesa di entrare a Gaza per portare nuovi aiuti alla popolazione palestinese. Il governo egiziano tuttavia è in attesa di ricevere un’autorizzazione per permettere ai veicoli di portare a termine l’operazione, senza che gli stessi camion siano presi d’assalto. A riferirlo è il ministro degli esteri egiziano Sameh Shoukry.

La Spagna propone una conferenza internazionale per arrivare ad una pace in Medio Oriente

18:45

José Manuel Albarez, ministro degli Esteri della Spagna, ha proposto la convocazione di una conferenza internazionale con l’obiettivo di raggiungere una pace in Medio Oriente. Il politico spagnolo ha espresso la propria preoccupazione per la situazione a Gaza, durante una riunione con la Lega Araba organizzata a Il Cairo. La Spagna, inoltre, crede molto nel dialogo tra Europa e Stati arabi per arrivare ad un compromesso nella Striscia.

Il Likud attacca Schumer: “Rispetti il governo di Israele”

18:29

Il Likud, partito del primo ministro Benjamin Netanyahu, con una nota ufficiale ha risposto all’attacco del senatore americano Chuck Summer: “Israele non è una repubblica delle banane ma una democrazia fiera e indipendente che ha eletto come premier Benyamin Netanyahu. Ci aspettiamo che il senatore Schumer rispetti il governo eletto da Israele”.

Israele, il premier Netanyahu incontra le famiglie degli ostaggi di Hamas

18:04
Netanyahu Monte Meron

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato le famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza, confermando che la pressione del Qatar per la liberazione di queste persone sta iniziando a dare qualche risultato. Il Qatar infatti per la prima volta avrebbe cercato di spingere Hamas a trovare una soluzione e liberare gli ostaggi. A riferirlo è il Times of Israel.

Israele, il partito Yesh Atid attacca Netanyahu dopo le dichiarazioni di Schumer

17:40

Anche Yair Lapid, leader del partito Yesh Atid e dell’opposizione israeliana, ha criticato il premier israeliano Netanyahu dopo le dichiarazioni del senatore americano Chuck Scumer: “ll discorso del senatore Chuck Schumer è la prova che uno dopo l’altro Netanyahu sta perdendo i maggiori sostenitori di Israele negli Stati Uniti. Il premier sta causando gravi danni allo sforzo nazionale di vincere la guerra e mantenere la sicurezza di Israele”

Il senatore americano Schumer attacca Netanyahu

17:20

Charles E. Schumer, senatore degli Stati Uniti, ha criticato la politica portata avanti da Netanyahu: “Credo che il premier Benjamin Netanyahu abbia perso il controllo anteponendo la sua sopravvivenza politica ai migliori interessi per Israele. La sua coalizione non rappresenta più le necessità del Paese dopo gli attacchi del 7 ottobre”.

Schumer ha poi proseguito: “Convocare nuove elezioni una volta che l’intensità della guerra inizierà a calare, darebbe agli israeliani la possibilità di esprimere la loro visione del futuro post guerra”.

interrogazione Avs-M5S-Pd a governo, basta armi a Israele

16:58

 “Vogliamo sapere dal governo se, in relazione alla fornitura di armamenti allo Stato di Israele intende chiarire se, dallo scorso 7 ottobre 2023, siano state sospese soltanto eventuali nuove autorizzazioni alla vendita di armamenti a Israele o anche quelle già in essere. E vogliamo sapere dal governo, nel caso sia ancora in atto l’invio di armi e munizioni in virtù di contratti in essere con il governo israeliano , se non intende sospendere urgentemente tali contratti, vista la grave situazione per la popolazione civile nella Striscia di Gaza”.

È quanto chiedono in un’interrogazione ai ministri Tajani e Crosetto, i deputati di M5S, Pd e Avs Ascari, Carmina, Carotenuto, Boldrini, Ferrari, Scarpa, Scotto e Grimaldi. Nell’interrogazione, che ha come primo firmatario Nicola Fratoianni, viene spiegato:

“Nell’ultimo trimestre del 2023 l’Italia ha esportato ‘armi e munizioni’ verso Israele per un valore pari a 2,1 milioni di euro; solo a dicembre l’export italiano ha raggiunto quota 1,3 milioni di euro, contro i 233.025 euro di ottobre e i 584.511 di novembre; le nuove statistiche del commercio estero aggiornate a metà marzo 2024 dall’Istat sembrano smentire le rassicurazioni pubbliche del governo fatte nei mesi scorsi circa un blocco totale operato nei confronti delle esportazioni di armi e munizioni verso Israele. Occorre ricordare”, proseguono i deputati, “il diniego opposto dall’Uama alle istanze di accesso civico avanzate da Altreconomia in merito ai dati reali dell’export militare e al presunto decreto di sospensione della vendita di armamenti a un esercito in guerra. I nuovi dati dell’Istat gettano ombre sul ruolo dell’Italia anche in merito a possibili forniture di componenti per velivoli ad uso militare.

Secondo Giorgio Beretta, analista esperto dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere (Opal), dall’aggiornamento Istat emerge un dato estremamente significativo e cioè che nella categoria ‘Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi’ da ottobre a dicembre 2023 risultano esportati a Israele 14.800.221 euro di materiali, di cui 8.795.408 euro, oltre la metà, da Varese, provincia nella quale ha sede Alenia Aermacchi del gruppo Leonardo, azienda produttrice dei 30 aerei addestratori militari M-346, selezionati dal ministero della Difesa di Israele nel 2012 e poi acquistati ed esportati per addestrare i piloti della Israeli Air Force,impegnata nei bombardamenti nella Striscia di Gaza; da ottobre ad oggi i morti nella Striscia di Gaza sono già oltre 30mila e i feriti 71mila; alcune organizzazioni della società civile, tra cui Rete Pace Disarmo, hanno chiesto al governo di sospendere qualsiasi trasferimento di armi e munizioni verso Israele chiedendo altresì massima trasparenza e accessibilità rispetto ai contenuti delle decisioni assunte”, concludono.

Gli Stati Uniti dicono che le sanzioni ai coloni israeliani hanno voluto “impevare la violenza estremista”

16:43

In precedenza, abbiamo riferito che gli Stati Uniti hanno emesso sanzioni su tre coloni israeliani e due avamposti di coloni israeliani nella Cisgiordania occupata.

Su X, il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller afferma che questa mossa dimostra “il nostro impegno per la pace e la sicurezza sia per i palestinesi che per gli israeliani”.

Questo è solo l’ultimo round di sanzioni contro i coloni israeliani, con il precedente che è arrivato all’inizio del mese scorso.

“Israele non può sopravvivere se diventa un paria”, ha detto Schumer.

Ha aggiunto che Netanyahu si è circondato di ministri di estrema destra ed è stato troppo disposto a tollerare il pedaggio civile a Gaza, che sta spingendo il sostegno a Israele in tutto il mondo ai minimi storici.

“Israele non può sopravvivere se diventa un paria”

16:43

Gli Stati Uniti sarebbero disposti a sostenere i raid israeliani che prendono di mira i leader di Hamas in e sotto Rafah se Israele decidesse di non lanciare un’invasione su larga scala della città, ha riferito Politico mercoledì.

Abbiamo riferito in precedenza che il leader della maggioranza al Senato degli Stati Uniti Chuck Schumer ha detto che Israele deve fare “missioni significative di rotta” per raggiungere una pace duratura con i palestinesi.

Ecco di più sul suo discorso al Senato, dove ha detto che il governo del primo ministro Netanyahu “non si adatta più alle esigenze di Israele” dopo il 7 ottobre.

In questo momento critico, credo che una nuova elezione sia l’unico modo per consentire un processo decisionale sano e aperto sul futuro di Israele, in un momento in cui così tanti israeliani hanno perso la loro fiducia nella visione e nella direzione del loro governo”, ha detto Schumer, il politico ebreo di più alto rango negli Stati Uniti.

Ha aggiunto che Netanyahu si è circondato di ministri di estrema destra ed è stato troppo disposto a tollerare il pedaggio civile a Gaza, che sta spingendo il sostegno a Israele in tutto il mondo ai minimi storici.

Crosetto, dopo 7 ottobre nessun ok export armi in Israele

16:40

“Le licenze di esportazione verso Israele autorizzate prima del 7 ottobre erano già state in gran parte utilizzate, mentre su quelle non ancora utilizzate, cioè quelle già autorizzate prima, l’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento ha fatto una valutazione caso per caso e non riguardano materiali che possano essere impiegati con ricadute nei confronti della popolazione civile di Gaza” ha dichiarato Crosetto

“Invece di cercare di inventare sterili polemiche – ha concluso il ministro – sarebbe stato giusto riconoscere che la Difesa e il ministero degli “steri si sono profusi in uno sforzo umanitario e di sostegno alla popolazione civile di Gaza che non ha eguali nei Paesi occidentali, dall’invio di nave Vulcano agli assetti aerei a quello che stiamo facendo anche in questi giorni”.

Il ministero degli Esteri palestinese condanna le restrizioni della moschea di Al-Aqsa

16:32

Il ministero ha criticato Israele per aver messo in atto porte e barriere per impedire l’accesso alla moschea di Al-Aqsa prima del primo venerdì di Ramadan.

Una dichiarazione pubblicata su X ha detto che l’esercito israeliano aveva messo in atto cancelli di ferro in tre degli ingressi principali del composto “in palese violazione del diritto internazionale” e in violazione dei suoi obblighi come potenza occupante.

Il ministero ha invitato la comunità internazionale ad intervenire e difendere le leggi e le disposizioni internazionali.

La polizia israeliana in precedenza ha negato di aver istituito nuove barriere e ha respinto la notizia come voci volte a “aumentare le tensioni”.

Ha detto che i lavori di manutenzione sono stati eseguiti per sostituire il cancello di sicurezza.

Usa, nuove sanzioni contro 2 avamposti e 3 coloni

16:29

Il dipartimento di Stato Usa ha annunciato un nuovo round di sanzioni contro due avamposti illegali e tre coloni, responsabili di violenze contro i palestinesi in Cisgiordania. Le misure restrittive sono state adottate contro Zvi Bar Yosef, Moshe Sharvit e Neriya Ben Pazi e le ‘fattorie’ di Yosef e Sharvit, usate come basi dalle quali “perpetuare violenze contro i palestinesi” e impedire “agli agricoltori palestinesi di accedere e utilizzare le loro terre”.

“Dopo i terribili attacchi terroristici contro Israele del 7 ottobre, la violenza in Cisgiordania è aumentata notevolmente. La violenza dei coloni estremisti contro i civili palestinesi e israeliani e lo sfollamento forzato di agricoltori e villaggi rappresentano una seria minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità della Cisgiordania, di Israele e della regione”, ha sottolineato il dipartimento di Stato in una nota.

“Non vi è alcuna giustificazione per la violenza estremista contro i civili o per l’espulsione delle famiglie dalle loro case, qualunque sia la loro origine nazionale, etnia, razza o religione”

Gli Stati Uniti disposti a sostenere l’operazione limitata a Rafah

15:58

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e altri alti funzionari statunitensi hanno espresso opposizione a un’invasione di Rafah a meno che i circa 1,4 milioni di civili in città non possano essere evacuati in sicurezza. Secondo quanto riferito, i funzionari statunitensi hanno chiesto che Israele fornisca piani chiari per garantire che ciò accada, ma finora non è stato presentato alcun piano del genere.

A riguardo, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato mercoledì quanto segue:

“Dato il gran numero di civili che ora sono a Rafah, molti dei quali sfollati da altre parti di Gaza, circa 1,4 milioni, dobbiamo vedere un piano che farà uscire i civili dal pericolo se ci sarà un’operazione militare a Rafah – e non solo li fa uscire di strada dal male, ma assicura anche di avere ciò di cui hanno bisogno – che hanno riparo, che hanno cibo, che hanno medicine. Non abbiamo ancora visto un piano del genere”

Gli alti funzionari dell’amministrazione Biden hanno comunicato ai leader israeliani che potrebbero essere disposti a sostenere un piano in cui vengono effettuati incursioni a Rafah al posto di un’invasione a tutto campo. Un tale piano dovrebbe ridurre al minimo le vittime civili, pur facendo del male ad Hamas.

Piantedosi, recrudescenza sentimento anti Israele su web

15:49

“La strategia di prevenzione messa in campo a più livelli non ha mancato di considerare il monitoraggio delle piazze digitali, dal quale emerge una preoccupante recrudescenza del sentimento anti israeliano”.

Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo in question time al Senato.

Nove familiari uccisi in sciopero nel campo profughi di Bureij

15:46

Nove membri della stessa famiglia sono stati uccisi in un attacco al campo profughi di Bureij vicino a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza.

L’area è stata oggetto di un pesante bombardamento. Il filmato mostra un edificio residenziale parzialmente crollato mentre le strade sono coperte di macerie.

Diversi morti in sciopero nel magazzino degli aiuti nel campo di Nuseirat di Gaza

15:42

Otto persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano in un magazzino nel campo profughi di Nuseirat nel centro di Gaza, secondo quanto riportato.

Le riprese video autenticate dall’unità di verifica di Al Jazeera, Sanad, hanno catturato il momento in cui il raid israeliano ha colpito il deposito di cibo e aiuti appartenenti al Ministero dello Sviluppo Sociale.

La Giordania dice che Israele non ha l’autorità per imporre restrizioni alla moschea di Al-Aqsa

15:35

Il Ministero degli Affari Esteri ed Espatriati della Giordania ha rilasciato una dichiarazione che condanna le restrizioni all’ingresso della moschea di Al-Aqsa per i musulmani durante il mese sacro del Ramadan, descrivendola come un “atto pericoloso e inaccettabile”

Il portavoce del ministero Sufian Qudah ha detto che è imperativo garantire l’ingresso senza ostacoli ai fedeli e ha detto che Israele non detiene alcuna sovranità sulla Gerusalemme Est occupata e non ha l’autorità per imporre restrizioni all’ingresso nella moschea di Al-Aqsa.

La monarchia giordana acquisì la custodia sui luoghi sacri cristiani e musulmani a Gerusalemme nel 1924 dopo il crollo dell’Impero ottomano, che aveva governato la Palestina per secoli. Amman ha ripetutamente denunciato quelle che dice sono violazioni delle regole sul sito, il terzo più sacro dell’Islam.

Manifestanti pro-Palestina bloccano il centro di distribuzione del New York Times

15:23

I manifestanti hanno interrotto un centro di distribuzione del New York Times mercoledì sera per protestare contro la copertura della guerra di Gaza da parte dei giornalisti statunitensi.

Durante la protesta a New York City, organizzata dal gruppo Writers Against the War on Gaza e altri, i manifestanti hanno tenuto cartelli e dispiegati striscioni che recitavano “Stop alle presse, libera Palestina” e “Il consenso per il genocidio è fabbricato qui”.

Il Times è stato recentemente messo sotto accusa per i suoi rapporti sulla guerra dopo che una fuga di notizie all’interno della società ha esposto il livello di disaccordi interni sulla copertura dello sbocco dell’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Netanyahu: Israele sta affrontando pressioni internazionali per prevenire l’invasione di Rafah

15:19

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha respinto le pressioni internazionali per impedire alle Forze di difesa israeliane di entrare a Rafah in una dichiarazione fatta mentre visitava i soldati dell’IDF giovedì.

“Mentre l’IDF si sta preparando a continuare a combattere a Rafah, stiamo affrontando pressioni internazionali per impedirci di entrare nell’area e di completare il lavoro. Come primo ministro d’Israele, respingerò queste pressioni”

“Noi entreremo a Rafah e completiamo la nostra missione di eliminare Hamas per ripristinare la sicurezza del popolo di Israele e portare la vittoria completa al paese”, ha concluso Netanyahu.

Israele vuole capo intelligence palestinese a guida Gaza

14:02

Majed Faraj, il capo dei servizi segreti palestinesi, è il nome su cui punta Israele per amministrare la Striscia di Gaza quando il conflitto in corso sarà terminato.

Pe, Israele consenta fornitura immediata aiuti a Gaza

13:56

In una risoluzione non vincolante approvata con 327 voti favorevoli, 44 contrari e 120 astensioni, gli eurodeputati hanno chiesto a Israele di consentire e facilitare immediatamente la fornitura completa di aiuti in tutta Gaza attraverso tutti i valichi esistenti.

Biden prepara nuove sanzioni contro coloni violenti

13:37

L’amministrazione Biden si prepara a imporre nuove sanzioni contro due avamposti illegali in Cisgiordania utilizzati come base per attacchi da parte di coloni “estremisti” contro i palestinesi. Lo ha riferito Axios, citando tre funzionari statunitensi, secondo i quali misure restrittive saranno imposte anche a tre coloni.

L’esercito israeliano attacca il parco a sud di Nablus

13:07
Iran Kanani

Un gruppo di militari israeliani giovedì mattina ha attaccato un parco nella città di Huwwara, a sud di Nablus.

Fonti locali hanno riferito all’agenzia Wafa che un certo numero di persone provenienti da Yitzhar hanno attaccato il parco questa mattina, hanno sparato proiettili contro il cancello e hanno minacciato ad alta voce di sparare contro chiunque avesse tentato di avvicinarsi al luogo.

La foto dell’arresto del capo clan Dogmush

13:00

Hamas ha giustiziato il leader del clan Doghmush, accusato di collusione con Israele. 

Hamas giustizia capo clan: “Collusione con Israele”

12:30

Hamas ha giustiziato il leader del clan Doghmush: l’accusa, nei suoi confronti, è di collisione con Israele.

Stando alle voci era stato contattato dalle forze armate, nel tentativo di convincere la sua famiglia a supervisionare la distribuzione degli aiuti nella Striscia.

A darne notizia è Yedioth Ahronoth, citando Hassan al-Sharfi, un attivista per i diritti umani nella Striscia.

Il clan Doghmush, guidato da Saleh Doghmush, conosciuto come Abu Muhammed, è situato nel nord di Gaza ed è ben armato. Si è scontrato in passato con Hamas.

I clan di Gaza hanno rilasciato una dichiarazione in cui affermano che continuano a sostenere Hamas e che non coopereranno con Israele.

Una decisione che è stata elogiata dal Movimento di resistenza islamica:

Ci congratuliamo con la posizione responsabile delle famiglie e dei clan di Gaza, che hanno respinto con veemenza i piani dannosi dell’occupazione sionista volti a creare organismi di coordinamento privi di nazionalismo palestinese.

Idf: iintercettato bersaglio aereo sospetto entrato dal Libano

11:00

L’IDF ha fatto sapere che un “bersaglio aereo sospetto” era entrato nello spazio aereo israeliano dal Libano, nei pressi della comunità settentrionale di Ma’ayan Baruch, ed è stato in seguito “intercettato con successo”.

L’incidente ha fatto scattare le sirene nella comunità di Kfar Blum, riporta il Times of Israel.

Von der Leyen, servono 500 camion aiuti al giorno

09:40

Accolgo con favore il risultato della riunione ministeriale di ieri sul corridoio marittimo verso Gaza. Il corridoio deve essere parte di uno sforzo continuo per aumentare il flusso di aiuti a Gaza attraverso tutte le rotte, comprese le rotte terrestri ampliate. Ora serve un minimo di 500 camion al giorno o l’equivalente.

A scriverlo su X è la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

Colloqui segreti Usa-Iran per convincere Houthi

08:30

Secondo quanto riportato dal Financial Times, gli Stati Uniti hanno avuto colloqui segreti con l’Iran a gennaio, tentando così di convincere Teheran a usare la sua influenza sugli Houthi yemeniti affinché cessino gli attacchi alle navi nel Mar Rosso.

I negoziati, che si sono svolti in forma indiretta, si sono tenuti in Oman. Washington ha anche sollevato preoccupazioni per l’espansione del programma nucleare iraniano.

La delegazione statunitense era guidata dal consigliere per il Medio Oriente della Casa Bianca, Brett McGurk, e dall’inviato per l’Iran, Abram Paley. A capo di quella iraniana c’era invece il vice ministro degli Esteri Ali Bagheri Kani, il principale negoziatore nucleare del regime.

I diplomatici omaniti hanno fatto da tramite tra le due parti, in modo che non si parlassero direttamente.

Tel Aviv, parenti ostaggi bloccano traffico mattutino

07:30

 Un gruppo di manifestanti, familiari dei 130 ostaggi ancora a Gaza, ha bloccato il traffico mattutino sull’autostrada Ayalon, a Tel Aviv.

Nei video sui social media, si sente la folla cantare “Deal now!”, accordo ora; molti dei presenti mostrano le foto delle 19 donne ancora tenute prigioniere.

Hamas, Haniyeh, “Accordo se Israele scende a compromessi”

07:25

 Ismail Haniyeh, capo del Politburo di Hamas, ha parlato dei negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, sostenendo che c’è la possibilità di raggiungere un accordo in più fasi se il governo israeliano scende a compromessi”.

Haniyeh si è pronunciato anche sulla situazione in Cisgiordania, sostenendo che “viene martirizzata per distrarre” i palestinesi “dal sostenere Gaza. Questa oppressione non avrà successo”. 

Hamas ha inoltre invitato i cittadini della Cisgiordania a “marciare verso la spianata delle Moschee” a Gerusalemme.

Soldati israeliani sparano su assembramento civile, 6 morti e 83 feriti

04:30

L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha comunicato che almeno 6 persone sono morte e altre 83 ferite in un attacco delle forze israeliane, che ha sparato su un assembramento di cittadini nella città di Gaza.

Wafa riporta inoltre altri episodi di sangue delle ultime ore: una persona è stata uccisa contro una casa nel campo profughi di Jabalia, altre due sono morte in un bombardamento a Rafah.

Il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di 31.272 morti e 73.024 feriti, secondo il ministero della Sanità locale legato ad Hamas.